mercoledì 21 febbraio 2018

Recensione : " La bugiarda" di Dino Cassone

 
 
SCHEDA TECNICA

 
Titolo: La bugiarda
Autore: Dino Cassone
Editore: Les Flâneurs Edizioni
Pubblicazione: 6 Dicembre 2016
Formato: Cartaceo
 
Valutazione
 
 
 
 
 
All'indomani della Prima guerra mondiale, a Bologna, una donna dà alla luce la sua bambina. Proprio come lei, Luisa è figlia dell'amore: cresce cullata dall'affetto dei genitori e dal pensiero di essere destinata a grandi, romantiche avventure. Questa certezza però muore prematuramente insieme alla sua mamma, quando lei ha appena nove anni. Da quel momento in poi le sue giornate sono scandite dagli impegni parrocchiali e dai lunghi pomeriggi con nonna Leonilde, tra odori di antiche ricette e poetici racconti del passato. È proprio la nonna paterna a far germogliare nella giovane il sogno di quei "baci saporiti" che solo un amore puro e senza limiti può dare. Divisa così tra la ferrea disciplina cattolica e l'indole di inguaribile romantica, Luisa finisce per trovare quei baci in una relazione proibita. Un vortice di menzogne distruggerà pian piano ogni suo equilibrio e sistema di valori, portandola alla deriva. "La bugiarda" è una storia in bianco e nero come una vecchia foto, fatta di passione e peccato, vendetta e rimpianto.
 
 
Quando il destino si accanisce e si intreccia con una serie di errori umani, vengono fuori storie come quella di Luisa. Storie che iniziano bene, che non darebbero mai l’impressione di doversi tramutare in tragedie, soprattutto a causa di un sentimento che, per antonomasia, dovrebbe produrre felicità: l’amore.
L’amore sbagliato di cui non si percepisce l’errore e che porta in caduta libera verso un baratro che non ha vie d’uscita anche perché non si trovano mani a tendersi abbastanza da poter rappresentare un appiglio sicuro. Luisa si ritrova di fronte a situazioni estreme che non riesce ad evitare: un susseguirsi di emozioni e nuovi personaggi la rendono vittima del suo intenso desiderio, incapace di rinunciare al primario desiderio di “baci saporiti” cui l’indimenticabile nonna Leonilde aveva attribuito, raccontandole la sua esperienza, l’immagine dell’amore puro, quello vero e passionale che nutriva per il suo caro marito morto anni prima.
«Tu non sai mica che sono i baci saporiti, vero? Quanta gente credi che conosca davvero il sapore dei baci? Io e tuo nonno, ai nostri tempi, i baci ce li scambiavamo di nascosto.
E ci siamo amati veramente. Nemmeno la guerra ha interrotto il nostro amore, nemmeno la “spagnola” che me l’ha strappato via dalle mani. Nemmeno questi venti anni di distanza, da quando lui se n’è andato, e nemmeno gli anni che mi rimarranno da vivere lo potranno far morire. Io ormai non ho più un cuore».
«Cosa significa, nonna?».
«Che il mio cuore ha smesso di battere il giorno che tuo nonno è morto».
 
Da dolce bambina, tranquilla adolescente, Luisa si trasforma in donna ferita, umiliata da una famiglia intera e quindi alla ricerca di un riscatto che troverà solo con la vendetta.
"Germana cara, ti rendi conto di che tipo di umiliazione ho dovuto subire? Ti giuro, cugina, che pur non avendo alcuna colpa mi sono sentita sporca, sporca, sporca! Avrei voluto morire in quel momento, piangevo come una bambina: mi sentivo sola e sperduta".
La grande varietà di personaggi nel periodo della seconda guerra mondiale tra l’Emilia e la Puglia descritti ne “La bugiarda” sembrano rappresentare l’intera umanità: bravi, cattivi, poveri, ricchi, giusti e ingiusti, generosi, taccagni, egoisti, altruisti, bigotti, violenti. In verità, salvo rare eccezioni, non ne esce esaltato l’uomo in generale. Non, almeno, nel senso cristiano della parola.
Ma come ogni storia anche quella tormentata di Luisa ha una fine. Forse l’avrebbe preferita diversa, ma questo è colpa (o merito) dell’Autore!
Lettura gradevole e scorrevole.  Il libro si legge piacevolmente, perciò ne consiglio la lettura a tutti!!!
 
Recensione scritta da Valter

 

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