Recensione libro
Fragile. Reverendo nel West del giovane autore Giovanni Mattia
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Scheda tecnica
Titolo: Fragile. Reverendo nel West
Autore: Giovanni Mattia
Editore: Nulla Die
Pagine: 168
Pubblicazione: 5 Febbraio 2018
Genere: Narrativa contemporanea / Storica
Formato: Copertina flessibile
Stati Uniti, seconda metà dell'800. La società sta cambiando, il mondo sempre più cinico e la Parola di Dio sempre più usata e abusata. A New York, il reverendo Enk Fragile, sente l'esigenza di intraprendere un nuovo cammino di fede e di vita. Si isolerà da tutto e da tutti sulle sponde del fiume più blues del mondo, il Mississippi. In seguito, dopo un decennio da eremita, ha bisogno di una nuova partenza. Un cammino nuovo, una sfida che rivoluzionerà la sua forma mentis: affrontare il Mitico West. E così, tra mandriani assassini, vecchi cowboy, biografi in cerca di storie da raccontare e amici che si rivelano traditori, vivrà la sua più grande avventura che cambierà il West e soprattutto cambierà lui.
Leggendo il romanzo dell’autore Giovanni Mattia, mi sono
catapultata nel mondo della mia infanzia e tanti ricordi, sono riaffiorati inesorabilmente a galla. Non mi riferisco al mondo delle favole, ma al
fantastico universo del Far West, dei Saloon, delle grandi scazzottate, in cui ho ritrovato alcuni dei personaggi
tipici di questo mondo, come lo sceriffo. Personaggio che ha sempre attirato
la mia attenzione per la sua duplice visione del rispetto della legge, anche se
nel romanzo, ricopre un’importanza minore rispetto al personaggio
principale. La lettura è stata quindi
molto piacevole e scorrevole e se debbo essere sincera anche sorprendente.
Oggigiorno nessun autore ambienta i suoi romanzi nel lontano West con un personaggio
come Fragile il reverendo. “Fragile” di nome e di fatto. Andiamo con ordine. Fragile
è un uomo di Chiesa che a un certo punto della sua vita, rendendosi conto che la sua missione si sia un
po’ appiattita, da buon missionario lascia la sua città per andare in quelle
terre lontane senza fede, la cui anima urla un aiuto muto; in quelle terre, in cui l’unica Fede è quella del
fucile. Un viaggio senza meta che lo condurrà a Bodie, la città (oggi) fantasma
situata a levante della catena montuosa della Sierra Nevada statunitense, nella
contea californiana di Mono, 120 km circa a sud est del lago Tahoe. Tante avventure attendono di essere vissute
dal reverendo uomo di fede che, pian piano si tramuta in uomo di mondo. Bugie,
intrighi e sotterfugi plasmano l’intero romanzo. Ovviamente non sto qua a svelarvi
altro del libro, ma lascio a voi la curiosità di scoprirlo.
Come ogni romanzo che mi accingo a leggere, sono attenta a
carpire dalla storia ciò che a ogni lettore interesserebbe conoscere, leggendo
una recensione. L’autore Giovanni Mattia nel suo romanzo ha voluto mettere in
risalto la fragilità umana insita in ciascuno di noi e che fuoriesce quando ci
si trova di fronte a delle tentazioni. “ La tentazione fa l’uomo ladro” mi ripeteva
spesso mia nonna e nessuno è esente da ciò. “Fragile” rappresenta ciascuno di noi, il
nostro vicino, un nostro parente ed amico che cade in errore e tentazione, si avvia sulla strada della perdizione, per poi ritrovare il senno e rimettersi sulla retta via. Fragile è un uomo di Chiesa, ma non scordiamo però che al di là dell'abito talare, è UN UOMO, e come tale, manipolato da quelle due forze che chiamiamo comunemente Bene e Male, ma, che l'autore, raffigura come Menzogna e Verità. Molto bello il dialogo tra queste due forze che condizionano l’esistenza dell’uomo e che l’autore ha
donato loro una dimensione umana e colloquiale
“Le due forze, entrambe oscure, imperscrutabili risalirono i
colli aridi intorno alla californiana città western e arrivarono ad altezze
fino a quel momento mai raggiunte. Si elevarono entrambe, come vogliose di
distaccarsi dalla mediocrità di quella città di dannati. I nomi delle due
entità erano Verità e Menzogna, due facce della stessa medaglia, due modi di
raccontare la vita e di viverla. La Verità, quella notte, cercò di imporre la
propria legge con tutte le forze. Si punzecchiarono e si schiaffeggiarono a
suon di parole.
“Io dico la verità, io sono la Verità. È colpa tua..”
“Io niente ho fatto. L’umanità mi ha evocato ed è così iniziata
la fuga di notizie. L’uomo ama la menzogna,
ama prendere in giro il prossimo. È nato peccatore ed
errante, ricercatore di verità, portatore sano di menzogna.”
“Farò in modo che tu venga eliminata per sempre.
“Staremo a vedere...”
Menzogna ridacchiò per diverso tempo, risatina che nei cieli
si mostrò con fulmini e saette che, tuttavia, non cambiarono il corso della
storia”.
La lettura è scorrevole, i capitoli brevi non
lasciano spazio alla noia; ogni capitolo anticipa ciò che il lettore si appresterà a leggere. Linguaggio pulito e grammaticalmente
corretto, nonostante descriva un ambiente in cui il turpiloquio lo caratterizza. Una carta geografica di quel mondo tanto lontano da noi e ricco di misteri e magia.
Lasciatevi trasportare nel
fantastico mondo western e mentre assisterete ad un duello, lasciatevi trasportare
dalla fantastica melodia di Ennio Morricone “C’era una
volta il West".
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