SCHEDA TECNICA
Titolo: In cerca di un posto nel mondo
Autore: Serenissimo Celestino
Editore: Independently published
Pubblicazione: 2 Febbraio 2017
Pagine: 407
Formato : Kindle e cartaceo
"I giovani rappresentano il futuro, la speranza di un popolo e meriterebbero di essere messi nelle condizioni di crescere sereni, di imparare cose nuove e di dare il meglio di sè".
Vi voglio parlare oggi del libro di Celestino Serenissimo “ In cerca di un posto nel mondo”.
Non è un romanzo ma un libro autobiografico, un racconto di vita , un diario di “bordo” iniziato a scrivere quasi per caso e poi diventata un’esigenza terapeutica dell’autore.
“ Senza sapere neppure da dove partire, iniziai a scrivere un racconto ispirato alla mia vita, forse un po’ per gioco, ma con il passar dei giorni , delle settimane e dei mesi, mi parve chiaro che ciò che stavo facendo si era trasformato in una necessità dai risvolti terapeutici”.
Il libro sembrerebbe una buona guida turistica, un sussidiario che racconta la morfologia del territorio, l’economia, usi e costumi degli abitanti della zona , le bellezze della natura con i suoi colori e i suoi suoni catturati dall' autore durante i suoi viaggi e la sua avventura.
E’ di
una bellezza infinita tramite cui il lettore ha la possibilità di viaggiare restando comodamente
seduto sul divano della propria casa. Ma questo particolare lo approfondiremo
più avanti.
Io sono molto attenta a ciò che i miei sensi avvertono.
La copertina di questo libro parla di libertà , di “respiro” e di pace con sé stessi. Ed è proprio il tema principale di questo stupendo libro: la libertà tanto cercata e tanto desiderata da tutti.
Ma questo desiderio di Celestino da cosa né scaturito?
L’autore – protagonista è vittima di bullismo e soffocato
dai pregiudizi e dalle barriere mentali e psicologiche di quella parte della società "piccolo borghese" dei piccoli paesini di provincia in cui viviamo. Se mettessimo tutto in un calderone , il risultato sarebbe un
senso di malessere mentale e psicologico del protagonista. A chi piacerebbe essere criticati e giudicati? Io penso a
nessuno. Ma purtroppo la società non è ancora pronta ai
cambiamenti , perché ancorata a stereotipi
pre-costituiti e generalizzati.
Allora che fare? Restare ancorati ai pregiudizi e rinunciare alla propria vita oppure
reagire?
Celestino reagisce ed insieme al suo inseparabile zaino in
spalla, decide di andare alla ricerca di se stesso e della sua pace viaggiando
intorno al mondo.“Tutto ci segna nel bene e nel male. […] Abbiamo a disposizione un’unica opportunità , un solo tempo: quello della nostra vita ed esso non merita di essere sprecato. Con tale bagaglio , col desiderio di riscoprire la vita e di lasciarmi stupire dal mondo , affrontai quella magica estate senza alcun timore”.
Francia, Thailandia , Perù , sono alcune delle mete che hanno permesso all’autore di fare un’introspezione interiore , scoprire se stesso e le proprie fragilità, ma soprattutto trovare la forza per ritrovare il suo equilibrio psichico e mentale.
Insieme a Celestino, visiteremo il “Museo del Signor de Sipan, stracolmo di reperti dall’inestimabile valore, faremo lunghe passeggiate lungo le sterminate spiagge di Pimentel, visiteremo le incantevoli Piramidi di Tucume” , il Gran Canyon National Park , una delle più antiche riserve naturali degli Stati Uniti d’America , la famosa Laguna Azzurra di Sauce situata a svariati chilometri di distanza da Tarapoto, ci emozioneremo guardando un tramonto.
In questo libro, il protagonista, mette a nudo la propria anima e la dona a noi lettori per renderci partecipi della sua vita. E lo fa a 365 gradi, senza pudore e senza vergogna e finalmente è pronto a vivere a pieno la propria omosessualità , a urlare al mondo il suo amore per se stesso e per la vita; finalmente libero dalle catene dei pregiudizi e delle barriere mentali che impediscono all’uomo di evolversi e di guardare al di là della barricata. Celestino si consegna interamente a noi lettori e ci rende partecipi della sua liberazione da tutte quelle “pietre” che appesantivano lo zaino dal momento della partenza fino a buona parte del lungo tragitto.
“D’un tratto mi resi conto che il fardello che stavo sostenendo era diventato troppo grande; così finalmente aprii lo zaino ed iniziai ad estrarre le pietre osservandole attentamente una ad una. Ogni singolo sasso rappresentava un trauma sepolto, un problema irrisolto, uno spettro del passato, un’emozione mai digerita. Scrissi ininterrottamente per lunghi mesi e smisi di farlo solo quando lo zaino divenne sufficientemente leggero da permettermi di riprendere il cammino”.
A livello strutturale il libro è ben organizzato, niente viene lasciato al caso, tutto è curato nei minimi particolari. Il romanzo è caratterizzato dalla presenza di analessi o comunemente chiamati flashback che trasportano il protagonista e (di riflesso) il lettore ad “emigrare “ con la mente, indietro nel tempo e a rivivere (seppur per un periodo relativamente breve) degli episodi che sembravano dimenticati o repressi. L'utilizzo dei flasback serve al lettore a comprendere l’evoluzione e la trasformazione psichica del protagonista durante il tempo raccontato .
Ho pianto nell’ultima parte del libro in cui racconta la morte del padre, punto debole e critico della mia esistenza. Mi sono ritrovata in ciò che ha scritto Celestino, conosco i sensi di colpa e so che significa viverci; conosco il dramma della malattia e quel senso di impotenza di fronte ad essa; conosco quel vuoto dopo la morte e l’impossibilità di riempirlo; resterà tale per sempre. Il modo in cui è descritto l’iter della malattia e della morte, mi è entrato nell’anima e là è rimasto.
Linguaggio ben curato, complesso ed articolato, anche se a volte mi è parso piuttosto eccessivo nella descrizione degli “amplessi amorosi”.
Questa mia “piccola critica” non voglio che passi o sia fraintesa come una critica omofoba rivolta solo perché atti sessuali tra persone dello stesso sesso come già mi è stato rimarcato. La stessa critica è stata da me rivolta anche ad autrici etero sessuali, e chi segue il mio blog e le mie recensioni da tempo, questo lo sa fin troppo bene. Per me si tratta solo di una scelta letteraria e sono convinta che tutto potrebbe essere descritto senza censura semplicemente “usando degli effetti speciali”.
I need you cantavano i Beatles ed anche io ne sono convinta. Abbiamo tutti bisogno di essere amati senza vincoli e senza pregiudizi. Non sono omofoba, non sono paesana o popolana, non sono bigotta, anzi, nonostante la mia età “evergreen”, sono aperta ai cambiamenti della società in usi e costumi. E ho tanto da imparare ancora dalla forza e dalla caparbietà di Celestino che nonostante sia molto più giovane di me, ha capito ciò che io ancora non abbia capito:
“Finalmente avevo capito . Quello che stavo cercando l’avrei potuto trovare in ogni luogo , perché mi seguiva ovunque andassi ed era sempre stato con me , anche se io non riuscivo a vederlo. Quel famigerato” posto nel mondo” era dentro di me…ero io. […]mi rendo conto che siamo noi stessi il maggiore ostacolo alla nostra felicità”.
Ma dalla mia vita e dalla mia esperienza ho imparato una lezione importante: non giudicare se non vuoi essere giudicato. E in questo caso io sono stata giudicata.
“Facciamo l’amore non facciamo la guerra”.
Ne consiglio caldamente la lettura , perché
attraverso essa , riusciremo a capire i veri valori della vita racchiusi nella
semplicità della natura, nella bellezza di un tramonto, nei colori delle piante
acquatiche, nella maestosità delle montagne , nei profumi che vengono emanati
dalla Terra. In quanto soltanto apprezzando la Natura, la Madre Terra,
riusciremo a trovare il nostro equilibrio
mentale e ad aprire il nostro cuore e la nostra anima.Spero di non avervi annoiati , ma di avervi trasmesso le mie stesse emozioni e incuriosito a intraprenderne la lettura.
BUONA LETTURA
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