Titolo: Questo amore
Autore: Roberto Cotroneo
Editore: Mondadori
Pubblicazione: 7 Febbraio 2006
Prezzo: 7.40
Formato : cartaceo
Pagine : 137
Il romanzo " Questo amore", racconta la storia di Anna ed Edo.
Anna è una professoressa di italiano che insegna al sud, Edo è un
ex calciatore professionista di serie A, che alla fine della sua
carriera decide di proseguire gli studi e prendere la maturità
classica.
Galeotte furono le lezioni private.
Tra una poesia e una pagina di letteratura, nasce questo amore
che convolerà all'altare.
Ma la vita è amara e anche il grande amore viene messo alla
prova. Improvvisamente Edo scompare.
Ma che cosa è successo ad Edo?
Anna è una donna forte; non molla. Ha dentro il suo cuore la
fiamma della speranza che il suo caro e amato Edo ritorni.
Ed è nei testi di Montale, Ungaretti e Kavafis, nelle fotografie e nei
ricordi, che Anna riuscirà a mantenere accesa la fiamma della
speranza ,a trovare la pace e ad attendere.
Edo tornerà e riuscirà a trovare la strada per far ritorno nel suo
nido d'amore?
" E se ognuno avesse più destini?
E se i destini si potessero scegliere?"
I romanzi di Roberto Cotroneo sono tradotti in numerosi paesi.
Il romanzo "Questo amore" è un romanzo molto complicato, di
difficile interpretazione tanto da rivelarsi in molti passi, noioso e
privo di senso logico.
E' un libro che parla d'amore, speranza, lealtà, caparbietà.
Attraverso il personaggio di Anna , Cotroneo, spiega l'esistenza
dell'amore che rende forti e coraggiose le persone che amano.
“Il vero amore è una quiete accesa”.
Non si può vivere senza amore e senza speranza, perchè la sua
assenza renderà la vita buia , come se si facesse un salto
nel vuoto.
La speranza è un sentimento”
Ma nonostante sia una storia d'amore e di speranza, questo libro
non mi ha entusiasmata; la scrittura
confusa non mi ha permesso
di appassionarmi alla storia d’amore di Edo e Anna.
Molti personaggi si accavallano l'un l'altro senza che il lettore
abbia il tempo di capire il collegamento esistente tra essi.
Discorsi lunghi e logorroici che annoiano il lettore facendolo
ritornare indietro nella narrazione per collegare la storia ai
personaggi.
Per questo ho deciso di cogliere gli aspetti fondamentali del
romanzo e tralasciare la noia e l'apatia trasmessa.
Ho ammirato ed invidiato la tenacia e la forza di Anna, che è
riuscita ad
attendere un ritorno che non ci sarebbe mai stato.
Un'illusione che le ha permesso di vivere in un'ottica falsa e
bugiarda, in quanto ritengo sia disumano attendere una persona
in eterno; la vita va avanti anche se l'anima è ferita da un
grosso
vuoto interiore che mai più si colmerà.
L’AMORE è bello se condiviso in due, altrimenti diventa solo
SOFFERENZA.
Ecco cosa ha lasciato in me il romanzo: un grande vuoto interiore e
un grande paura di innamorarmi.
Vi lascio con questo passo del romanzo che mi ha tanto colpito e
che spero sia di riflessione e meditazione per tutti voi :
“Sono colpevole. Perché non mi rassegno. Colpevole di saper
cercare i segni sulla sabbia, di aspettare la marea perché quei segni divengano
un’altra cosa. Colpevole di non mettere un punto fermo alla mia vita. Sono
colpevole di tenere in caldo e di proteggere una speranza. Sono colpevole di
ricordare senza però dovermi voltare dietro. Sono colpevole di inventare un
futuro fatto di memoria. Sono colpevole di un desiderio che non ha più un
volto, e non ha più un corpo. Sono colpevole di essere ancora felice.”
Buona lettura.
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