Titolo: Sacrifice
Autore: Barbara Bolzan
Serie: 2 Vol. Rya Series
Pagine: 298
Editore: Delrai Edizioni
Pubblicazione: 8 Maggio 2017
Li abbiamo lasciati cosi’:
“ Nemi sarebbe andato
per la propria strada . L’Idrethia. Niken e Blodric.
-Sogni. Nient’altro che sogni e speranze. Spera di arrivare
in tempo per quell’incontro. Non accadrà. Presto o tardi onorerà i Cunicoli
della propria presenza. E’ la cosa migliore che possa capitarli. In ogni caso
per lui è finita.
-Sopravviverà.
-No, ragazzina. Soccomberà. Commetterà un passo falso.
Ognuno ha i propri punti deboli. I suoi sono il vino e le donne come te.
Basterà battere tutti i bordelli della città”.
Parte da qui e continua l’avventura di Rya principessa di Temarin e
futura regina di Idrethia nel secondo
romanzo “Sacrifice” scritto da Barbara
Bolzan dopo “Fracture”.
Tutta la storia e tutto il romanzo, si ascrive nel titolo :
“Sacrifice”; il sacrificio di Rya per salvare Nemi dalla tortura dei Cunicoli e
dei suoi attentatori. Ma sacrificio richiede sacrificio; Rya sacrifica la sua anima, il suo corpo, la sua dignità di
donna alla ricerca del suo amato.
“Oggi so sopportare il peso dei ricordi. L’umiliazione,
l’annichilimento. Questo mio corpo trasformato in argilla duttile e asservito
al piacere degli uomini. Un oggetto. Uno straccio usato e gettato in un angolo.
So sopportare tutto questo , ma non scenderò in particolari. Non ora”.
Ma in realtà Rya chi
ama ? Il marito Boldric re di Idrethia o Nemi il sevaggio fuorilegge della
foresta di Mejixana? Avrebbe voluto vivere nel mondo dorato di Boldric come
moglie e regina o ritornare nel mondo di Nemi privo di coperte e di comodità
nella foresta?
Non lo sapeva e non riusciva a dare una risposta neanche a
se stessa.
Il suo obiettivo era quello di ritrovare Nemi e salvarlo dai Cunicoli e dalle torture; ma
per fare ciò aveva bisogno di denaro, tanto denaro che lei non aveva, perché
non era più la principessa di Temerin, ma una ragazza povera senza fissa dimora
che girovagava tra i villaggi nella sporcizia e nelle privazioni.
Ora si rendeva finalmente conto della sofferenza del suo
popolo che tutti i giorni doveva lottare per un pezzo di pane e le ragazze
dovevano lottare e difendersi dagli assalti degli stranieri.
Allora da dove partire per cercare Nemi? Dai bordelli. E in
città c’era solo un bordello “serio” per gente
importante (se così si potrebbe definire): il bordello di Mama e delle sue
“colombe”.
“Il peggio , il vero peggio, non era ancora nemmeno
cominciato”.
Rya cade in basso, sempre più in basso fino a graffiare la superficie sulla quale cammina con l’onore
e il rispetto perduto e a perdere tutto
ciò che le dava sicurezza. Non c’era più sua sorella Alsisia a prendersi cura
di lei, a sostenerla ed abbracciarla. Ora era sola, era cresciuta, era
diventata adulta lontana dal suo mondo colorato e magico.
“Sei brava a fingere cuginetta- ripeteva Strevj nei suoi
ricordi- tu illuderesti chiunque , facendogli credere qualunque cosa e la
passeresti sempre e comunque liscia”.
Ti sbagliavi Strevj. Ora ero in un bordello, e in un
bordello non si può fingere di lavorare. Non si può fingere di essere una
prostituta. Lo si è.”
Ma Rya non perde comunque il suo obiettivo principale: guadagnare tanti soldi e ritrovare Nemi.
Così quando tutto sembra ormai finito, quando il
bicchiere d’alcool si svuota, Rya torna in sé e ricorda di non essere “una
colomba” , ma di essere una Niva; e i Niva non si arrendono mai; combattono per
raggiungere il proprio scopo: FUGGIRE!
“Sogni . Temevo che tali rimanessero. Adesso, invece…”.
Siete curiose di sapere se Rya riesca a fuggire da Mama ?
Siete curiose di sapere se riuscirà a tornare al palazzo da Boldric o se ri- incontrerà Nemi?
E allora se lo siete o se sperate in un lieto fine, non vi resta
che leggere “Sacrifice” ed entrare nel difficile mondo di Rya; un mondo appartenente a un'altra dimensione, a un'altra epoca da cui sarà difficile uscirne.
A differenza di Fracture, (il primo capitolo della Rya
Series), in “Sacrifice” l’autrice Barbara Bolzan, mi ha fatto soffrire e
piangere perchè le tematiche raccontate sono tematiche tanto attuali da far star male.
In Fracture troviamo una Rya viziata tra le mura del palazzo di Temarin dalla sorella ,cresciuta per compiacere un re e diventare regina; una principessa annoiata che fugge di nascosto dal castello per vincere la noia.
In Sacrifice, troviamo invece una Rya combattiva, una Rya adulta disposta a tutto, pur di raggiungere i suoi obiettivi ricordando il motto dei Niva: "Non dimenticare mai chi sei"
Mentre leggevo le pagine del romanzo, sentivo sul mio corpo la sofferenza del corpo di Rya; sentivo in me
la sua angoscia e la sua arrendevolezza ed ho lottato accanto a lei, ho
dialogato con lei, ho cercato di aiutarla e sostenerla.
Questo è il grande merito di Barbara:
coinvolgere il lettore e sviluppare una reazione empatica
tra il lettore e la piccola Rya.
Il romanzo è scritto in prima e in terza persona. Una
formula che riesce a coinvolgere chi si appresta alla lettura per due motivi: mentre da un lato il lettore legge una
storia, un romanzo; dall’altro legge e ascolta la voce di Rya che confida al
lettore i suoi pensieri, i suoi ricordi, le sue paure attraverso i frequenti
Feedback presenti all’interno del romanzo.
Linguaggio pulito e privo di volgarità adatto alla lettura delle varie fascie d'età.
Se dovessi classificare il romanzo in un genere , non saprei: non è un romanzo rosa/romantico in quanto non ci sono eccessive scene d'amore; non è un romanzo fantasy in quanto i personaggi sono reali e si muovono in una società storica; non è un distopico in quanto rappresenta una società esistita in un determinato periodo storico.
Direi piuttosto si tratti di narrativa contemporanea (seppur ambientata in periodo medioevale) che proietta il lettore in una nuova dimensione "magica". Può sembrare un paradosso in ciò che affermo, ma se leggeste il romanzo , mi dareste sicuramente ragione.
Buona lettura e buona avventura.
Ma l'avventura di Rya non finisce qua, ma continua col terzo romanzo in uscita il 28 Settembre. Non abbandonate Rya perchè ha bisogno di tutti noi per continuare il suo cammino!