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Oggi il blog vi consiglia il romanzo di narrativa storica "Nel tuo nome" della giovane autrice Francesca A. Vanni
Scheda tecnica
TITOLO: Nel tuo nome
AUTRICE: Francesca A. Vanni
PREZZO
EBOOK: 5,99 euro
PREZZO
CARTACEO: 24,49 euro
CASA
EDITRICE: StreetLib Selfpublishing
-Tu...-
Antinoo
gemette, coprendo il suono della sua voce.
Avvertì il
sapore metallico del sangue in bocca e la vista gli si appannò.
-La tua sarà
una morte rapida, te lo prometto.- disse Quinto girando la lama nella ferita,
prima di aggiungere –Mi dispiace tanto, ragazzo mio, ma ciò che ho fatto è solo
lavoro. Non ho niente contro di te. Questa notte non mi ha regalato alcuna
gioia.-
Lo guardò in
viso, cercando di capire se avesse compreso il senso delle sue parole.
Ciò che vide
lo atterrì.
Quale sorte
riserverà il destino al giovane Antinoo, il bellissimo amante dell’Imperatore
Adriano?
Fra le
pagine del suo nuovo romanzo Francesca A. Vanni costruisce una storia dentro la
Storia, immaginando “cosa sarebbe successo se...” in un avvincente susseguirsi
di eventi che terranno il lettore con il fiato sospeso.
Sicut umbra
dies nostri.
(proverbio
latino)
Bitinia.
Eccomi a
casa, pensò Adriano.
Davanti ai
suoi occhi si stendeva languida la mitologica terra situata al confine fra la
Grecia e le province più orientali del vasto Impero nato dal sangue che i
romani avevano valorosamente versato decenni prima della sua ascesa al
potere.
La Bitinia
era una terra le cui origini risalivano al tempo lontano e dorato delle
capricciose divinità.
C’era chi
diceva che fosse stata conquista da Bisoyo, il valoroso figlio del dio Ares e
di una vergine di nome Seta, altri invece ne attribuivano le origini a Bitino,
uno dei tanti eroi generati dai frementi lombi di Zeus.
Tutto ciò
che Adriano poteva affermare con sicurezza era che la perfezione del Fato
trovava la sua più completa espressione in quel lenzuolo di terra lambito dalla
distesa infinita del mare che, insieme al paziente lavoro del vento e al lento
scorrere dei fiumi, ne aveva plasmato i contorni a volte dolci e a volte aspri,
accarezzati dai raggi del sole che come un artista capriccioso giocava a
disegnare incantevoli labirinti di luci e ombre lungo i declivi dei colli e poi
giù a correre fra le ampie valli fino a toccare i profili rocciosi delle
montagne, ricoperte lungo i fianchi dalla fitta vegetazione e imbiancate sulle
cime dalle nevi perenni, che si ergevano maestose e imponenti in lontananza
stagliandosi come giganti silenziosi contro l’azzurro limpido del cielo
estivo.
Adriano
socchiuse gli occhi e respirò a fondo le essenze trasportate dalla fresca e
lieve brezza che accarezzava la sua figura, un profumo intenso di resina e
fiori che aveva imparato ad associare a quel luogo di infinita bellezza.
E di fiori
colorati facevano bella mostra le dolci colline che in quel momento Adriano
stava attraversando a cavallo assieme alla sua scorta. Quei colli sembravano ai
suoi occhi delle matrone intente a sfoggiare elaborate acconciature e
splendenti gioielli.
Erano
diretti alla volta di Claudiopoli, la città che un tempo veniva chiamata
Bitinio, almeno fino al giorno in cui l’Imperatore Claudio aveva deciso di
cambiarle nome per autocelebrare il suo potere, un’usanza molto in voga fra gli
Imperatori che si era tramandata di dinastia in dinastia.
Adriano
lasciò di nuovo spaziare lo sguardo lungo i clivi: gialli asfodeli, gladioli
rosa e viola e azzurri muscari si rincorrevano silenziosi fra il verde
dell’erba, creando una mescolanza di colori vivaci degni di essere immortalati
dalle mani dei migliori artisti dell’Urbe.
Anche quella
era la Bitinia, l’ultima provincia della Grecia, un luogo che Adriano amava
ricordare e spesso aveva rievocato nella sua mente durante gli anni
dell’assenza.
Quanto tempo
era trascorso, pensò malinconico, dall’ultima volta che il suo sguardo si era
posato su quello spettacolo di commovente bellezza e sulle acque del lago
Ascanio che stava costeggiando in quel preciso istante, una superficie d’acqua
così chiara e limpida da trasformare il cielo in un novello Narciso desideroso
di specchiarvisi.
Tanto,
troppo tempo, considerò.
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CURIOSITÀ
Perché ho
scelto proprio questo titolo? La risposta è semplice: esiste una persona al
mondo per cui voi fareste, sareste e dareste qualsiasi cosa, anche la vostra
vita?
Per il
protagonista del mio romanzo, l’Imperatore Adriano, questa persona esiste e si
chiama Antinoo.
Come forse
sapete, il destino non è stato clemente con questi due sfortunati amanti: Antinoo
infatti morì in circostanze misteriose sulle rive del fiume Nilo e Adriano
visse per sempre nel doloroso ricordo della sua perdita.
Ma quando ci
si mette di mezzo la fantasia, la storia può cambiare e prendere pieghe
inaspettate.
È ciò che
nel linguaggio letterario si chiama ucronia, meglio noto come “cosa sarebbe
successo se...” ed è ciò che ho fatto io.
Francesca A. Vanni è
lo pseudonimo di Marta B. nata in provincia di Milano nel 1984.
Laureata in Scienze
della Formazione ha impiegato gran parte del suo tempo nello studio della
Storia, in particolar modo quella relativa all’antica Roma, e della
Cinematografia soprattutto nell’ambito della fantascienza.
A una delle sue più
grandi passioni, la saga di Star Wars, ha dedicato la Tesi di Laurea Triennale
“Dal cinema alla realtà: l’inarrestabile evoluzione della tecnologia nella saga
di Star Wars.” (anno 2006).
All’attività della
scrittura affianca anche quella delle traduzioni.
CONTATTI
Sito
internet: www.francescaavanniautrice.it
Goodreads:
https://www.goodreads.com/author/show/17413122.Francesca_A_Vanni
Gplus:
https://plus.google.com/116018246801363529622
Wattpad:
https://www.wattpad.com/user/FAVanniAutrice
Grazie mille per la segnalazione e buona giornata a tutti voi :-)
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