Lettori fissi

venerdì 31 dicembre 2021

Recensione libro "L’orchestra rubata di Hitler" di Silvia Montemurro edito Salani

 Recensione libro "L’orchestra rubata di Hitler" di Silvia Montemurro edito Salani 

Scheda tecnica
Titolo: L'orchestra di Hitler
Autore: Silvia Montemurro
Editore: Salani
Genere: narrativa storica
Pagine: 352
Pubblicazione: 13 Maggio 2021
Formato: Ebook e cartaceo
Berlino, anni Trenta. A Elsa hanno sempre chiesto di obbedire, di fare prima la brava bambina, poi la perfetta moglie tedesca. Intorno a lei, molte donne hanno fatto lo stesso, pronte a servire il Reich accanto ai loro uomini invincibili. Ma l'equilibrio fragile sul quale è costruita la sua vita sta per spezzarsi: suo marito Heinrich, ufficiale delle SS, ha ricevuto un importante incarico segreto, e per la prima volta non è disposto a parlarne con lei. Per scoprire di cosa si tratta, una sera lo segue di nascosto, lo vede entrare in un appartamento, parlare con un superiore, infine trafugare la custodia di un violino. Non un violino qualunque: un Guarneri del Gesù, uno dei pochi esistenti, dal valore inestimabile. Ma Elsa vede anche un'altra cosa: la foto della ragazza che possedeva quello strumento, nei cui occhi riconosce una sofferenza comune. Decide così di cercarla, a qualunque costo, anche se questo significherà mettersi in grave pericolo e gridare la sua voglia di libertà in faccia all'uomo più pericoloso che il Novecento abbia conosciuto. Riportando alla luce uno dei crimini meno noti della storia nazista, Silvia Montemurro compone e dirige un'opera a due voci, quelle di due donne divise dalla Storia e unite dalla musica.
Silvia Montemurro consegna al  lettore una storia che ripercorre un periodo storico da dimenticare perché ha condotto l’essere umano all’annientamento della propria dignità, regalandoci una storia di speranza, di amicizia collante tra il male e il bene e un buon auspicio futuro. Tutti noi conosciamo il periodo dell’Olocausto, chi tramite i propri nonni chi tramite le fonti storiche e documentari; tutte noi abbiamo nelle orecchie il suono del violino e quelle note stridule che accompagnavano gli ebrei nelle deportazioni…la musica, la protagonista principale di quel periodo tragico che non donava sollievo ma tristezza sottolineando l’orrore delle gesta umane partorite dalla mente di una sola persona. In questa storia, l’autrice però vuole evidenziare il sentimento dell’amicizia e della bontà d’animo tra due donne che non si incontreranno mai ma che sono legate dall'amore della musica e dal violino; due donne: una ebrea e una moglie di un ufficiale tedesco, i cui destini si intrecciano e camminano parallelamente tramite le corde vibranti del violino che suonano percorrendo due periodi temporali differenti; due donne destinate a non incontrarsi mai, solo a toccarsi e sfiorarsi seppur inconsapevolmente. Ho letto tanti libri e guardato film e documentari del periodo, ma questo libro mi ha sorpresa ed emozionata in modo particolare per un semplice motivo: tutte le storie e/o i saggi si poggiano su storie vere, il libro invece racconta una storia “romanzata” e ricostruita tramite le fonti, perciò ancora più strabiliante, in quanto la storia pur non essendo vera, è come se lo fosse in quanto tali avvenimenti non partoriscono dalla mente geniale dell’autrice, ma sono realmente esistiti e raccontati come se si basassero su una storia vera. L’autrice è stata geniale e la sua bravura si evince dalla struttura del libro e dal linguaggio utilizzato attento a raccontare una storia veritiera seppur non vissuta in prima persona, attenendosi alle fonti storiche. Complimenti Silvia, per essere riuscita a tenere alta la mia attenzione, a farmi emozionare e a far sussultare il mio cuore nel leggere e vivere determinate scene. Lettura consigliata.

Recensione libro "L'avvocato della mafia" di JD Hurt

 Recensione libro "L'avvocato della mafia" di  JD Hurt

Scheda tecnica
Titolo: L'avvocato della mafia
Serie: #3 volume di Honorable Men Series
Autore: JD Hurt
Genere: Mafia Romance/ romanzo rosa
Pubblicazione: 13 Ottobre 2021
Formato: Ebook e cartaceo
Pagine:  326
Quando la famiglia ti tradisce, gli unici di cui ti puoi fidare sono gli amici. Loro sono ciò che resta nella solitudine del cuore. L’ho imparato a quattordici anni. All’epoca ero un adolescente che si dava via per sopravvivere. Sarei appassito se un altro ragazzo non mi avesse impedito di perdermi. È stato allora che ho giurato a me stesso: “lo proteggerai per sempre. Costi quello che costi, se lui avrà bisogno tu ci sarai”. Così è stato. Ho speso ogni grammo di energia per aiutarlo e messo il mio lavoro a sua completa disposizione. Io sono Cesare Natale, l’avvocato della mafia, un pescecane che sguazza nel fango. Il migliore amico di Claudio La Barbera. E adesso voglio salvarlo ancora. Il punto è che, per farlo, devo distruggere lei: June Sutton. La ragazzina che può mandarlo in galera per sempre. Non posso farlo. Non chiedetemi perché. So solo che, quando ce l’ho fra le mani, smetto di essere un amico e divento semplicemente un uomo.
Ullalà ragazze…pronte per vivere una storia adrenalitica in compagnia dell’avvocato della mafia Cesare Natale? La serie dell’autrice continua e ci catapulterà nell' abisso e negli inferi della mafia, delle lotte di potere, dello spaccio della droga. Cesare Natale, rappresenta il Male nella sua integrità: difende i mafiosi, uccide i nemici anche senza sporcarsi le mani di sangue, ma purtroppo non riesce a calibrare bene tutte le situazioni e qualcosa sfugge dalle mani..che cosa? Bhe..immaginatelo pure. Che cosa rende  debole anche l’uomo più malvagio? Il cuore ovviamente…com'è  possibile che il carceriere si innamori della sua prigioniera? La sindrome di Stoccolma parla di una situazione inversa, eppure…Cesare rapisce June, una ragazza apparentemente normale che conduce una vita di sogni  da brava ragazza, perché testimone oculare di un omicidio perpetrato dal suo compare. Ma l’innocente ragazza ammalia come se fosse il canto delle sirene, il nostro Ulisse moderno e lo stende. Ovviamente niente è come sembra e le situazioni si capovolgono pagina dopo pagina. Chi è Cesare Natale in realtà? Chi è Julie e quale sarà il suo destino? Colpo su colpo, un contrasto tra bene e male, inferno e paradiso; il buono diventa cattivo e il cattivo…dovrà accettare il codice della mafia e della fratellanza…in tutto questo, l’amore troverà il suo posto? Una lettura coinvolgente, agghiacciante in alcuni passi, sconcertante in alcune azioni, passionale e carico di tensione. Lettura consigliata ad un pubblico adulto per scene violente e linguaggio osè. Complimenti all’autrice per aver dosato nel modo giusto i vari ingredienti e aver "sfornato" una bella storia ricca di pathos per i suoi lettori. Buona lettura!!!

Recensione "Senza respiro vol.1" di Cinnie Maybe

 Recensione "Senza respiro vol.1" di Cinnie Maybe

Scheda tecnica
Titolo: Senza respiro
Serie: #1 volume Outh of breath
AutoreCinnie Maybe
Editore: Independently published 
Pubblicazione: 6 ottobre 2021
Formato: Ebook (disponibili con Kindle Unlimited) cartaceo
Pagine: 448
Genere: Romanzo rosa
Si può vivere bene anche così, senza respiro.
Ally non lo avrebbe mai potuto immaginare, ma a causa di un infortunio imprevedibile si ritrova all’età di vent’anni a dover ricominciare una nuova vita, accantonando tutto quello che aveva sempre sognato: un futuro da ballerina professionista. Così lascia la sfavillante New York e arriva a Madison, nel freddo Wisconsin, con la volontà di voltare pagina e chiudere con un passato che farà bene a dimenticare presto. Qui il filo rosso del suo destino si intreccerà in maniera indissolubile con quello di Colin Preston, il bellissimo capitano dei Wildcats, una delle squadre di basket più forti della città. Il ragazzo è un talento vero, ma nasconde altrettanti lati oscuri e segreti con cui Ally si ritroverà a fare i conti, dal momento che resistere al fascino di Colin sembra impossibile e non innamorarsi di lui è una sfida che lei sa già di aver perso. È così che Ally inizierà a scoprire quante volte si può trattenere il fiato e per quanto tempo si può rimanere senza respiro. In un vortice di partite di basket, scontri tra gang rivali e sogni da provare a ricucire, Ally ricostruirà una nuova vita in una periferia che nasconde segreti e tradizioni.
Ma quanto si può resistere senza respirare?
Ally dovrà cercare di capirlo, e aiutare Colin a fare lo stesso.
Riuscirà l’amore a vincere la partita con il destino scritto per ognuno di noi?
Il respiro ti manca leggendolo, perchè ha un ritmo cosi incalzante che è molto difficile staccarsene dalla lettura. Ma andiamo con ordine. Inizi dal prologo ovviamente, e quando leggi ballerina della Juliard, subito salta alla mente Save the last dance( film che adoro), e pensi sia la classica storia della ballerina e del bello e dannato. Classico sport la pallacanestro, ok ma qui parliamo d gioco molto duro fatto non solo di partite ma di violenza quella da bande rivali. La storia mi e' piaciuta tantissimo tanto da finire il libro in pochissimo tempo; prende veramente tantissimo mamma mia. Unica cosa che mi dava un pò "fastidio" durante la lettura, erano i piccoli aggettivi con cui veniva chiamata la protagonista, capisco che l' autrice voleva rendere il tutto più dolce, ma leggerli non di continuo ma quasi, mi ha disturbato non poco, come se la protagonista non avesse un nome. Essendo solo il primo volume a me piace leggere le serie tutte insieme, lo consiglio comunque alla grande Dando
4 stelle
by Nemesis

giovedì 30 dicembre 2021

Recensione "Falling Down - L'Educatore di Anna Chillon

Recensione "Falling Down - L'Educatore di Anna Chillon 

Scheda tecnica
TitoloFalling Down - L'Educatore
Autore: Anna Chillon
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 391
Pubblicazione: 30 Ottobre 2021
Formato: Ebook (disponibili con Kindle Unlimited) e cartaceo
Un ultimo atto di coraggio, una piccola spinta, e sarei precipitata dal venticinquesimo piano di un grattacielo di Chicago, mettendo fine a tutti i miei problemi. Sarebbe andata così, se lassù non avessi incontrato lui. Evans, l’uomo più cinico in cui potessi incappare, pensò di fare di me il suo esperimento. Colpevole, senza speranze... Chi ero io per rifiutare? Seguirlo fu facile, il difficile venne dopo. Ciò che pretese mi sconvolse: lui non era chi sembrava. Fin dall’inizio mi scontrai con la sua volontà d’acciaio e i suoi modi anticonvenzionali. Ma resistetti. Sarebbe davvero riuscito a dare un nuovo senso alla mia vita? Oppure, alla fine, gli avrei chiesto di ricondurmi in cima a quel grattacielo? Tre mesi di pianti, risa, segreti da svelare, frantumi da seppellire, insieme ai batticuore più folli che avessi mai provato. Poi avrei avuto il mio verdetto.
Anna Chillon in questa sua ultima fatica vuol condurre il lettore ad un’attenta riflessione su un tema importante: tollerare il dolore. Quante di noi hanno subito una grave perdita che ha lacerato la nostra anima? E quanto alta è la soglia di sopportazione  di quel dolore? Il dolore può essere educato alla tolleranza e a essere convogliato in qualcosa di positivo che ci riporti in vita e ci faccia risorgere come l’araba fenice? Questo è il fulcro principale della storia del romanzo.  Eileen la protagonista è dilaniata dal dolore, non ha più anima perché consumata dai sensi di colpa e dai fantasmi del passato e ha deciso di riscattare la sua pena facendo fluttuare  il suo corpo dal balcone di un grattacielo, ma un “angelo” travestito dal signor Logan Evans accorre in suo soccorso e la convince a rimandare quel salto nel vuoto di tre mesi
“…le farò una proposta molto semplice: tre mesi con me, a mia completa disposizione in tutto e per tutto. Per tale durata resterà a casa mia, nessuno saprà dov’è e nessuno la troverà – Perché dovrei accettare una cosa simile?- Ovvio, per essere rieducata alla vita. – tre mesi non cambieranno nulla. – Benissimo, al termine dei  tre mesi , se sarà ancora suo desiderio uccidersi, la porterò io stesso quassù…”
Ecco, il libro racconta le vicende di tre mesi di vita di Eileen che muore (metaforicamente) quel giorno e rinasce in Isabelle il suo avatar.
“…spenga la mente e faccia conto di essere finita in Purgatorio dove potrà espiare i suoi peccati in tutta tranquillità…”
Tre mesi  di sofferenze raccontati  con una scrittura cruda  e sanguigna, in cui il dolore di Isabelle giunge al lettore in modo chiaro e feroce tale da piangere ed urlare insieme a lei, sentire l’odore del sangue e percepire i lividi sulla pelle. Ovviamente trattandosi  di una storia romanzata, i metodi utilizzati da Logan sono spartani e poco accettabili dalla nostra morale, ma sono tanto efficaci. Anche il lettore rieducherà i propri sentimenti negativi come la rabbia, il dolore e i sensi di colpa fino a trasformarli in forza positiva. E’ un romanzo di formazione che ci accompagnerà lungo i sentieri impervi della nostra coscienza fino alla fine di quel tunnel in cui troveremo la luce dapprima flebile e poi più intensa.  Una lettura in cui nulla è lasciato al caso e in cui tutti i tasselli verranno prima o poi ricomposti. Mistero, suspense, sentimento, colpi di scena, ci accompagneranno fino alla fine e ci regaleranno delle forti emozioni. Non posso nascondervi che molte pagine le ho lette con le lacrime agli occhi, il dolore è radicato in ciascuno di noi e basta poco per farlo riaffiorare. Lettura consigliata!!!

Recensione del libro "Il viaggio di una vita" di Chiara Verzulli

Il viaggio di una vita di Chiara Verzulli Scheda tecnica Titolo : Il viaggio di una vita Autore: Chiara Verzulli Editore: self publishi...