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lunedì 29 giugno 2020

Recensione libro Le imperfette di Federica De Paolis, edito DeA Planeta Libri, Vincitore Premio DeA Planeta 2020.

Recensione libro
Le imperfette di Federica De Paolis, edito DeA Planeta Libri, Vincitore Premio DeA Planeta 2020.
Le imperfette di [Federica De Paolis]
Scheda tecnica
Titolo: Le imperfette
Autore: Federica De Paolis
Editore: DeA Planeta libri
Genere: Narrativa contemporanea
Formato: Kindle e copertina flessibile
Pagine: 304
Pubblicazione: 9 Giugno 2020
Anna sta recitando una parte, ma non lo sa. O forse non vuole saperlo, perché altrimenti dovrebbe chiedersi chi è, e cosa desidera dalla vita. Del resto, ha due meravigliosi bambini, un padre che la adora e un marito chirurgo estetico che è appena diventato primario di Villa Sant’Orsola, la clinica privata di famiglia. Ha anche un amante, Javier, il papà spagnolo di una compagna di scuola del figlio: si incontrano due volte alla settimana in un appartamento che diventa subito uno splendido altrove, un luogo di abbandono. E allora, cos’è che non funziona? I nodi, si sa, presto o tardi arrivano al pettine. Il suo matrimonio, il suo rapporto con i figli, la reputazione della clinica: uno dopo l’altro, tutti i pilastri della sua esistenza iniziano a vacillare. Anna è costretta a fare ciò che non avrebbe mai immaginato: aprire gli occhi e attraversare il confine sottile che separa l’apparenza dalla realtà. Per scoprire che le ferite, anche se fanno male, a volte sono crepe dalle quali può entrare una nuova luce.
Con straordinaria lucidità e una scrittura che non concede niente alla retorica, Le imperfette getta uno sguardo su quel groviglio interiore che ci portiamo dentro, dove le bugie che gli altri ci raccontano si mescolano agli inganni dei nostri stessi sensi.


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“Si, erano imperfette, come le chiamava suo marito, ma non perché desiderassero correggere un difetto o perché sperassero di prolungare la giovinezza, piuttosto perché ambivano ad una completezza irraggiungibile.”
Anna è una donna giovane, a cui la vita ha dato tutto per essere felice; una situazione economica agiata, un padre che le vuole bene, e una bella famiglia.Nonostante questa Anna si sente “imperfetta”, tanto da amare i suoi figli soprattutto quando stanno a scuola o quando dormono, e al punto di sfogare questa sua frustrazione in un rapporto extraconiugale. Certi amori muoiono un giorno dopo l’altro. Senza scampo. Anna non lo sapeva. Non sapeva neanche perché era finita a letto con un altro. Prova, per quanto le è possibile, a tenere in piedi il rapporto con suo marito, chirurgo estetico presso la clinica sant’Orsola, ma di fronte alla realtà entrambi si rendono conto di essere molto insoddisfatti, e cercano di capire come affrontare la spigolosa situazione senza far soffrire i loro figli ancora molto piccoli. Le ammissioni erano state ancora più forti del sesso. C’era stata la certezza da parte di entrambi di provare le stesse emozioni, erano come una bilancia con due pesi in perfetto equilibrio.Potranno riuscire a chiarirsi per il bene della loro famiglia?Riuscirà Anna, nonostante le tante insoddisfazioni, a trovare la felicità che merita?Una storia raccontata in terza persona, poco scorrevole e attraente, tanto che l’ho portata avanti e terminata con molta difficoltà. Probabilmente manca un po’ di mordente, mi aspettavo un colpo di scena, qualcosa di avvincente che sollevasse una lettura piatta e tutta uguale. Nonostante questo, ho riflettuto molto sul titolo, il marito di Anna ha soprannominato le sue pazienti “le imperfette”, donne che ricorrevano alla chirurgia estetica per contrastare l’avanzare del tempo e per sentirsi meglio con loro stesse. Ma imperfetto può essere chiunque cerchi felicità in qualcosa di proibito, solo perché le prove della vita sono difficili da affrontare; chiunque preferisca cercare altro, se pur sbagliando, solo per evitare di cercare una soluzione per provare a salvare quello che già si ha. Era un desiderio fortissimo, quello di scivolare nel sonno in un tepore fatto dei loro corpi, una grotta di sensazioni. In casa aveva fatto sparire tutte le foto  del matrimonio, e aveva avuto anche la premura di nascondere certi romanzi gialli impilati sul comodino di Guido. Bello il fatto che l’autrice , abbia voluto utilizzare una fatto di cronaca realmente accaduto, come sfondo alle vicende narrate, ma non posso dire di più.4 stelle


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