RECENSIONE LIBRO
SCHEDA TECNICA
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Titolo: Nessuno è intoccabile
Autore: Thomas Melis
Editore: Butterfly Edizioni
Genere: Gialli / Thriller
Pubblicazione: 25 Aprile 2018
Formato: Kindle ( kindleunlimited), copertina flessibile
Pagine : 240
"Prima di lasciarlo per sempre gli aveva sfilato la fede nuziale dall'anulare e l'aveva messa al suo. Non l'avrebbe tolta mai"
“Nessuno è
intoccabile” di Thomas Melis è un giallo/ poliziesco che trascina il lettore in
una suggestiva Sardegna vittima di faide familiari antichissime. Due famiglie
mafiose che si contendono il territorio e lo spaccio di droga lasciando dietro
scie di sangue, pianto e dolore. I Degortes e i Corràsi, “printzipales” e
padroni di Iliseri che dopo anni di silenzio suggellato da matrimoni combinati,
riaprono la faida con una lista affissa sulle porte della Cattedrale dei nomi
di quelli condannati a morte.
E’ un
susseguirsi di colpi di scena; una corsa contro il tempo che termina nel lutto e nel tormento. Troppo sangue, troppa
pena; madri che piangono figli, mogli che piangono i mariti.
“Cantava con
gli occhi semichiusi, scuotendo leggermente la testa al ritmo straziante che
infondeva al canto:
Su sole
nostru ante leao/cun fosile e traimentu
S’amore meu
ante furau/ Deus ascurtè custu lamentu.
Frade meu
Zuanne/sa vida sua pretziosa,
s’amore meu
cun issu/ duas matessi orrosas.
Atiliu
Flores amau/a s’attra parte andende,
frade meu
Zuanne/omine dignu e coerente.
Non podente
prus torrai/non perdona sa morte,
non podente
prus torrai/ s’areu ad’a esse forte”.
Molto forti
queste scene di dolore, per chi come me
empatica con i romanzi.
Il libro
inoltre è una denuncia alle infiltrazioni mafiose all’interno dello Stato e
delle forze dell’ordine; quello stesso Stato che ci dovrebbe proteggere e
dovrebbe agire nell’interesse dei cittadini. In tutta questa confusione e in
questo scambio di ruoli, il commissario Santini, cerca di riunire i puzzle e di
riportare un po’ di ordine in quella splendida terra che rappresenta la
Sardegna.
"Ogni volta che quell'infinito lenzuolo blu gli si allungava di fronte, provava la stessa sensazione. la luce delle acque increspate, lo rapiva, si ritrovava a cullarsi al ritmo del loro movimento quieto e ritmico, quasi in trance davanti alla perfezione inviolata dell'ecosistema costiero, alle immagini dei gabbiani che volano a pelo d'acqua e poi risalivano con eleganza nell'azzurro più chiaro del cielo. Poesia, pura poesia".
La capacità comunicativa dell'autore Thomas Mellis è riuscire ad alternare un linguaggio dialettale ( anche scurrile), a descrizioni paesaggistiche di vera poesia che traghettano il lettore in quella splendida terra.
"Ogni volta che quell'infinito lenzuolo blu gli si allungava di fronte, provava la stessa sensazione. la luce delle acque increspate, lo rapiva, si ritrovava a cullarsi al ritmo del loro movimento quieto e ritmico, quasi in trance davanti alla perfezione inviolata dell'ecosistema costiero, alle immagini dei gabbiani che volano a pelo d'acqua e poi risalivano con eleganza nell'azzurro più chiaro del cielo. Poesia, pura poesia".
La capacità comunicativa dell'autore Thomas Mellis è riuscire ad alternare un linguaggio dialettale ( anche scurrile), a descrizioni paesaggistiche di vera poesia che traghettano il lettore in quella splendida terra.
Leggendo il
romanzo, la mente, per un attimo, si è ritrovata catapultata nella Sicilia del
Commissario Montalbano di Camilleri : le analogie sono varie;
sia per il genere, sia per la scelta linguistica. Molti dialoghi, infatti, sono dialettali, alcuni comprensibili, altri un po’ meno. Tale scelta linguistica è, a mio dire, l’unica pecca del romanzo; anche se comprendo le motivazioni dell’autore. Ma ho riscontrato delle difficoltà oggettive, e, a volte, per la comprensione di alcune frasi, ho chiesto la consulenza di un’amica sarda.
sia per il genere, sia per la scelta linguistica. Molti dialoghi, infatti, sono dialettali, alcuni comprensibili, altri un po’ meno. Tale scelta linguistica è, a mio dire, l’unica pecca del romanzo; anche se comprendo le motivazioni dell’autore. Ma ho riscontrato delle difficoltà oggettive, e, a volte, per la comprensione di alcune frasi, ho chiesto la consulenza di un’amica sarda.
Ma il
romanzo vale la pena essere letto. L’autore è riuscito a creare la giusta
suspense e a farmi scorrere le pagine inesorabilmente, senza rendermi conto dello
scorrere del tempo. Lettura che ha deliziato le mie giornate in spiaggia, unica compagnia vicina di ombrellone. E non ha lasciato il tempo alla noia.
scorrere del tempo. Lettura che ha deliziato le mie giornate in spiaggia, unica compagnia vicina di ombrellone. E non ha lasciato il tempo alla noia.
Finale
triste, sorprendente e inaspettato che mi ha lasciato un po’"di amaro in bocca"come si suol dire.
"Ogni cosa a suo tempo...[...]
Facile parlare per te! Noi abbiamo perso i nostri uomini per colpa loro; cosa dovremmo aspettare? La morte? Dobbiamo morire per dimenticare?"
E spero in un proseguo della storia, sono convinta, così
come il film “La piovra”, che le associazioni mafiose non verranno mai
sconfitte, ma resta sempre e comunque qualche tentacolo a muoversi. E allora sarà il tentacolo dei Degortes o dei
Corràsi?
Buona
lettura
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