martedì 4 ottobre 2022

Recensione libro...

Grand hotel dei ricordi di Giorgio Montanari

Scheda tecnica
TitoloGrand hotel dei ricordi
Autore: Giorgio Montanari
EditoreEnsemble 
Pubblicazione: 27 aprile 2022
Genere: Narrativa contemporanea
Formato: Copertina flessibile
Un businessman all'apice della carriera sta per diventare titolare dell'azienda di famiglia. Genitori pronti a passare il testimone. Quando il destino sembra controfirmato, un libro dimenticato per decenni sconvolge i piani dell'azienda, e della vita. A pochi giorni dalla conferenza in cui gli azionisti avrebbero appreso il cambio epocale nella guida dell'azienda, l'uomo d'affari intraprende così un viaggio che lo riporta nei luoghi dell'infanzia e lo espone ai rischi e alle sorprese del naufragio interiore.
Ho "conosciuto" Giorgio Montanari come autore di libri di poesie ed essendo un autore poliedrico, mi ha presentato la sua ultima opera: un romanzo di narrativa contemporanea. Ma il suo stile poetico non viene abbandonato; lo si ritrova in molti passi e momenti del romanzo; il suo modo di descrivere le emozioni e sensazioni sono tipicamente poetiche anche se descritte in forma di prosa. Leggendo le pagine, la musicalità del verso risuona e le emozioni rimbombano.
"La lastra di lapislazzuli del cielo si estendeva nel cobalto del mare..."
In questo romanzo, l'autore si addentra nell'analisi e nell'introspezione personale e cerca di studiare il personaggio per carpirne le sue emozioni ormai represse da tempo. Si sa, la vita e i sogni sono due realtà differenti che  non sempre coincidono. E quando la realtà soppianta i sogni, l'individuo si sdoppia. E attraverso il personaggio di cui non si menziona mai il nome, l'autore ci vuole portare là, nel nostro subconscio, nel nostro passato e ritrovare quel "fanciullino pascoliano" nascosto e racchiuso in un piccolo angolo buio. Vi siete mai chiesti che cosa avreste fatto se avreste seguito un'altra strada? Se avreste cercato di realizzare i vostri sogni e desideri adolescenziali? Avete mai dato una risposta alla domanda: "Cosa vuoi fare da grande"? E la risposta corrisponde alla realtà? Tutto questo è il succo del romanzo; un percorso tortuoso che a volte ho fatto fatica a seguire, in quanto la realtà del personaggio si aggroviglia con episodi paranormali, inizialmente confusionari che mi ha messo in seria difficoltà. L'autore ha una grande "manualità" descrittiva e sa gestire bene le parole, la sintassi, le metafore, ma se debbo essere sincera, lo preferisco nella versione poetica anche se all'interno del romanzo, la musicalità non manca. Buona lettura





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