Recensione libro
L'uomo dei tulipani di Elia Banelli
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SCHEDA TECNICA
Titolo: L'uomo dei tulipani
Autore: Elia Banelli
Editore: Alter Ego
Pubblicazione: 28 Marzo 2018
Formato: Copertina flessibile
Pagine: 320
Genere: Gialli / Thriller
L’uomo dei tulipani è un romanzo di narrativa gialla,
scritto da Elia Banelli ed edito nel 2018.
Le vicende si svolgono a Città di Castello, una sonnacchiosa
cittadina umbra, nel cuore pulsante dell’Italia; il classico paesino idilliaco
in cui tutti si conoscono e le giornate si ripetono monotone una dopo l’altra. È
un fresco mattino di novembre quando un tragico incidente irrompe nella
cittadina...
L'appuntato Franco Laganà, inviato sul posto dal
Comando di Perugia, non è convinto che sia stato un banale incidente. E a
riprova della sua tesi, scopre un dettaglio insolito: un petalo di tulipano
finto nascosto tra i fiori veri. Nonostante il parere contrario dei suoi
superiori, Franco Laganà inizia una indagine personale e pericolosa alla
ricerca della verità, supportato solamente dalla collega Rosanna.
Anche il giovane avvocato Laura Cutrì si trova a passare il
weekend nella tragica cittadina umbra. È stata mandata dal proprio studio
legale a Città di Castello per seguire una convention e per incontrare un
famoso avvocato. Anche se in apparenza non ha nessuna connessione con la
vittima, la vita di Laura sarà completamente sconvolta...
Mentre le indagini di Franco procedono zoppicanti e
precarie, un nuovo delitto si abbatte sulla cittadina umbra. E tra i vestiti
della vittima, Franco ritrova alcuni petali finti di un tulipano. Chi si
nasconde dietro queste morti? Possono, i due delitti, avere qualche connessione
fra di loro? Chi osa sconvolgere la tranquillità di questa piccola cittadina? In
una corsa contro il tempo, Laganà scoprirà l'esistenza di un disegno mostruoso,
orchestrato con ingegno da una mente delirante e diabolica.
L’appuntato Franco Laganà, il protagonista del racconto, ha
35 anni e vive solo a Perugia. È un uomo di indole buona e pacata, ma dal cuore
generoso e combattivo. Entrare a far parte della Polizia ha permesso di
coronare gran parte dei sogni di Franco:
“i
suoi idoli di gioventù non erano Che Guevara o Mao Tsetung, ma il magistrato
Paolo Borsellino, massacrato dalla mafia siciliana il giorno successivo a
quello in cui lui aveva conseguito il diploma di terza media”.
Nel romanzo
ha un ruolo positivo e forte: nonostante il parere contrario del maresciallo
Urbani, Franco porta avanti le proprie idee e conduce una indagine clandestina
e fuori dal comune, alla ricerca della verità.
Rosanna lavora per la Polizia Municipale di Città di
Castello ed è la mamma single di Gabriele, un adolescente schivo e timido.
Anche se cerca di frenare l’istinto e la grinta di Franco, Rosanna lo aiuta e
lo supporta in questa indagine folle, rivelandosi la sua ancora di salvezza.
Maria Adelaide Gravaglia, soprannominata Donna Maria, è la
vedova del conte Nazario Vitelli. Una donna molto in vista in paese,
soprattutto grazie ai numerosi possedimenti immobiliari ereditati dal marito.
Laura Cutrì è un giovane avvocato romano, che lavora presso
lo studio legale dell’avvocato Bianchi. È una donna bella ed affascinate,
intelligente e piuttosto determinata. Nonostante il suo aspetto fisico sia
appariscente e prorompente, Laura preferisce essere apprezzata per le proprie
doti mentali, piuttosto che per quelle fisiche. Una donna che va scoperta piano
piano, una figura che non viene subito apprezzata dal lettore, ma che saprà
riscattarsi nel corso del romanzo.
Lorenzo Fiorucci è un giovane impiegato presso una filiale
della banca Ing Direct di Roma. Ha una personalità instabile e delirante,
talvolta euforica e talvolta depressa. Si reca in Umbria per passare un weekend
di svago e per incontrare il Maestro.
Giulio Zanardi è un consulente per la banca Ing Direct di
Roma. Collega di Lorenzo Fiorucci e nipote dell’avvocato Bianchi, Giulio
Zanardi è un tipo schivo e misterioso, anche se dal carattere all’apparenza
limpido ed esuberante. Anche lui si ritrova a passare il weekend a Città di
Castello per motivi lavorativi e finisce per incrociare la strada di Laura.
Renato Ferretti è uno psicologo romano ed ha un ruolo più marginale
nel romanzo. Figlio di un grosso manager e di una signora della Roma bene,
Renato si specializza in psicologia cognitiva e comportamentale. Fresco di
laurea e spinto dalle buone relazioni sociali del padre, Renato diventa in
breve tempo il terapista di riferimento di molti esponenti dell’alta borghesia
capitolina.
Il romanzo presenta uno stile di scrittura semplice e
lineare, dal ritmo incalzante ed accattivante. Sebbene l’inizio della storia
risulti un pochino lento, ben presto il lettore viene immerso in un mondo tanto
reale quanto delirante. La storia viene narrata secondo tre punti di vista:
quello di Lorenzo, quello di Laura Cutrì e per ultimo quello di Franco Laganà.
Mentre la narrazione di Laura e Franco è raccontata in III persona da un narratore
esterno, quella di Lorenzo è esposta da un narratore interno: è lo stesso
Lorenzo a raccontare l’evolversi degli eventi dal proprio punto di vista. La
mente di Lorenzo è piuttosto confusa e delirante, passando da momenti di lucida
follia a momenti di estrema depressione: anche la narrazione segue tale stile,
mostrandosi a tratti confusa e a tratti lucida e precisa. Tale peculiarità
permette al lettore di creare un legame di empatia con Lorenzo Fiorucci.
In conclusione, un romanzo che riesce a coinvolgere e
colpire il lettore a tutto tondo con il suo ritmo incalzante e ricco di colpi
di scena. Una lettura consigliata per gli amanti dei thriller psicologici e
della narrativa gialla. Una sonnacchiosa cittadina umbra, un giovane poliziotto
con una amore spassionato per la giustizia, una giovane avvocatessa determinata
ed indipendente, un serial killer che lascia il proprio segno con delicati
petali di tulipani: questi gli ingredienti giusti per un thriller che saprà
lasciarvi sul filo del rasoio, pagina dopo pagina.
Lasciatevi trasportare nella storia e non fatevi ingannare:
niente è come sembra e nessuno è completamente innocente.
A cura di Flavia Pigliacelli
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