Recensione libro IO NON TI LASCIO SOLO di IO NON TI LASCIO SOLO di Gianluca Antoni edito Salani editore
Scheda tecnica
Titolo: Io non ti lascio solo
Autore: Gianluca Antoni
Editore: Salani
Genere: Narrrativa contemporanea
Pubblicazione: 28 Gennaio 2021
Pagine: 288
Formato: Ebook e cartaceo
L’amicizia è affrontare insieme la paura. Lo sanno bene Filo e Rullo, due ragazzini
diversissimi eppure inseparabili, che decidono di scappare da casa e di avventurarsi
tra i boschi, alla ricerca del cane di Filo, perso durante un temporale. Per ritrovarlo
si spingono fino alla cascina di Guelfo Tabacci, uno schivo montanaro di cui si
mormora che anni prima abbia ucciso suo figlio. Così, l’ingenuità della loro fuga
lascia il posto ai terribili segreti del mondo degli adulti. Molto tempo dopo, nella
cantina di quello stesso casolare vengono ritrovati due diari. Sono stati proprio i due
amici a scriverli, consegnando a quelle pagine ingiallite la soluzione del mistero e il
racconto, insieme crudo e poetico, di un’estate destinata a cambiare per sempre le
loro vite. In un paesaggio dominato dal contrasto tra la luce dell’eterna innocenza e
il buio del dolore, Gianluca Antoni mescola le atmosfere del giallo a quelle del
romanzo di formazione. Con colpi di scena e toni delicati, racconta i rapporti tra
genitori e figli, le strategie imprevedibili con cui affrontiamo la perdita, ma anche la
tenacia di legami fatti per sopravvivere al tempo.
La parola all’autore
«Nel mio intento, Io non ti lascio solo vuole essere un inno alle fragilità e alle
debolezze di ognuno di noi, e di quanto queste, se ben elaborate e gestite,
rappresentino i nostri più grandi punti di forza. Ogni personaggio del romanzo
rappresenta una parte di noi: quella razionale (Filo), quella emotiva (Rullo), quella
pazza (Scacco), quella bambina (Ameliè), quella mostruosa (Guelfo), quella adulta
(Il padre) e così via. Solo affrontando con coraggio le sfide e la faticosa avventura
di crescere possiamo scoprire che la loro accettazione e integrazione è l’unica strada
che ci permette di trovare l’armonia interiore e il benessere… e allora sì che si può
piangere, da uomini veri.»
La storia inizia con il ritrovamento di due diari che celano un mistero lungo 20 anni e ci raccontano la storia di due amici, due bambini che affrontano una grande avventura per ritrovare l'amico di sempre a quattro zampe; avventura "registrata" tra le pagine di quei diari e che inaspettatamente vengono ritrovati
"Se lasci quei diari nascosti , col passare del tempo diventano un tesoro. Magari un giorno qualcuno li troverà, e sai che sorpresa. Le vostre avventure si tramanderanno nel futuro, di bocca in bocca, e tu e Rullo diventerete degli eroi, nei secoli dei secoli"
E così accade. Rullo e Filo giungono nelle nostre mani e sotto ai nostri occhi grazie ai loro diari. Chi di voi ha letto i libri di Mark Twein " Le avventure di Huckberry Finn e Tom Sawer"? Questo per darvi un'idea, seppur pian piano se ne discosta, di quello che andrete a leggere. Ed è per questo che non riesco a catalogare e a racchiudere il romanzo in un genere distinto. Io lo considero un libro di crescita personale, un libro che parla di amicizia, di amore, di famiglia e di morte. In che modo i bambini elaborano il lutto, la morte e il dolore? Ecco, ad un certo punto, quella storia spensierata ed avventurosa iniziale, si incastra in un groviglio parentale che offusca in un certo senso i due bambini, vittime degli errori degli adulti e del loro egoismo. Sarete trascinati in un vortice di emozioni che toccheranno le corde della vostra anima. Che fine ha fatto Rullo? Chi è Rullo? Dov'è il cane fedele disperso tra le montagne? Queste sono le domande che vi porrete fino all'ultima pagina. L'autore è riuscito a mantenere in sospeso il finale, a sviare me autrice e a deragliare la mia mente e il mio pensiero su un binario differente. Credetemi, resterete a bocca aperta e mai e poi mai vi sareste aspettato un epilogo del genere. L'autore ha cercato, in modo semplice, senza usare paroloni o termini complicati, a spiegare la psiche fragile di un bambino nell'affrontare un grande dolore, ricorrendo alla fantasia e creatività che lascia fuori gli adulti dal proprio mondo.
" - Mamma lo sapevi che un extraterrestre può vederci anche se siamo morti? - Davvero? E come fa? - Semplice, guarda il passato- - Se per questo lo facciamo anche noi umani. - Con il telescopio? - No, tesoro mio, noi lo facciamo con il ricordo. Se ricordiamo qualcuno che è morto lo riportiamo in vita. -"
Il libro è suddiviso a capitoli che si alternano tra passato e presente; ogni capitolo rappresenta un diario differente e nel mezzo il maresciallo Giuseppe De Benedettis , l'ago della bilancia tra passato e presente. Rullo e Filo ci faranno riflettere, pensare e ci aiuteranno a "crescere" dando a tutti noi una grande lezione morale e di vita!!! Ringrazio Gianluca Antoni e la casa editrice Salani che mi ha dato la possibilità di leggere il libro in anteprima e di fare un tuffo nel passato immedesimandomi in Filo. Lettura consigliata a tutte le fasce d'età, a ciascuno di noi ha qualcosa da insegnare.
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