Recensione libro
Noi siamo i migliori di Alfredo Cosco
Titolo: Noi siamo i migliori
Autore: Alfredo Cosco
Editore: PubMe
Collana: Io Me Lo Leggo
Genere: Narrativa storica
Formato: Kindle e copertina flessibile
Pagine: 273
Pubblicazione: 14 Aprile 2020
Ci sono saghe familiari oscurate dalla storia, dalla fortuna o dal destino; talvolta la loro conoscenza resta circoscritta in ambito locale o in studi storici specifici, mentre, a ben guardare, nascondono un’epica narrativa intensa e avvincente. Una di queste è l’epopea della famiglia Drengot, cinque fratelli che nel 1016, esiliati dalla Normandia e espropriati di tutti i beni, decisero di ricostruire da zero le loro fortune spostandosi nel meridione d’Italia. Ridotti a mercenari predoni, decimati da dure sconfitte, nel giro di un ventennio riusciranno a divenire un elemento chiave per la vita politica e militare del Mezzogiorno. I Drengot, i migliori secondo l’etimologia del loro originario nome danese, ottenendo terre e titoli nobiliari faranno da apripista per la successiva emigrazione in massa dalla Normandia, quella che porterà nel volgere di un secolo alla costituzione del Regno normanno di Sicilia con la dinastia degli Altavilla.
Il romanzo storico racconta le gesta e l’assedio dei
normanni in Italia precisamente alla conquista del Mezzogiorno d’Italia. Un
racconto che vede coinvolta la mia amata terra, la Puglia nel periodo che
intercorre dal 1016 al 1043; 27 anni di
violenza e lotta alla conquista di un territorio. Anni di guerra, distruzione e
costruzione, le cui tracce giungono ai giorni nostri. Leggendo il libro, ho
ritrovato Castello Svevo, Castel del
Monte che testimoniano le loro impronte sul nostro territorio.
Alfredo Cosco racconta la storia della
famiglia dei Drengot, banditi dal
proprio regno, dopo che uno dei fratelli, uccise una persona vicina al duca
Riccardo II di Normandia. Così lui e tutti i suoi fratelli, insieme ad un
gruppo di guerrieri senza terra ed avventurieri, si diressero in un
pellegrinaggio al santuario Monte Sant'Angelo sul Gargano, facendo tappa anche a Roma per incontrare papa Benedetto VIII. Durante il viaggio, i Drengot cominciarono ad
offrire la loro protezione, dietro pagamento di un compenso, ai pellegrini
diretti al santuario, in modo da metterli al riparo dalle scorrerie di altri
predoni, facendosi presto conoscere per la loro bravura nelle armi. Il libro
racconta una pagina della nostra storia, collegandosi a fonti storiche certe,
in modo romanzato. L’obiettivo dei Dregont è quello di ottenere quei titoli
precedentemente tolti e dare dignità al loro popolo e alle loro famiglie.
Tutti, incessantemente, sogniamo di stanziarci in un posto e avere una dimora
fissa, anche i guerrieri e mercenari.
“Noi ce la facciamo sempre. Noi siamo i migliori, noi siamo
i Dregont”
E’ una lotta di potere all’ultimo sangue, raccontata in
maniera eccellente, senza discostarsi dalle fonti storiche. E’ un libro adatto
agli amanti della storia perché offre spunti di conoscenza e approfondimento
del nostro territorio. Il ritmo è incessante e non lascia spazio al lettore a
distrazioni varie. Riusciremo a sentire lo scalpitio dei cavalli, le urla dei
soldati caduti in battaglie e delle donne stuprate dai vincitori. Non è
semplice scrivere un libro storico senza perdersi in scelte editoriali legate
al business. Alfredo Cosco è riuscito ad unire passato e presente restando
fedele alle fonti da lui stesse citate a
fine lettura!!!
Lo scopo del libro, mi direte voi, qual è? Innanzitutto,
approfondire il nostro passato e poi quello di farci capire, che le guerre e le
battaglie, non si vincono solo con lo spargimento di sangue, ma soprattutto con
l’astuzia e il ragionamento; e questo messaggio deve essere trasferito in tutte
le nostre azioni: per raggiungere un obiettivo, fermiamoci a pensare prima di
agire o come canta Fabrizio Moro, “prima di sparare, pensa”.
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