Recensione libro: Partita con la morte di Nicola Rocca
Scheda tecnica
Titolo: Partita con la morte
Autore: Nicola Rocca
Editore: Independently published
Pubblicazione: 6 novembre 2022
Genere: Thriller/Gialli
Formato: Ebook e cartaceo
Pagine: 429
Una vittima, due, tre. Il modus operandi – sempre lo stesso, tre colpi di arma da fuoco – fa pensare a un assassino seriale. Il Mostro dei Tre Colpi – così lo soprannominano i mass media – uccide sempre nelle aree poco trafficate, lontano da occhi indiscreti. Le sue zone predilette sono pinete e aree boscose vicine ai piccoli paesi dell’Isola Bergamasca. Sulla scena del crimine, oltre al cadavere, l’assassino lascia a terra i bossoli espulsi dall’arma del delitto, una pistola calibro 9. L’indagine viene affidata al commissario David Walker, affiancato dall’ormai inseparabile ispettore Scola. Nella loro partita contro la morte, i due poliziotti vengono catapultati in un’insolita realtà: quella dei paesini di provincia, con i pettegolezzi, le partite di carte al bar, gli intrallazzi delle coppiette. Quando la tensione è al massimo, una scoperta porta i due agenti alla verità che stavano cercando. Una verità assurda, sconvolgente, grottesca. La stessa che permetterà loro di arrestare il Mostro dei tre Colpi. Il caso è ufficialmente chiuso, ma in questo romanzo, così come nella vita reale, non sempre ciò che abbiamo di fronte agli occhi corrisponde alla verità.
"Ci troviamo appena fuori dal bosco di Calusco d'Adda, in provincia di Bergamo, dove questa mattina è stato ritrovato il cadavere di una donna..."
Si apre con questa tremenda notizia il telegiornale di questa mattina. Una notizia che purtroppo non resterà isolata ma ne sussegueranno altre. Attenzione quindi alle prossime notizie. Il romanzo "Partita con la morte" di Nicola Rocca è un thriller differente da tutti quelli letti in precedenza. Perchè, mi direte voi? Differente soprattutto nella struttura, in quanto i capitoli brevi creano l'effetto cliffhanger, un finale sospeso, un nodo narrativo non risolto con cui chiude il capitolo, per poi riaprirlo successivamente. In questo modo, l'autore, mantiene vivo l’interesse del lettore, coinvolgendolo nello svolgimento delle vicende e a leggere il capitolo successivo. Inoltre, la presenza di un serial killer o killer seriale, all'interno di un piccolo paesino di montagna e non in una grande città come Roma e Firenze, rende la storia più vicina e familiare a quella cerchia di lettori che vivono una piccola realtà di paese. La bellezza del bosco con la sua aria pulita e lo scricchiolio delle foglie autunnali, fanno da sfondo a dei terribili omicidi casuali. Il ritmo è incessante; la storia reale, in quanto racconta uno spaccato di società e una tematica sociale che attira l'attenzione e lo studio di sociologi e psicologi. La domanda è: cosa spinge un uomo a diventare un serial killer? E se il serial killer in realtà non è una sola persona ma più persone, cosa sta accadendo alla nostra società? Dopo aver letto il libro, vi guarderete le spalle in quanto tutti siamo potenziali assassini: il nostro vicino di casa, un nostro familiare, il nostro migliore amico. Tempo fa, qualcuno disse che oggigiorno, i mostri camminano in giacca e cravatta e che l'abito non fa il monaco. Una storia surreale, resa tale dall'abile penna dell'autore che riesce a dosare tutte le componenti di un genere thriller, affinchè catturi l'attenzione di tutti noi. Romanzo ben scritto, suspanse ben calibrata e linguaggio curato nei minimi dettagli. Lettura che consiglio a tutti anche a chi non ama il genere, in quanto le pause tra un capitolo e un altro vi faranno amare la storia e fare dei grandi respiri prima di proseguirne la lettura. Pronti ad iniziare una vera e propria partita a carte con la morte?
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