Recensione libro
La ragazza senza nome di Elda Lanza edito Salani editori
Scheda tecnica
Titolo: La ragazza senza nome
Autore: Elda Lanza
Editore:Salani
Genere: Gialli/Thriller
Pagine: 224
Formato: Ebook e cartaceo
Pubblicazione: 11 Giugno 2020
Nella roggia di Sanpietro c'è un cadavere. Il corpo di una bellissima e giovane donna è riverso nel canalone. L'ultima persona ad averla vista viva è Beatrice Longoni, che l'ha accolta in casa propria durante una notte buia e agitata. Prima di scomparire di nuovo, inghiottita dall'oscurità, la ragazza le ha rivelato la sua storia. Ma quella storia Beatrice non fa in tempo a raccontarla a Max Gilardi, perché proprio quando sta per rivolgersi all'avvocato un'esplosione misteriosa la mette a tacere per sempre. E mentre la scia di sangue si allunga, inarrestabile, per Gilardi arriva il momento di scendere in campo e indagare su una catena di omicidi in cui niente è come sembra e il vero e il falso si intrecciano inesorabilmente. Elda Lanza costruisce ancora una volta con mano sapiente un giallo capace di ammaliare, grazie alle sue atmosfere cariche di fascino e ai personaggi segnati da un destino tanto crudele quanto imprevedibile.
La ragazza senza nome è l’ultimo romanzo della collana di
gialli, ad opera di Elda Lanza, che ha come protagonista l’avvocato napoletano
Max Gilardi. La trama si sviluppa su due filoni, quello delle indagini e quello
privato del protagonista e dei personaggi che lo circondano. Le due storie sono
profondamente intrecciate e si influenzano a vicenda, ma siccome il “giallo”
all’interno della trama trova una conclusione, il libro può essere facilmente
apprezzato anche senza aver letto quelli precedenti. L’unico aspetto che lascia
una sensazione di incompletezza riguarda appunto il filone privato, poiché le
relazioni tra i personaggi, nonostante l’autrice sia abile nel renderle
verosimili e intriganti, vengono affrontate senza essere approfondite. Lo stile
non è complesso e non si dilunga nelle descrizioni, ma è accattivante e
particolarmente adatto alla natura del romanzo.
Recensione di Beatrice
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