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martedì 9 maggio 2023

Recensione: "L'impronta di un tiranno fragile" di Piras Cecilia

L'impronta di un tiranno fragile di Piras Cecilia

Scheda tecnica
TitoloL'impronta di un tiranno fragile
Autore: Piras Cecilia
Editore‎ Kimerik 
Pubblicazione: 21 luglio 2020
Genere: Narrativa contemporanea, Ebook
Pagine98 
Formato: Ebook, cartaceo
È con grande maestria che Cecilia Piras accompagna per mano il lettore attraverso il sentiero che giungerà alla risoluzione di un giallo tanto complicato quanto coinvolgente e affascinante. Delle strane email con contorti messaggi impiglieranno il detective protagonista in un’indagine che sembra non aver fine e di cui non riesce in alcun modo a venire a capo. Perderà la fiducia dei suoi superiori, si addosserà l’ansia e le preoccupazioni della madre, smarrirà quasi la razionalità che l’ha sempre caratterizzato: mai nella sua carriera si era trovato ad affrontare un caso simile.
Mi sono ritrovata a leggere il libro di Cecilia Piras, per caso, dopo aver chiacchierato con suo nipote che era orgoglioso di avere una zia autrice. Così da buona lettrice e blogger curiosa, ho deciso di leggerlo. E' stata una vera e gradita sorpresa. Non mi aspettavo di leggere una storia simile: intrigante, misteriosa, accattivante. Le pagine scorrono in piena autonomia come se avessero vita propria. La storia si articola tra passato e presente e, a parere mio, non si può catalogare in un genere predefinito in quanto spazia in vari ambiti a secondo dell'evolversi delle situazioni: giallo/thriller, narrativa, distopico, fantasy, epistolare. La storia è uno studio sulla psicologia dell'essere umano, di chi riesce a manipolare la mente altrui con storie antiche, leggende e maledizioni per raggiungere scopi personali, anche utilizzando la violenza sia psicologica che mentale. Uno studio sociologico sulle masse e sul "dittatore". Una storia che ricalca alcune storie attuali su chi decide di ribellarsi ad un sistema totalitario e dittatoriale che manipola i pensieri altrui e si decide di toglierlo di torno. Ma sono solo "voci nel deserto". Ci sono delle pagine che lasciano basiti e portano a riflettere sulla soppressione e manipolazione della  personalità umana. 
"Ripetete dopo di me:il mare non esiste! Il mare non esiste! Il mare è una favola per poveri illusi! - Il mare è una favola per poveri illusi! ripetevano in coro i bambini. - Bambini lo vedete voi il mare? - NO, NO, NO - Cos'è il mare? - E' un'invenzione, una favola per illusi" . 
Il detective protagonista è caparbio, coraggioso, cerca di scoprire la verità e capire cosa sia reale e cosa leggenda. Linguaggio curato nei minimi particolari; eventi ben collegati seppur si alternino tra passato e presente. Linguaggio classico seppur moderno, povero di virtuosismi e ricco di simboli, che rende la lettura scorrevole e intrigante, adatto ad un pubblico ampio. Una bella storia che consiglio a tutti coloro che sono curiosi della verità. Buona lettura 


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