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martedì 12 settembre 2023

Recensione del romanzo "Strada inferno" di Serena Cappellozza

Strada inferno di Serena Cappellozza

Scheda tecnica
TitoloStrada inferno
AutoreSerena Cappellozza
Genere: Giallo/Thriller
Pubblicazione14 luglio 2023  
Pagine: 272
Formato: Copertina flessibile
Editore: ‎ Eclissi 
Solo un ponte divide il paesino veneto di Palù dalla Valle: il residuo di un’antica laguna, un’oasi di natura e di pace. È il sabato della festa del paese e la perpetua prepara la cena al prete con i prodotti che ogni anno i parrocchiani lasciano come omaggio sull’uscio della canonica. Quando il cadavere del parroco viene ritrovato in spiaggia, i sospetti dell’ispettore Corrado Benetti si concentrano sull’avvenimento che ha scaldato gli animi nell’ultimo anno: grossi investimenti stranieri per costruire un parco acquatico a ridosso della Valle. La promessa di trasformare Palù in una meta per il turismo di massa rappresenta per alcuni l’agognato benessere, per altri un’inaccettabile minaccia all’ecosistema della Valle. Benetti percepisce una crepa in quel mondo a parte, quasi d’altri tempi. Le indagini si complicano e tutti sono sospettabili: l’impresario, la perpetua, il Maestro di yoga, l’oste irascibile... E poi c’è Bianca, intraprendente psicologa, con cui l’ispettore si ritrova, suo malgrado, a collaborare. Quando emerge un secondo cadavere, Benetti si sente intrappolato nelle melme della laguna. Forse la crepa, in quella bolla appesa al nulla, è più profonda di quanto sembri.
Il romanzo è un thriller che vi lascerà senza fiato e meravigliati, in quanto il finale è del tutto inatteso. Lettura in corso, vi farete varie idee sul decorso della storia e sul suo esito, ma tali idee verranno disintegrate strada facendo; tutti sono potenziali assassini e tutti sono potenziali vittime e prede. La bellezza dell'ambiente lagunare si contrappone con la bruttura delle vicende pennellate da ignoranza, superstizioni e pettegolezzi. La storia sembra scontata sin dall'inizio, ma vi renderete conto che rimarrete intrappolati allo stesso modo dell'ispettore Corrado Benetti. I personaggi che si susseguono hanno una componente psicologica varia che li caratterizza ma hanno in comune qualcosa: i segreti, ciascuno ha un segreto che purtroppo verrà a galla durante l'inchiesta. Nel romanzo non manca nulla: tensione, ansia, mistero che rendono la lettura coinvolgente e non scontata. E poi non mancano neanche le pettegole tipiche di un piccolo borgo, in cui tutti conoscono tutto di tutti, ma nessuno lo vuole svelare. Linguaggio curato con descrizioni accurate dell'ambiente tale da dare l'idea di essere lì sul luogo e percepire la bora notturna; anche il paesaggio e le sue bellezze naturali vengono descritte in modo accurato. Ma ciò che ho notato è che gli eventi climatici vengono quasi umanizzati, diventano reali e quindi percepiti in maniera diretta. Questo rende la lettura un tutt'uno tra il lettore ed il libro
"la bora si era trasformata in un respiro affannoso, rapido, quasi che la valle avesse bisogno di incamerare più ossigeno nei suoi polmoni verdi" e ancora " i pini marittimi si comprimevano e dilatavano come polmoni in affanno" e ancora "il vento era cessato del tutto e i vapori caldi, come un alito proveniente dal centro della terra, salivano fino al cielo". Leggendo queste righe, non avete avuto la sensazione di trattenere il respiro come se foste voi ad incamerare ossigeno? A me è accaduto e di questo ringrazio l'autrice che è stata in grado di giocare con il linguaggio e rendere tutto reale. Lettura consigliata a tutti!!!

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