Benvenuti nel mio mondo dedicato ai libri. Amo trasmettere la mia passione e condividerla con voi, perchè come disse il grande Umberto Eco, " chi non legge avrà vissuto solo una vita: la propria. Chi legge invece,avrà vissuto 5000 anni : c'era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l' infinito...perchè la lettura è un'immortalità all'indietro. Qui troverete le mie recensioni e cercherò di farvi vivere quante più vite possibili!
Lettori fissi
sabato 22 luglio 2017
La posta: I vostri racconti " Vento di Sebastiana Arca"
Per la rubrica i vostri racconti, oggi è ospite del mio blog Sebastiana Arca con il suo racconto " Vento".
Ho conosciuto Sebastiana in un gruppo meraviglioso su facebook "La Bancarella"; un gruppo formato da "parolieri" moderni che riescono ad intrecciare le parole e ad incastrarle in modo perfetto per suscitare emozioni e ricordi nel lettore.
Sono fiera di farne parte anche se da semplice lettrice e spettatrice.
Ecco a voi il racconto:
Vento
Era da tanto che non sentivo fischiare il vento.
Persa nell'ascolto, mi cullo nei ricordi di un gioco di quando ero bambina.
"Dove nasceva il vento ci chiedevamo, a cosa serviva".
E tutti quei suoni, quei fischi. Cercavamo di cogliere il senso di quella musica.
Inventammo un gioco: dovevamo incamerare quanto più vento potevamo, tenendo spalancata la bocca, perché il fischiare del vento erano parole ed emozioni delle anime morte che ancora avevano tanto da dire a noi ancora vivi. Più tenevamo la bocca aperta, più vento entrava in noi, più messaggi raccoglievamo dalle animeancora vaganti.
Ecco che io ero una crocerossina, Ignazio il soldato ferito al fronte, Tonino (lo chiamavamo Sivori perché giocava da dio a calcio) il dottore che doveva amputare la gamba a Ignazio. Gloria era l'infermiera che si disperava sempre per la mancanza degli antibiotici. Giovanna la suora che cercava di lenire il dolore dei feriti dicendo loro che quello era il volere di Dio, non degli uomini, che il volere di Dio l'avevano male interpretato. Lasciavamo i panni di coloro che avevamo accolto col vento e si discorreva sulla guerra, sul dolore, su Dio.
Noi piccoli uomini e piccole donne che non avevamo niente con cui giocare se non il vento e le nostre esistenze.
Sebastiana®Arca
Leggendo questo racconto sono ritornata indietro nel tempo quando l'infanzia era più allegra e ci si divertiva giocando con il vento sfidando la sua forza.
Giochi semplici che rallegravano l'anima e lo spirito e che hanno fortificato un'intera generazione.
Semplicità che forse non esiste più ma che tramite i racconti come questo, possono ritornare nella nostra mente e nel nostro cuore; basta poco ai ricordi per poter riaffiorare in superficie.
Ringrazio Sebastiana Arca per avermi concesso di utilizzare il suo racconto e condividerlo nel mio blog.
Buona lettura e buon divertimento a tutti dalla vostra Emanuela
venerdì 21 luglio 2017
Recensione : "Dentro l'acqua" di Paula Hawkins
Titolo: Dentro l'acqua
Autore: Paula Hawkins
Editore: Piemme
Data pubblicazione: 2 Maggio 2017
Pagine: 345
Prezzo: 12.99 Kindle; 16.58 carataceo
Dopo il successo della Ragazza del Treno, Paula Hawkins ritorna con il nuovo romanzo thriller.
Non fidarti di una superficie troppo calma. Lascia che l'acqua ti racconti la sua storia. La verità, sfuggente come l'acqua, è difficile da scoprire a Beckford: è sepolta sul fondo del fiume, negli sguardi bassi dei suoi abitanti, nelle loro vite intrecciate in cui nulla è come sembra.
Julia Abbott è
costretta a fare ritorno a Beckford, una piccola
cittadina nel nord dell’Inghilterra,
quando il cadavere di sua sorella
viene ritrovato nel fiume. Quel fiume. Il fiume maledetto. Al suo
arrivo, Julia (che si fa chiamare Jules) è costretta a fare i conti con i
ricordi sconvolgenti che aveva sepolto nel passato, con tutto il
bagaglio di
dolore che essi si portano dietro. Di quali ricordi si
tratti, lo scopriremo
solo quasi alla fine del libro. Qualcosa di
torbido, che ha contribuito a
incrinare il rapporto fra le due sorelle.
E quando Jules scopre la verità,
capisce che è troppo tardi per
tornare indietro.
Al suo arrivo nella
cittadina, inizia la difficile convivenza di Jules
con la nipote Lena, figlia
della sorella defunta. La quindicenne ha
un carattere difficile e tra le due
non è facile instaurare un
rapporto. Solo quando Jules avrà il coraggio di
confidarsi con la
nipote, le due donne scopriranno di volersi, in qualche modo,
un
bene profondo. E troveranno la forza di iniziare una nuova vita
insieme.
Quando Jules torna a Beckford, capisce subito che c’è qualcosa chenon torna. Il corpo della sorella viene ritrovato con gli arti e la
spina dorsale spezzati.
Tutti, nella cittadina,
sembrano sapere tutto, ma nessuno vuole
parlare. Sembra proprio che tutti
abbiano qualche segreto da
nascondere. Nel, la vittima, scrittrice e fotografa,
era come
ossessionata da tutto ciò che aveva a che vedere con quel fiume.
Prima di morire, stava
scrivendo un libro proprio su di esso e sulle
donne che in quelle torbide acque
avevano trovato la morte:
“Lo stagno delle annegate”, di cui nel romanzo
vengono riportati
alcuni stralci.
“Donne
del fiume… eroine romantiche, donne coraggiose che
avevano scelto di andare
incontro alla morte liberatrice in quel
luogo idilliaco”.
“Una
donna che scrive un libro su altre donne morte nel fiume.”
Molti sono i personaggi
che fanno da sfondo al romanzo, ma che
allo stesso tempo sembrano tutti i
protagonisti e i principali
indiziati. Le vicende di tutti sono profondamente
legate e
intrecciate fra di loro, e non solo nel presente.
Mark (l’insegnante
di Lena), Josh (amico di Lena), Louise e Alec
Whittaker (genitori di una delle
ragazze trovate morte nel fiume),
il sergente Erin Morgan (che si occuperà
delle indagini insieme al
suo capo ispettore, Sean Townsend); e poi Patrick
Townsend
(padre di Sean e suocero di Helen, preside della scuola). E ancora
Robert Cannon (che ha avuto un ruolo fondamentale nel rapporto
tra le due
sorelle, alla cui figura è collegato qualcosa di terribile, e
una verità
sconosciuta, persino a Lena). E tanti altri personaggi
minori, che hanno un
ruolo fondamentale all’interno dell’intricato
groviglio di vicende.
Tra i personaggi più
interessanti e suggestivi del libro troviamo
sicuramente Nickie Seeton.
Sensitiva, legata al mondo
dell’occulto, medium, aveva parlato con Nel a
proposito delle
donne che erano annegate nel fiume. La veggente sente in
continuazione la voce della sorella Jean, defunta da tempo. È la
discendente di
una delle donne morte nel fiume nel 1679, quando
era solo una ragazzina: Libby
Seeton. Libby era stata accusata di
stregoneria e venne uccisa dai cacciatori
di streghe, che la
immersero nelle gelide acque del fiume per sottoporla alla
“prova
dell’acqua”. Ed è proprio con questa vicenda, che emerge da un
lontano
passato, che si apre il libro. Poche righe. Incisive. Intense.
Ma che
consentono al lettore di immergersi immediatamente
nell’atmosfera del romanzo.
La stessa sorte era toccata otto mesi
prima alla zia May, che però venne appesa
alla forca.
“Il
suo posto non era più un luogo di suicidi. Era il luogo in cui liberarsi delle
donne che portano guai”.
Numerosi flash-back su
quanto accaduto in passato ci aiutano, inoltre, a fare chiarezza su tutta la
storia, o a gettare scompiglio, dipende dai punti di vista. Per quanto mi
riguarda, non appena credevo di essere riuscita ad arrivare a capo di tutto,
ecco che arrivava qualcosa, un dettaglio, un particolare, a ricondurmi al punto
di partenza. Non vi nego che, ad un certo punto della narrazione, ho avuto come
la sensazione che mi fosse sfuggito qualcosa. Mi sono sentita come
disorientata. E poi, poche righe dopo, quella frase…
“Era
come uno di quei trucchi da prestigiatore: basta distogliere gli occhi per un
solo istante, e il gioco è già cambiato.”
Ed è proprio quello che
avviene leggendo questo libro, pagina dopo
pagina. C’è sempre qualcosa che
sfugge, qualcosa che non è come
potrebbe sembrare. Una sorta di ragnatela
tessuta abilmente, come
una trama sotterranea, fatta di segreti e misteri,
sulla quale si
muovono convulsamente i vari personaggi. Un susseguirsi di
eventi
che, in un crescendo di emozioni e mistero, ci conduce agli ultimi
capitoli, in cui il giallo sembra risolto. Ma attenzione: perché è solo
a quel
punto che iniziano le vicende vere e proprie, quelle che ci
accompagneranno
verso un finale mozzafiato che, credetemi, vi
lascerà a bocca aperta!
Nell’approcciarmi alla
lettura di questo libro, una cosa ha subito
attirato la mia attenzione la
dedica iniziale:
“A tutti i piantagrane”.
Mi sono chiesta che motivo avesse
l’autrice di inserire una dedica
del genere, senza dubbio molto originale. Mi
sono domandata se ci
potesse essere un nesso tra quella frase e le vicende
narrate nel
libro. Be’, sono stata accontentata. Una volta giunti in fondo, ne
capirete
il motivo!
Premetto che è il primo
leggo che leggo della Hawkins.
De “La ragazza del treno” avevo visto solo il
film, che ho
apprezzato molto per la trama semplice e, allo stesso tempo,
avvincente. Mi sono, dunque, avvicinata alla lettura di “Dentro
l’acqua” con
curiosità, ma anche con il timore di rimanerne, in
qualche modo, delusa. Be’,
credetemi, non è stato affatto così.
La Hawkins, con la sua
narrazione ritmata e originale, mi ha tenuta
incollata dalla prima all’ultima
pagina.
Lo stile che utilizza è
molto particolare, così come la struttura dell’intero romanzo.
I capitoli sono molto
brevi, cosa che apprezzo molto. Credo che diano ritmo, e in un thriller
sappiamo che è fondamentale.
Le vicende vengono
narrate da punti di vista diversi, che cambiano di volta in volta. Ma non
basta. C’è un’alternanza di utilizzo tra prima e terza persona, il tutto al
passato. Ho trovato geniale la scelta dell’autrice di far parlare la
protagonista in prima persona, rivolgendosi direttamente alla sorella. È in
questo modo che veniamo a conoscenza dei profondi turbamenti interiori della
donna e di quanto accade dentro e intorno a lei. Le stesse scene vengono poi,
in parte, riprese dagli altri personaggi, permettendoci di conoscere vari punti
di vista. E se questo da una parte permette al lettore di farsi un’idea più
chiara di quanto accaduto, dall’altra non fa altro che aumentarne i punti di
domanda.
Il libro è suddiviso in
tre parti.
Il racconto ha inizio
lunedì 10 agosto 2015 e termina nel mese di gennaio dell’anno successivo. Nel
romanzo sono presenti numerosi salti temporali, che riportano il lettore
indietro nel tempo, per ricollegare la storia con quanto accaduto in passato.
Un’accurata analisi dei
tratti delle personalità che caratterizzano i vari personaggi, attraverso un
linguaggio semplice, ma incisivo, permette al lettore di farsi un’idea chiara
delle vicende narrate.
Libro consigliatissimo
che credo rileggerò, alla luce di quanto
scoperto, per prestare più attenzione
a certi dettagli…
Buona lettura!
Recensione scritta da Gloria Pigino
Oggi in libreria
Si fermi qui di Iain Levison
Jeffrey Sutton è un tassista di mezz’età, single, che coltiva progetti e spera di costruirsi un futuro migliore. In un tranquillo giorno di riposo, senza alcun preavviso, viene arrestato a casa sua e accusato di aver rapito (e probabilmente ucciso) una ragazzina di dodici anni. Le prove contro di lui sono poche e deboli, eppure questo non ferma la polizia, decisa a trovare un colpevole e pronta a ignorare altre piste. Rinchiuso in una cella del braccio della morte, attende il giorno del processo con la sola compagnia di un altro detenuto, un serial killer cinico e dall’umorismo tagliente. Assistito da un avvocato incompetente, il suo destino sembra ormai segnato.
Con sguardo distaccato e insieme ironico, Jeffrey descrive le assurdità della situazione in cui si trova mentre assiste impotente alla distruzione della sua immagine pubblica e della sua vita, un pezzo alla volta. Ossessionato dalla scoperta che la realtà non è affatto come i polizieschi che ha visto in tv, finisce nel tritacarne kafkiano degli abusi di potere, di un sistema giudiziario fallace e dell’accanimento dei media.
Recensione: Il diario proibito di Maria Antonietta di Juliet Grey
Titolo: Il diario proibito di Maria Antonietta
Autore: Juliet Grey
Editore: Newton Compton editori
Anno pubblicazione: 17 Novembre 2011
Prezzo: Kindle 3.99; caratceo 7.50
Pagine: 388
Con questo libro, la scrittrice Juliet Grey, inizia a
raccontare la storia di Maria Antonia, divenuta Antonietta, regina di Francia, promessa sposa del nipote di Luigi XIV re di Francia, erede al trono, a
soli 10 anni.
Maria Antonia, una bambina di soli dieci anni ha in mano il destino del Regno D'Austria: il suo matrimonio decretava l'alleanza con la Francia alias la salvaguardia del Regno D'Austria.
"Inflessibile nel suo atteggiamento pragmatico, Maman ci preparò ad accettare i nostri destini non solo con grazia e serenità, ma anche senza tanto clamore. Così ero stata educata ad aspettarmi, con la stessa certezza che l’estate segue alla primavera, che un giorno la mia vita spensierata di più giovane arciduchessa d’Austria sarebbe cambiata per sempre. Quel che non avevo previsto era che il giorno in questione sarebbe arrivato tanto presto".
Ma, Maria Antonia con i
suoi 10 anni non è ancora pronta per piacere al futuro marito e futuro re, così viene sottoposta a una lunga metamorfosi. Il suo
corpo è quello di una bambina che deve diventare donna nel giro di poco tempo.
Finisce così la sua giovinezza.
«Il marchese è venuto in Austria per una missione di grande importanza», mi spiegò Maman. «Per conto del sovrano, ha avuto l’incarico di chiedere la vostra mano per il nipote, Sua Maestà Cristianissima Luigi Augusto delfino di Francia».
Confesso che la mia prima reazione fu di confusione, di sconcerto. Conficcai le unghie nei palmi delle mani per non piangere. Sarei partita per sposarmi?
Parte per la Francia a 14 anni con un peso enorme sulle
spalle: piacere al re, piacere alla regina d' Austria sua madre, piacere al
regno.
Arrivata a Versailles, si trova impigliata in un mondo
sporco di corruzione e disonestà e si sente respinta dal suo marito, futuro
re.Ma ben presto, Maria Antonietta cresce, ed impara ad affrontare il suo regno e a farsi amare dal suo popolo, ma un po' meno dal suo marito.
Diventa regina a 18 anni, accanto a suo marito Re Luigi 15.
Juliet Grey , l'autrice, ha condotto numerose ricerche sulle famiglie reali europee ed è particolarmente affezionata alla figura di Maria Antonietta e tramite i suoi romanzi dedicati alla vita della regina è stata in grado di trasmettere questo suo amore e dedizione verso la regina - bambina anche ai suoi lettori.
Ha descritto con particolari minuziosi il calvario subito dalla piccola Antonia affinchè il suo corpo bambino si trasformasse in un corpo adulto. E' riescita a far commuovere il lettore leggendo le bambine in cui una bambina di soli quattordici anni abbandona la sua famiglia per non rivederla più, verso una direzione sconosciuta.
Descrizioni minuziose e attente, nulla è lasciato al caso. Linguaggio semplice e pulito senza sbavature alcune e senza volgarità. Lettura scorrevole e piacevole.
Un libro che mi ha fatto riflettere sulla condizione delle
bambine a cui viene rubata la loro infanzia e la loro adolescenza, solo per
puro egoismo degli adulti camuffato dal potere.
Nessuno ci ridà indietro la giovinezza perduta e rubata,
anche se il premio è diventare regina.Ma come si suol dire, " anche i ricchi piangono e soffrono"; si vive sicuramente una vita protetta da "una gabbia d'oro", ma tanto tanto triste.
Meglio poveri ma ricchi d' animo e di spirito.
La serie completa :
- Il diario proibito di Maria Antonietta
- Il diario perduto di Maria Antonietta
- Le confessioni segrete di Maria Antonietta
Buona lettura dalla vostra Emanuela
Segnalazione Time: Punti di vista di Alessia Maria Di Biase
Autore: Alessia Maria Di Biase
Titolo: Punti di vista
Editore: de-Comporre
Collana: Whatever
Data pubblicazione: Luglio 2017
Il protagonista di questo racconto si chiama Giovanni, un giovane e brillante ingegnere che lavora in un prestigioso studio di progettazione nel centro di Roma. Un giorno, Giovanni riceve una proposta di lavoro improvvisa per l’Africa, una partenza che metterà a dura prova la sua vita personale ma soprattutto la sua storia con Bea, la donna con la quale convive da quattro anni, una ballerina di danza classica.
I due, seppur completamente diversi nella personalità sono però uniti da un grande amore ma soprattutto da un comune desiderio: realizzarsi a livello professionale.
Giovanni e Bea sono la fotografia di una generazione di cervelli in fuga che scappano per necessità o per volontà, altrove, alla ricerca di una dignità professionale.
Giovanni, vittima inconsapevole del Mal d’Africa, attraverso il suo viaggio racconterà tramite il suo punto di vista e i suoi occhi, gli episodi tragici accaduti negli ultimi mesi nel mondo: dalla vittoria di Trump al referendum costituzionale, dalla guerra in Siria agli attentanti in Europa.
Il giovane ingegnere, esprime i suoi "punti di vista” su fatti ed eventi che ci hanno toccato e diviso profondamente; inoltre attraverso il suo viaggio, Giovanni disegna un’Africa diversa da quella che tutti noi immaginiamo sia; un continente che è non solo il terzo mondo, ma un mondo che lo ha accolto, conquistato e innamorato .. senza però mai dimenticare il suo Paese, l’Italia.
Il testo è stato considerato meritevole di attenzione da parte dei dirigenti scolastici per diversi motivi: per valorizzare i giovani autori della nostra provincia e per il contenuto.
Attraverso la storia del protagonista il testo affronta e commenta i principali fatti di cronaca nazionale e internazionale avvenuti nel 2016: gli attentati, la guerra in Siria, l'immigrazione, il referendum, la crisi di governo, l'elezione del nuovo presidente degli Stati Uniti, la maternità surrogata, le unioni civili ecc..
Che dire quindi? Andiamo a comprare il romanzo, non si può non leggere un romanzo sociale e morale altamente educativo ed istruttivo.
Si può acquistare online ( tramite il link Amazon che vi lascio); tramite ordinazione in tutte le librerie oppure scrivendo ad:
alessiamariadibiase@libero.it
Buona lettura dalla vostra Emanuela
giovedì 20 luglio 2017
Nuove uscite in libreria 21 Luglio 2017
Ora capisci dove voglio arrivare? Nessuno disse niente, spaventati a morte dalle immagini degli attentati in televisione. Tu sei figlio di quegli eventi, Antonio. Esisti solo grazie alla tua email, senza di essa, sparisci dalla rete. Ma è possibile vivere senza, al giorno d'oggi? Noi pensiamo di sì, per questo ti abbiamo liberato!"
"L'uomo che sparì dalla rete" è un racconto breve di fantascienza di Fabio Andruccioli.
Notturni inquieti di Pier Luigi Celli
Un importante manager fa un sogno: il suo ultimo giorno di lavoro. Dopo più di quarant’anni di azienda non è una sensazione piacevole. Nel sogno è tutto un viavai di gente che viene a salutare, chi rattristato, chi portando un ricordo, chi incerto se esprimere un augurio o far finta di niente. La verità è che il manager può liberarsi degli uomini di tutti i suoi anni di lavoro, ma delle loro storie no. È necessario, per lui, raccontarle. Cominciano così a sfilare i racconti, sogni dentro un sogno, passioni, stranezze e orrori di un mondo che non sarebbe stato possibile ripulire per sempre senza fare gli ultimi conti, saldare dei debiti, sorridere delle meschinità e delle glorie precarie. Dare a ognuno l’ultima possibilità di recuperare dignità, o di perderla per sempre. “Mentre guardavo sorpreso quel palcoscenico animato dagli attori con cui avevo condiviso una vita mi sembrava che, a poco a poco, l’anima tornasse più leggera, addio ai combattenti per inutili carriere, addio ai compagni di imprese senza gloria, e addio anche al mondo dei consulenti voraci, dei capi vanitosi o dei masticatori di formule e rituali senza futuro”
I sogni in tasca di Gabriella Franchini
La vita di Franco Franchini finisce così. Con un volo. Dall'alto dei bastioni di arenaria che svettano sulla città di Cagliari. Gli ultimi pensieri sono scritti e lasciati su fogli volanti. Tra il salto e l'inizio ci sta una vita intera, raccontata e ripercorsa dalla sorella Gabriella in questo libro scritto di getto, trattenendo il fiato. I sogni in tasca è un memoir appassionato. E un'autoterapia per fronteggiare il dolore. È la storia struggente di una famiglia e della parabola di una vita senza lieto fine. La morte del fratello è l’evento che cambia il corso di un’esistenza, quello che fa diventare grandi e che fa esplodere nei frammenti dolorosi di mille domande senza risposte il senso stesso della vita. Un percorso doloroso, raccontato senza sconti da Gabriella, oggi quarantenne. È la minore di cinque figli, cresciuta in una famiglia con pochi mezzi e tante questioni irrisolte: un padre difficile, una madre debole, pochi soldi e una figlia da crescere da sola. Una ragazza molto bella, attratta dal mondo della moda milanese. Sfila e fa la fotomodella in un ambiente che la conduce fino a New York ma che presto abbandona. Per incompatibilità col rigore ostinato dei suoi principi morali. Chi ha la peggio in questa famiglia è suo fratello Franco. Un ragazzo intelligente ma tormentato, che fugge da tutti, soprattutto da se stesso, e che scivola pian piano in un buco nero creato dall'alcol e dal disturbo bipolare. Queste pagine non contengono risposte, ma solo domande e molti sensi di colpa. Che Gabriella cerca di superare confessando con coraggio quello che le famiglie solitamente tengono nascosto: debolezze e fallimenti.Gabriella racconta gli slanci vitali e le ferite, le poesie e le canzoni, l’inadeguatezza e il senso d'abbandono. Tanta sofferenza. Affrontata a viso aperto, in un corpo a corpo, in cui le parole affondano nella carne viva del dolore e della verità. Ecco Gabriella, scrittrice inconsapevole ma vera, sa parlare la lingua del dolore e dell’amore. La sa ascoltare, capire, raccontare. Senza pudore. Neppure quello che le parole cariche di sentimento possano suonare ingenue. Ma tutto è autentico e la sua lingua suona vera. Al punto che la sua istintiva avversione per tutto ciò che sa di finto e costruito, l’ha portata a rifiutare, come il più bizzoso degli scrittori professionisti, qualsiasi intervento di editing sulla sua scrittura. Fatta del talento dell’istinto.
Buona lettura ricordando sempre che la lettura è una grande avventura!!!
Segnalazione time: Un amore tra gli scogli di Silvestra Sorbera
Vi voglio segnalare ( in attesa della recensione) , il romanzo new adult di Silvestra Sorbera dal titolo " Un amore tra gli scogli".
Sardegna, Agosto, la scuola è
appena finita, Marco ha fatto gli
esami di maturità e adesso lo aspetta attende il suo
futuro
universitario a Milano dove vive Alessandra. Anche lei neo
diplomata,
anche lei prossima all’università.
Marco e Alessandra sono amici da sempre, si sono
conosciuti al
mare a Calasetta e, negli anni, sono diventati molto più che
amici.
Adesso vogliono godersi l’ultima estate di libertà prima dei “doveri
universitari” ma, non tutto andrà come previsto. L’estate post
maturità, quella
ricca di speranza e di sogni, sogni ai quali Marco si
è affezionato, sogni che
ha coccolato e che, forse, non si
avvereranno.
Personaggi:
Marco, Alessandra, Pierpaolo,
Eugenio e Marta, tutti diciottenni neo diplomati.
Buona lettura dalla vostra Emanuela
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