venerdì 13 settembre 2019

Recensione libro in anteprima "La morte bianca" di Eugenia Rico

Recensione libro in anteprima


La morte bianca di Eugenia Rico


La morte bianca di [Rico, Eugenia]


 Scheda tecnica


Titolo: La morte bianca
Autore: Eugenia Rico
TraduttoreSebastiano Gatto
EditoreElliot 
Pubblicazione: 30 agosto 2019
Genere: Narrativa contemporanea
Formato: Kindle e copertina flessibile
Pagine:151
Quando a sedici anni suo fratello muore, la protagonista deve adattarsi a una realtà completamente nuova. Deve dimostrare a se stessa che si può vivere dopo la morte di una persona molto amata, e nella sua ricerca di senso pervasa da una miracolosa leggerezza scopre che la letteratura è l'unica macchina del tempo davvero funzionante.
Il libro di Emanuela Rico è un viaggio ricco di emozioni. La protagonista ha perso il fratello e nelle righe delle pagine che velocemente scorrono ripercorriamo il suo dolore e anche l'amore immenso verso di lui. E' un romanzo particolarmente intenso e toccante dal quale non se ne esce indifferenti. La morte bianca è un libro scritto molto bene e si arriva alla fine con un senso di nostalgia. La scrittrice - che non conoscevo - ha la capacità in modo diretto e semplice di descrivere le emozioni toccando la profondità dell'anima del lettore. Il tema è forte: convivere col dolore della morte di chi si ama è difficile. Tra frasi non dette e ricordi, il libro si dipana e dilata i sentimenti che colpiscono dritto al cuore. Chi ha perso qualcuno di importante non può che non ritrovarsi in questo libro. Le parole si inanellano tra di loro cristallizzando le emozioni e rendendole eterne. Un libro da leggere! 
Il mio voto? 4 stelle!

Recensione di Maria Alessia 

Comunicato Stampa: Dal 16 Settembre “Laura nella stanza” di De Tomi Roberta

Comunicato Stampa:

Dal 16 Settembre  “Laura nella stanza” di De Tomi Roberta




“Laura nella Stanza”: e-book, cartaceo e… il finale lo scrivi tu
Una storia d’amore e di vendetta, disponibile in più versioni dal 16 settembre 2019: e-book, cartaceo normale e cartaceo… senza finale. Si tratta di “Laura nella stanza”(Independently publish) racconto lungo-pilota della serie “Bad Girls” promosso dal blog La Penna Sognante (lapennasognante.blogspot.com), nato dalla penna di Roberta De Tomi. L’idea nasce dalla recente esperienza di pubblicazione con il librogame “Alice nel labirinto” (DAE Editore) - secondo posto ex-aequo al Trofeo Cittadella per il miglior romanzo fantasy - e da  esperienze di scrittura creativa cui l’autrice ha preso parte come docente.
“Dopo aver scritto il seguito dei libri di Lewis Carroll – spiega De Tomi- Ho pensato di scrivere un racconto senza finale per consentire ai lettori e alle lettrici di partecipare al processo creativo. Il tutto, divertendosi e avendo anche la possibilità di interfacciarsi con me.”
I lettori-scrittori possono contattare l’autrice all’email lapennasognante@gmail.com e concordare la pubblicazione dei finali sul blog dedicato alle scritture e alle letture creative. 
Ovviamente, non manca la versione tradizionale, con un finale tutto da scoprire.
Scheda tecnica del libro



Titolo: Laura nella stanza
Autore:
Roberta De Tomi
Serie: Bad Girls (Vol. 1)
Editore: Independently published 
Formato: E-book – 2,99 € presente in Kindle Unlimited
Cartaceo con e senza finale: 8,32 €
Informazioni: lapennasognante@gmail.com
Cartacei disponibili dal 16 settembre 2019
Diego, un passato da Don Giovanni a “cinque stelle” coronato da una vicenda a rischio revenge porn, vede vacillare la sua convivenza con Giulia quando inizia a ricevere dei messaggi anonimi deliranti e ricorrenti. I sospetti ricadono su Laura, definita la “matta” o la “sciroppata” in quanto strana e da sempre innamorata in maniera patologica di Diego. La giovane nega le accuse e, quando interviene Lucrezia, ex fidanzata di Diego, si convince a prendere parte a un piano per smascherare la vera responsabile della trama ordita contro di lei. Sarà Giulia, da sempre considerata la donna perfetta, ma stranamente legata anche lei a Lucrezia? O Laura è davvero la matta del villaggio, incapace di redenzione?

Dopo il caffè, dentro la stanza e tutto il mondo fuori, come nella canzone di Vasco Rossi, Laura ascoltava le sensazioni che aveva in testa. Sfiorarono il cuore, irruppero nello stomaco, nel fegato, si parcellizzarono in basso, come gocce che, cadendo lentamente ma inesorabilmente, si risolvevano in una tortura senza fine. Come diceva Lucrezia, uno stillicidio. Tutto quello che non poteva dire, si accumulava come polvere sui mobili. La sua cantina era sempre più chiusa e la polvere un cumulo ormai troppo pesante.  
Scagliò la tazzina vuota contro il battiscopa. 
«Maledizione!»
Il gorgheggio del Huawei, posato su una pila di riviste ingiallite, attirò la sua attenzione. Si mosse, evitando per caso i frammenti di vetro sparsi sul pavimento: li sfiorarono, lievi, come quelli di una danzatrice, fino alla meta. Tremava tutta; anche le mani che afferrarono l’oggetto.
Lesse il messaggio, buttando fuori le tensioni. 
Tesoro, sono qui.
Il tremito ai nervi si placò, sostituito da un sorriso.
Lei era tornata.
Continuò a leggere il messaggio.
Mi raccomando, vestiti come un anno fa.  
Sistemò il reggiseno e le mutandine con cui era vestita in quel momento.
Lei nella stanza. L’ex reginetta della scuola, a Milano. Per lei, si sarebbe fatta bella come non faceva da tanto tempo.
Dall’armadio prese il completo riposto in una busta di plastica, sotto una pila di maglioni XL. Lo estrasse dall’involucro e lo spiegò scrupolosamente. Infilò la blusa con le maniche a sbuffo e il cravattino blu-navy, in tinta con il bordo del colletto e la gonna corta plissettata.
Il look della notte senza luna. Così avevano chiamato quelle ore di trasgressioni. 
Avvertì le mani dell’ex reginetta muoversi in sincrono con le labbra di lui.
Diego.





Erri stuzzicò il suo lato macho. Di solito lo assecondava, come Diego aveva sempre assecondato se stesso, certo del suo aspetto perfetto.
Da quando si era tolto la maglietta metallara e i jeans stracciati, si era scoperto seduttore da “cinque stelle”.
Aveva poche ma efficaci regole: “I dieci imperativi della seduzione”.
1) Non sparare nel mucchio: individua la donna che ritieni più interessante e vai alla conquista.  
2) Primo approccio: evita frasi come “Sei bellissima”, “Hai due occhi stupendi” e tutte quelle che mostrano che sei interessato soltanto al suo aspetto fisico. 
3) Parlale guardandola negli occhi.
4) Dimostrati incuriosito da lei, prima ancora che dal suo corpo. 
5) Falle dei complimenti, ma senza esagerare.
6) Sorridile e mostrale complicità.
7) Se lei si avvicina con il corpo, vuol dire che tu puoi avvicinarti e tentare un tocco sul braccio, sulla mano, su una spalla. Un lieve sfioramento, giusto per farle captare la tua attrazione, ma senza fargliela pesare. 
8) Chiedile prima di tutto il cellulare, non il contatto Social. 
9) Al momento del congedo, proponile un appuntamento facendole capire che vorresti riprendere il discorso dal punto in cui lo avete interrotto.
10) Interrompi un discorso avviato, sul più bello! Salutala con due baci sulla guancia e un sorriso, ti allontani, ti fermi per guardarla ancora, prima di uscire dal suo campo visivo. La farà sentire importante e rassicurata.
Dieci regole perfette: da quando le aveva messe a punto, Diego non aveva sbagliato un colpo. Mai. Anche con Laura aveva applicato il suo decalogo. L’aveva osservata, si era avvicinato con la scusa del saluto a un’ex fiamma. Quando ebbe incrociato il suo sguardo d’iceberg, sfoderò un sorriso radioso. La pochette argentata posata sul tavolino cadde a terra, così colse l’occasione per raccoglierla.
Aveva trovato il pretesto perfetto per parlarle.
Tutto era iniziato quella sera. 
Nata negli anni Ottanta, cresciuta a libri, anime, film trash e musica New Wave, Metal e Hip-Hop, Scrive da sempre, online dal 2007, gestendo blog e scrivendo articolo di varia. Ghostwriter, scrittrice, giornalista, organizzatrice di eventi, donna dai  mille interessi, ama sondare il lato oscuro dell’animo umano e ama sperimentare con la scrittura. “Laura nella stanza” nasce come puntata pilota della serie “Bad Girls”. Tra i suoi lavori: “Come sedurre le donne” (HOW2 Edizioni, 2014), “Chick Girl – Azalee per Veridiana” (Delos Digital, 2016). “Alice nel labirinto” (DAE, 2017) nel 2019 si è aggiudicato il secondo premio ex-aequo presso il Trofeo Cittadella, assegnato al miglior romanzo fantasy italiano. Gestisce il blog lapennasognante.blogspot.com.
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giovedì 12 settembre 2019

Recensione libro La rinascita del marine di Silvia Carbone e Michela Marrucci Quixote edizioni


Recensione libro

La rinascita del marine di Silvia Carbone e Michela Marrucci
Quixote edizioni

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Scheda tecnica

Titolo: La rinascita del marine
Autore: Silvia Carbone e Michela Marrucci
Editore: Quixote edizioni
Serie: #4 Destini intrecciati
Formato: Kindle
Genere: Romanzo rosa

Pubblicazione: 23 Agosto 2019

La rinascita del Marine (Destini Intrecciati Vol. 4) di [Carbone, Silvia, Marrucci, Michela ]




Una profonda cicatrice sulla guancia è il ricordo indelebile che i rapitori colombiani hanno lasciato sul corpo di Bree. Nel suo cuore alberga ancora la paura, ma la tenacia non le manca e ora che è di nuovo in pericolo ha una certezza in più: sa che può contare – ancora una volta – su Afsling. O meglio, Travis O'Connely. Sopravvissuto a un tragico incidente, il misterioso Marine, diventato un Navy SEAL e comandante dello squadrone Renegade, ha ormai una sola missione: proteggere Breanna e mantenere il proprio cuore e la propria anima nera al riparo dai ricordi di un passato che ancora lo tormenta. Ma l'amore è più forte di tutto. E chi ama protegge. E proteggere è la più bella voce del verbo amare.

Ed eccomi giunta al 4 volume della serie “Destini intrecciati” di Silvia Carbone e Michela Marrucci iniziata a leggere tempo fa, e mai avrei immaginato di trovarmi talmente coinvolta da leggere tutta la serie. Strada facendo, romanzo dopo romanzo, le autrici mi hanno coinvolta sia mentalmente che psicologicamente e ogni volta pensavo che un romanzo fosse migliore dell’altro. Mi sbagliavo. Anche questo 4 Volume (che dicano sia l’ultimo, ma sono abituata ai colpi di scena delle autrici), mi ha trascinata in una spirale emotiva senza via di uscita. Ogni romanzo ha raccontato un personaggio ed approfondito la sua psiche, tocca ora ad Afsling, che altri non era che Travis O’Connely, il leggendario marine scomparso e creduto morto, la cui identità è sempre stata un mistero per tutti, fino a quando non ha salvato Bree (ossia Breanna Davis, la tremenda sorella dei fratelli Davis ) in Colombia dai suoi rapitori. Ora è in pericolo e deve proteggerla con la sua intera squadra di Renegade dal boss colombiano Hernandez, fino al processo.
“Ricordo gli odori di quella stanza, sento le loro voci nella loro testa. A volte mi sembra di avere ancora le loro mani sudice addosso e mi ritrovo a gridare nella notte perché sogno di essere ancora laggiù”
 Colpi di scena a non finire; tutti e nessuno sono coinvolti nella vicenda; tutti e nessuno ne escono vivi da tale storia; ci sono sempre strascichi di dolore dietro di sé, comunque vada la storia. Ma ciò che nel romanzo attrae, è l’aspetto psicologico di Afsling e Bree; due persone che hanno sofferto e presentano cicatrici indelebili nell’anima e sul corpo come tatuaggi testimoni del loro dolore. Ma le ferite della pelle guariscono, prima o poi lasciando delle cicatrici impercettibili, quelle dell’anima purtroppo restano e sono quelle a definire un uomo "irriverente, asociale, burbero, insensibile", ma come disse Pirandello :
Prima di giudicare la mia vita o il mio carattere mettiti le mie scarpe, percorri il cammino che ho percorso io. Vivi i miei dolori, i miei dubbi, le mie risate. Vivi gli anni che ho vissuto io e cadi là dove sono caduto io e rialzati come ho fatto io.”
Questo è il messaggio che le autrici hanno inviato a me lettrice: non giudicare l’atteggiamento degli altri prima di conoscere e sapere.
I profili dei due personaggi sono ben delineati e marcati, ed entrambi devono trovare la forza di sopravvivere aprendo le braccia all’amore ed accogliendo l’altro con pregi e difetti. Ma è molto più semplice scegliere la strada più facile: fuggire e cambiare rotta; scegliere la solitudine come amica delle proprie pene.
“Non li piaceva sentire quegli occhi su di sé, perché era sicuro che un tipo come lei avrebbe fatto di tutto per salvarlo dal suo inferno personale, e lui non voleva essere salvato. La rabbia era stato il carburante che gli aveva permesso di affrontare la sua seconda vita”
Pagina dopo pagina, il libro scorre velocemente ,  23 Capitoli, ed ogni parola o gesto di Afsling sono entrati nel mio cuore e nella mia mente. Il linguaggio utilizzato è moderato e sobrio anche se a volte eccessivo, ma non disturba assai; naturalmente consiglio la lettura a un pubblico maggiorenne a causa della presenza di turpiloqui.

La seri Destini Intrecciati

- Un marine per sempre


- Tra le braccia del marine


- Il tormento del marine


- La rinascita del marine





Recensione libro: "Giada. Un amore colpevole" di Anna Chillon

Recensione libro 

Giada. Un amore colpevole di Anna Chillon
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Scheda tecnica

Titolo: Un amore colpevole
Autore: Anna Chillon
EditoreCreateSpace Independent Publishing Platform
Serie: #1 Trilogia Pietre Preziose
Pagine: 347
Genere: Romanzo rosa / erotico
Pubblicazione: 8 Giugno 2016
Formato: Kindle e copertina flessibile

Un amore colpevole - Giada (Trilogia Pietre Preziose Vol. 1) di [Chillon, Anna]
Il giorno del mio diciottesimo compleanno pensai che la vita stesse per sorridermi, lungi dall’immaginare cosa in realtà stesse per serbarmi. Qualcosa più grande di me mi avrebbe presto travolta, scossa alle fondamenta, gettando il mio corpo e il mio cuore in pasto a una persona con l’animo di un lupo selvatico. Per tutti sarebbe stato uno scandalo e una vergogna: nessuno avrebbe compreso, perché nessuno conosceva le molteplici verità che quel lupo era stato così bravo a celare. Forse un cuore, seppur logoro, l’aveva anche lui. E forse, se avessi lottato e ignorato le apparenze, prima o poi lo avrei scoperto.
Romanzo autoconclusivo.
Un amore colpevole è il primo romanzo della trilogia Pietre Preziose, scritto da Anna Chillon; il perché del nome della trilogia è subito chiarito dalle immagini copertina; ogni libro racconta la storia della protagonista che ha per nome una perla. In questo primo romanzo la protagonista è Giada, un ragazzina cresciuta con saldi valori così come da prassi delle convenzioni sociali e civili; ma ben presto la sua realtà svela il vero volto: cade la maschera dell’ipocrisia e il tutto si trasforma. Da una violenza sessuale subita dall’amico di papà di 43 anni, la vita di Giada cambia, in quanto scopre quell’area riservata sessuale dedita non ad un amore passionale, ma ad un “amore sbagliato” che trova il piacere in quelle fantasie erotiche del mondo BDSM in particolare sottomissione e bondage.  Un nuovo mondo che spaventa ma allo stesso tempo eccita e incuriosisce la piccola Giada che passa dalle fantasie adolescenziali ad un mondo in cui il dolore fa da padrone.
“Chi era quell’uomo che mi aveva gettata sul fondo, spingendo dentro la bestia? Che aveva baciato e venerato la mia pelle, rubato la mia spensieratezza? L’uomo che si era finto amico per imporsi amante…io non l’avevo mai conosciuto, mai come in quel momento, vedendolo nudo, spogliato dalla sua maschera”.
Maschera indossata dai vari personaggi della storia, segreti che riaffioriranno in modo violento e che culmineranno e daranno vita ai romanzi successivi della serie.
Iniziando la lettura, sembra di leggere un libro scontato, la classica storia di adolescenti che cercano di scoprire il sesso e pensano che la verginità sia solo un ostacolo alla crescita; ma pian piano, la storia delinea i suoi contorni e la presenza di quest’uomo, Vincent, il suo secondo papà, che ha accompagnato la sua vita e la sua crescita, dirige la storia su un nuovo versante. La storia è scritta bene e inserisce il lettore, in quel mondo discutibile, in cui (quasi per ironia), il dolore porta al piacere. Immagini forti, scabrose (considerato il divario di età tra i due protagonisti) che provocano delle reazioni di disgusto. L’autrice delinea i contorni dei personaggi in modo chiaro ed esplicito e descrive ( anche se non in maniera chiara) "la sindrome Di Stoccolma" in quanto Giada si innamora di Vincent ( il lupo affamato  di sesso) …
“Prendimi. Prendimi o perdimi, lupo”
 …dopo aver subito una violenza sessuale, seppur consapevole di essere stata privata della sua virtù in modo violento, non riesce a staccarsi da lui ed accetta tutto ciò che le viene fatto; subisce per provare piacere.
“Non voglio un bravo ragazzo e non voglio pensare al futuro. Voglio l’uomo che sei. Voglio te, qui e adesso”
Ovviamente il libro è consigliato ad un pubblico adulto, in quanto ci si addentra in un mondo in cui la perversione e la depravazione sono i padroni; mondo descritto con un linguaggio specifico. Non so in realtà quali sensazioni mi abbia lasciato addosso, sgomento o meraviglia? Non lo so; sicuramente l’autrice è riuscita a scuotere una parte di me sconosciuta e di questo ne debbo dare atto.




La Queen Edizioni, vi presenta la sua prossima uscita prevista il 26 settembre. "La pupilla irriverente" di Rita Mariconda, un romanzo storico - Vittoriano

La Queen Edizioni, vi presenta la sua prossima uscita prevista il 26  settembre.
"La pupilla irriverente" di Rita Mariconda, un romanzo storico - Vittoriano



Informazione libro
1.TITOLO: La pupilla irriverente
 2. AUTORE: Rita Mariconda
3. EDITORE: Queen Edizioni
4. GENERE: Storico - Vittoriano 
5. USCITA: 26 Settembre 2019
 6. PREZZO: e-book € 3,99 ( prezzo lancio 1,99) cartaceo € 12,90 7. PAGINE: 330
 NB: Libro disponibile nei vari store. 


Rebecca, figlia illegittima della duchessa St. John, è l’unica erede dell’antico ducato. Costretta contro la sua volontà ad abbandonare l’amata Scozia, si reca a Londra, dove incontra il suo tutore Alexander, il settimo duca di Lennox, un uomo freddo e oscuro. La fiera e solare insolenza di lei si scontrerà con la rigida autorità del bell’aristocratico. Tra i due si accenderà un fuoco inatteso che gli eventi e le situazioni tenteranno di spegnere in ogni modo. Sullo sfondo della tranquilla Londra vittoriana hanno vita gli intrighi che condurranno la ribelle Rebecca e il rude Alexander verso un inevitabile destino. 

Rita Mariconda, torinese di nascita, vive in provincia di Avellino, dove si è sposata e ha avuto due figlie. La scrittura è arrivata per caso, un metodo antistress e antinoia nei lunghi pomeriggi invernali. Amante della vita in tutte le sue sfumature e degli animali, ha una personalità eclettica che insieme a gusti letterari che spaziano dal thriller al regency passando per il fantasy, riesce a infondere nei suoi personaggi creando un genere unico.

Recensione libro "Barebones" di Nykyo, Triskell Edizioni

Recensione libro

Barebones di Nykyo, Triskell Edizioni


Barebones di [ ., Nykyo]

Scheda tecnica

Titolo: Barebones
Autore: Nykyo
Editore: Triskell edizioni
Genere: Romanzo rosa / storico
Formato: Kindle, copertina flessibile
Pubblicazione: 28 Agosto 2019
Pagine: 424
Mar dei Caraibi, 1669. Il Capitano Lennox ha appena affondato una nave nemica e riportato a bordo del suo vascello un ricco bottino, ma non trae alcun piacere da quell’effimera vittoria. Il suo animo è segnato da una profonda cicatrice, proprio come il suo viso. Ha scordato il calore e la tenerezza. Non crede nell’amicizia, non cerca legami. Tutto ciò che desidera è la vendetta.Nessuno tra i suoi uomini è in grado di capirlo fino in fondo. Almeno fino all’arrivo di Jack Smith, l’ultimo acquisto della ciurma, il giovane uomo che tiene sempre la schiena ben dritta, anche se ha provato sulla propria pelle il morso della frusta. Forse lui potrebbe comprendere.Lennox lo osserva e prova emozioni contrastanti. Jack risveglia i suoi sensi, lo incuriosisce, riesce ad abbattere le sue difese. Il Capitano ne è quasi spaventato. Ha una missione da compiere, un giuramento al quale tenere fede, non può lasciarsi distrarre.Eppure non c’è scampo. Jack lo travolge con la forza di una tempesta. Lo spinge a porsi domande scomode. Il passato conta più del presente? Davvero per quelli come lui non esiste un futuro? È sensato sperare ancora nella felicità? Trovare le risposte a questi interrogativi, per Edward Lennox sarà l’impresa più rischiosa di tutte.


1669 Mar dei Caraibi, vascello Barebones, capitano Edward Lennox e il carpentiere Jack Smith, il tutto raccontato in questo libro dal genere storico di Nykyo Na.
È il primo libro che leggo della scrittrice; all'inizio l'ho trovato un po' lento e forse un po' lungo, nella storia tra i due protagonisti, ma andando avanti ho iniziato a sognare, soffrire e gioire con loro e per loro. Il racconto prende vita con i protagonisti ma anche con le figure secondarie che nella storia fanno parte integrante. Cerco di spiegarvi in poche parole chi sono i protagonisti.
Il capitano Lennox, dovrebbe essere un personaggio freddo, cattivo, ma che alla fine non lo è, anzi... deluso dal padre che non accettava la sua omosessualità decide di diventare un pirata per vendicarsi e cercare di ritrovare il suo compagno da cui lo hanno diviso; sono passati tanti anni e lui non è ancora riuscito a sapere dove lo tengono nascosto. Jack, anche lui deluso e abbandonato dal padre, dopo un lungo periodo trascorso tra l'orfanotrofio e le strade decide di salpare su un vascello, ma viene scoperto a guardare gli uomini in un modo strano e viene brutalmente torturato e tenuto prigioniero in stiva finché non viene liberato dal capitano Lennox e i suoi uomini. A Jack non rimane che chiedere di poter rimanere e far parte della Barebones e lavorare come carpentiere. Jack ha un animo gentile non è a suo agio nel ruolo di pirata, ma su quel vascello trova non solo un capitano a cui non importa niente della suo omosessualità, ma che tiene in considerazione i suoi consigli, per di più trova degli amici e per la prima volta si sente a casa.
Non sono appassionata di libri storici, ma questo mi è piaciuto tanto, forse perché il linguaggio che viene usato non è propriamente storico come invece lo sono le descrizioni, quelle le ho trovata abbastanza reali . Faccio i complimenti a Nikyo Na, un libro scorrevole e ben scritto. 

Recensione di Michela