La scrittura di Laura Silvestri come sempre rapisce: non è possibile lasciare il libro prima di averlo finito.
In
poche pennellate la Silvestri riesce a disegnare una Roma futura, ma
non troppo, una Roma oggetto di una nuova ondata migratoria proveniente
da altri pianeti.
Cambiano i protagonisti, ma i sentimenti, i problemi i media e, soprattutto, i pregiudizi sono gli stessi che viviamo oggi.
Attraverso
le vicende del protagonista Aldo il lettore ha la possibilità di
conoscere il "problema" degli alieni e di superarlo attraverso forse la
più banale (ed efficace) delle soluzioni: la conoscenza reciproca.
Sinossi:
Roma, appena domani. L’immigrazione aliena è una realtà con cui i
cittadini faticano a convivere, tra brontolii e recriminazioni,
litigandosi le poche risorse rimaste. E quando qualche “grigino” viene
pestato a morte, l’ispettore Manzetti tende a essere fatalista, e ad
archiviare le indagini senza pensarci troppo su.
Ma quando un
omicidio si rivela più complesso di quanto appaia, Manzetti non riesce a
fare finta di niente. Merito forse di Mario, il suo consulente alieno,
che è più simpatico del previsto? Oppure di un istinto poliziesco che
torna su, quando si profila una minaccia che potrebbe far deflagrare il
malfermo equilibrio della convivenza?
In questo giallo SF in salsa
romanesca, narrato con ironia e lucidità, Laura Silvestri ci esorta a
riflettere sulla difficile bellezza del contatto con l’altro: che è una
prospettiva del futuro, e una necessità del presente.
Michele Pinto
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