Titolo: Leggere è una faccenda da gatti
Autore: Alex Howard
Editore: Garzanti
Pagine: 161
Pubblicazione: 11 Maggio 2017
Gradimento
“Un gatto fuori dal comune
Una biblioteca nel cuore di Edimburgo
Un libro per ogni occasione”. (cit. libro)
Le tre frasi con cui ho voluto
iniziare questa recensione, riassumono perfettamente il cuore del libro.
L’autore Alex Howard ha
scritto il libro basandosi su una storia
reale ; precisamente sulla storia vera di Jordan, il gatto che
vive
all'interno della biblioteca di Edimburgo. Esiste anche una
pagina
Facebook molto seguita e amata da chi frequenta la
biblioteca e conosce Jordan.
Il
gatto della nostra storia , però, non si chiama Jordan, ma G.B.
diminutivo di Gatto
della Biblioteca e assieme ai suoi strani
cugini, l’inglese Tom Suddilondra e
il francese Bibliochat ci
accompagneranno lungo questo viaggio di introspettiva
felina.
In una delle prime pagine del libro
il lettore trova un disegno
raffigurante il cervello di G.B. suddiviso in varie
parti tra cui la
zona sonno, la zona topi, la zona vergogna, la zona poltrona
turchese e altre… zone di cui il lettore verrà a conoscenza man
mano che la lettura prosegue .
La storia incomincia con la
descrizione di G.B. sia fisica che
letteraria e come scrive l’autore…
"E adesso, cari umani, è giunto il momento di mettersi comodi e
ammirare
le minuscole, scintillanti perle di saggezza che
popolano la mente di questo
gatto. Leggete con attenzione;
chissà che non possiate imparare qualcosa.”
Parole che si trovano nelle prime
pagine del libro e che ci
accompagneranno per tutta la storia.
Dal
primo capitolo passiamo direttamente alla visione di G.B.
che ha sugli uomini e
sul loro mondo, paragonato molto spesso
a quello più semplice dei felini. G.B.
non è un gatto comune, ma
un gatto pensante… un gatto che ha avuto l’onore di
nascere
con la “capacità di intellettuale” e che passa la sua vita a
studiare
tramite i libri, l’essere umano per cercare di
comprenderlo.
Come dice all’inizio
“Il fatto che non parliamo non significa che non siamo in grado
di
pensare”
riassume la sua idea che ha sull’essere
umano.
“Perché nessuno ascolta nessuno e tutti cercano di convincere
gli altri
delle loro opinioni? Possibile che non capiscano che così
le loro idee si
cancellano a vicenda, proprio come mescolando
acido con una base si ottiene
l’acqua?”
Durante
i mesi in cui è ambientato il libro, fino a Natale,
seguiremo G.B. nelle sue
avventure feline assieme ai suoi due
strambi cugini felini e scopriremo sotto
alcuni aspetti quanto
possa essere affine la vita felina a quella umana.
Leggendo questo libro
ho trovato molto interessante l’idea
dell’autore di scrivere alla fine di ogni
capitolo il titolo di un
libro che riassume il pensiero di G.B. in quel
capitolo. Per
esempio nel capitolo in cui G.B. si sente in “colpa” per
non
aver restituito i libri presi in biblioteca, l’autore consiglia la
lettura
di "I Miserabili di Hugo" oppure nell’ultimo capitolo
quello che parla del
Natale di G.B. l’autore consiglia la lettura
di "Il Canto di Natale di Dickens",
per far capire al lettore
quanto il nostro amico felino sia “cresciuto”
dall’inizio del
libro.
Durante la lettura mi
sono trovata spesso molto affine a G.B.,
essendo un’amante sia della lettura
che dei felini. Come non
amarlo, anche se è un’opera di fantasia quando dice:
“…a suo parere non c’era niente di
meglio dell’annusare un
libro, accoccolarsi con un libro e, soprattutto,
leggere un libro
standosene comodamente a letto.”
Infine, nelle ultime pagine si può leggere il pensiero di G.B. sulla vita… un pensiero che non rivelerò in questa recensione, ma che
mi ha fatto molto riflettere e spero che sia così pure per voi.
Buona lettura!
RECENSIONE SCRITTA DA VALENTINA FONTAN
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