Oggi 20 Luglio in uscita in libreria e su Amazon.it in versione Kindle e cartaceo il romanzo di Alfonso Pistilli " L'ultimo sorriso" ( Policromia)
PAGINE: 158
PREZZO E-BOOK: 4,99 euro
PREZZO CARTACEO: 15 euro.Ma andiamo nel dettaglio
L’Ultimo
sorriso nasce dall’urlo interiore contro le ingiustizie subite da un’intera
città, Bari, all’epoca dei fatti legati all’indagine del calcio scommesse, ma se
ne distacca lasciandolo sullo sfondo di una vicenda che si intreccia attorno a
un misterioso omicidio. Alessandro si ritrova nel mezzo e sarà costretto a
tirare fuori le unghie.
Mi
chiamo Alfonso Pistilli e scrivo di notte in una cameretta di un piccolo paese
del profondo Sud Italia, Canosa di Puglia.
L’“Ultimo
Sorriso” è il mio primo lavoro edito e nasce quasi per caso, come per caso è
nata la passione per la lettura prima, per la scrittura poi.
Nonostante
i miei quaranta (vi sento dire che non li dimostro affatto, grazie), sono da
sempre una persona che non si avrebbe difficoltà a definire “iperattiva”. Io
l’ho sempre considerato un lato positivo di me perché mi sono sempre detto che
l’unico modo per combattere il tempo è viverlo.
Allora
mi dedico allo sport, calcio e tennis soprattutto, ma non disdegno qualche
vasca di nuoto. Amo viaggiare per immergermi nelle culture di paesi diversi
dalla nostra amata penisola. Ma la mia iperattività non si esprime solo nelle
passioni; sono eternamente incapace di rilassarmi, dunque ho sempre bisogno di
“fare” qualcosa. Ricordo che da piccolo dicevo sempre a mia madre: «Mamma, io
mi annoio.» Dopo due minuti di inattività.
La
passione della lettura nasce come un’esigenza; avevo bisogno di sconfiggere
l’insonnia. Perché fissare un soffitto quando posso fissare delle lettere?
Nata
per necessità si è presto trasformata in un piacere. Libri su libri, divorati
come per recuperare gli anni persi senza lettura fino a un giorno in
particolare, quello in cui mio cugino Leo ha pronunciato una frase che tuttora
è rimasta salda nella mia memoria: «Se ti piace così tanto leggere, perché non
provi a scrivere?»
Io?
A scrivere?
Ci
risi su, poi però quelle parole non uscivano dal cervello, allora una sera
lasciai il libro sul comodino e impugnai il mio iPhone. Non c’era bisogno di
pensare a cosa avrei voluto scrivere, la storia era già dentro di me. Avrei
dovuto solo dar vita ai personaggi e fargliela vivere.
Mentre
scrivevo mi accorsi che molti particolari rimanevano ben fissi nella mia
memoria nonostante normalmente non ci avessi dato alcuna importanza.
Scrivere
è entrare in empatia con il lettore, è scendere nel profondo di me stesso dove
le sensazioni sono primordiali, quasi istintuali ed accomunano ogni essere
umano. È in quelle sensazioni che ci si ritrova come parte del tutto.
Da
quel giorno con l’iPhone ne è passato di tempo e la vita mi ha dato una chance
mettendo davanti al mio percorso una persona che non smetterò mai di
ringraziare perché è stata la prima ad aver creduto in me, il “Maestro”
Ruggero. A lui devo una grande crescita nella scrittura ma soprattutto nella
curiosità di apprendere una materia ancora del tutto sconosciuta.
In
seguito il mio percorso si è arricchito della creatività e infinita passione di
uno scrittore, un amico, Tommy.
Nel
frattempo “L’ultimo sorriso”, subiva le modifiche che io stesso subivo, fino ad
aver scritto la parola “FINE” in un misto di felicità e tristezza. Non sapevo
se esserne felice, soddisfatto o triste per aver lasciato andar via Alessandro,
Alessandra, Mamadi, Pietro, Halina.
Oggi
il loro posto è stato preso da Paolo e Janet, che stanno dando vita al mio
secondo lavoro, un thriller finanziario, un intreccio tra finanza e politica
ambientato nell’America della grande crisi del 2007.
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