Recensione libro "Non un romanzo erotico" di Silvia Pillin

Recensione libro

Non un romanzo erotico di Silvia Pillin

Scheda tecnica

Titolo: Non un romanzo erotico

Autore: Silvia Pillin

Editore: Independently published

Genere: Narrativa conteporanea

Pagine: 136

Pubblicazione: 6 Maggio 2018

Formato: Kindle e copertina flessibile

Ester e Adele sono sorelle come potrebbero esserlo il diavolo e l'acqua santa. Ester è chiusa in se stessa e nel suo monolocale a tradurre romanzi erotici con grande sforzo: non si capacita di come i protagonisti di quei romanzi riescano a incastrarsi come contorsionisti in assenza di gravità. Adele è aperta alla vita e all'amore in modo incondizionato e privo di barriere. Crede che amare se stessi in modo gioioso ed equilibrato serva per farsi amare allo stesso modo. Riuscirà Ester a lasciarsi curare dai baci-cerotto di Alessio, il caporedattore di cui è innamorata? E Adele, come reagirà di fronte alle conseguenze del suo amore gioioso?

Ho scoperto quest'autrice lo scorso anno grazie al romanzo "Ti voglio bene lo stesso", con il quale mi ha completamente conquistata, e dopo aver letto il suo ultimo romanzo ero molto curiosa di leggere anche questo, che si discosta molto dagli altri due, essendo un chick lit.
La protagonista di questa storia è Ester una ragazza che per vivere fa la traduttrice di romanzi erotici, anche se non è esattamente quello che più ama fare, per ora è il giusto compromesso per riuscire a mantenersi.
Dopo che la sua storia d'amore e colata a picco Ester è stata costretta a trasferirsi in un piccolo monolocale nel quale si rinchiude per tradurre i romanzi. Questa rottura ha portato una grande tristezza ma soprattutto solitudine nella sua vita. Per fortuna c'è qualcuno che, seppur attraverso solamente delle mail, riesce sempre a farla spuntare un sorriso, ovvero il suo caporedattore Alessio. Tra i due c'è sempre stato un bel feeling ma erano entrambi impegnati in altre relazioni, quindi non c'è stato mai niente tra di loro ma ancora oggi la loro intesa è molto forte.
A dare una scossa alla vita di Ester arriverà, come un uragano, la sorella Adele che è una persona completamente all'opposto di lei, molto aperta, gioiosa, vitale e con una gran voglia di relazionarsi con le altre persone, cosa di cui Ester spesso e volentieri fa volentieri a meno. 
Le due in fondo si vogliono un gran bene ma non sono mai andate molto d'accordo e forse il trovarsi in qualche modo costrette a dover trascorrere del tempo insieme le aiuterà a fortificare il loro rapporto.
Ho trovato la storia veramente molto carina, divertente, a tratti profonda, introspettiva ed ho molto amato quasi tutti i personaggi, dai principali a quelli che restano un po' più in secondo piano. Uno dei personaggi che ho trovato più divertente è senza ombra di dubbio la madre di Ester e Adele, una donna veramente molto particolare e fortemente religiosa che ne farà vedere delle belle alle due ragazze.
Nonostante la storia sia abbastanza breve non mancheranno momenti profondi e intimi ed alcune tematiche importanti come la solitudine o il lutto, che ho trovato davvero ben inseriti nel romanzo e che danno quel qualcosa in più che solitamente manca a questo genere di storie.
La penna dell'autrice, nonostante i romanzi siano di genere diverso, è secondo me sempre molto riconoscibile e questo romanzo non fa eccezione.
Questa storia, al contrario delle altre, è molto più leggera e divertente; quello che più apprezzo dei suoi scritti è che i suoi personaggi sono sempre molto reali ed è semplicissimo immedesimarsi in loro, ritrovarsi in determinate situazioni, e c'è sempre comunque un grande lavoro di introspezione che aiutano il lettore piano piano comprenderli sempre di più fino a farti affezionare a loro.
Ancora una volta l'autrice è riuscita a conquistarmi e vi consiglio assolutamente la lettura di questo romanzo, come del resto degli altri due, a cui credo non manchi veramente nulla. 

Diary of a reader