Editore: Harper Collins Italia
Collana: Harper Collins
Prezzo: € 18,00 cartaceo; € 9,99 e-book
Pagine: 384
Genere: Letteratura internazionale
Data Pubblicazione: 19/01/2017
Voto: 4 ( da 1 a 5)
Sinossi:
E’ uscito anche in
Italia, il libro che racconta la storia vera che ha
ispirato il film Twentieth Century Fox uscito negli Stati Uniti nel
Dicembre 2016. Una storia che ha lasciato senza fiato milioni di
spettatori. Una storia che rivela una verità fin'ora nascosta e
finalmente è giunto il momento di svelarla.
ispirato il film Twentieth Century Fox uscito negli Stati Uniti nel
Dicembre 2016. Una storia che ha lasciato senza fiato milioni di
spettatori. Una storia che rivela una verità fin'ora nascosta e
finalmente è giunto il momento di svelarla.
Recensione:
In America, nel 1943, al
responsabile del personale del Langley
Memorial Aeronautical Laboratory, Melvin Butler, giunge un
telegramma da parte del direttore operativo in cui richiedeva
urgentemente 100 fisici e matematici,100 aiuti calcolatrici, 75
apprendisti di laboratorio,125 aiuti apprendisti e 50
stenodattilografe. Si candidarono a questo lavoro, un gruppo di
donne nere: Dorothy Vaughan, Mary Jackson, Katherine Johnson e
Christine Darden; donne che insegnavano matematica e fisica nelle
scuole “per neri”. Furono chiamate in servizio a causa della
carenza di personale maschile, occupato sul terreno di guerra.
L'industria aeronautica americana aveva un disperato bisogno di
esperti in ingegneria e fisica, oltre che di soldati, per vincere la
guerra contro la Russia. Esse, lasciarono il loro paese, le loro
famiglie, per trasferirsi ad Hampton, in Virginia pur essendo
consapevoli della differenza razziale e del clima ostile che
avrebbero trovato. Ma la loro forza e determinazione, dipendevano
da un incessante bisogno economico. Non pensavano
minimamente, di diventare le donne che avrebbero guidato
l’America verso la vittoria e a divenire una delle massime potenze.
La loro vittoria? Essere fotografate accanto agli ingegneri uomini
bianchi, sotto la voce : le persone che hanno salvato l’America.
Memorial Aeronautical Laboratory, Melvin Butler, giunge un
telegramma da parte del direttore operativo in cui richiedeva
urgentemente 100 fisici e matematici,100 aiuti calcolatrici, 75
apprendisti di laboratorio,125 aiuti apprendisti e 50
stenodattilografe. Si candidarono a questo lavoro, un gruppo di
donne nere: Dorothy Vaughan, Mary Jackson, Katherine Johnson e
Christine Darden; donne che insegnavano matematica e fisica nelle
scuole “per neri”. Furono chiamate in servizio a causa della
carenza di personale maschile, occupato sul terreno di guerra.
L'industria aeronautica americana aveva un disperato bisogno di
esperti in ingegneria e fisica, oltre che di soldati, per vincere la
guerra contro la Russia. Esse, lasciarono il loro paese, le loro
famiglie, per trasferirsi ad Hampton, in Virginia pur essendo
consapevoli della differenza razziale e del clima ostile che
avrebbero trovato. Ma la loro forza e determinazione, dipendevano
da un incessante bisogno economico. Non pensavano
minimamente, di diventare le donne che avrebbero guidato
l’America verso la vittoria e a divenire una delle massime potenze.
La loro vittoria? Essere fotografate accanto agli ingegneri uomini
bianchi, sotto la voce : le persone che hanno salvato l’America.
Il
diritto di contare, è un romanzo basato su una storia vera,
coinvolgente , e altamente umano.
L’autrice, ci racconta
una storia inverosimile e irreale se proiettata
ai giorni nostri.
ai giorni nostri.
Pagina dopo pagina, il
lettore, entra in una realtà lontana, e riesce
ad immedesimarsi, nelle protagoniste e nelle loro vite. Non sarà
stato facile sedere nei pullman, ai posti riservati solo ai neri;
lavorare chiusi nelle stanze per soli neri; mangiare nelle mense per
soli neri. Ho trovato sconcertante l’immagine dei bagni con le
targhette “per neri” e “per bianchi”. Posso solo immaginare
l’umiliazione che tale differenza apportava nelle persone di colore.
Ma ancora più entusiasmante l’immagine della donna nera che
finalmente arriva alla consapevolezza che anche le scuole dei
bianchi erano fatiscenti come le loro, non erano migliori; e allora si
chiede:”
Come mai a noi era impedito entrare nelle scuole dei
bianchi e addirittura non era possibile neanche passarci accanto,
se son peggio delle nostre?”
ad immedesimarsi, nelle protagoniste e nelle loro vite. Non sarà
stato facile sedere nei pullman, ai posti riservati solo ai neri;
lavorare chiusi nelle stanze per soli neri; mangiare nelle mense per
soli neri. Ho trovato sconcertante l’immagine dei bagni con le
targhette “per neri” e “per bianchi”. Posso solo immaginare
l’umiliazione che tale differenza apportava nelle persone di colore.
Ma ancora più entusiasmante l’immagine della donna nera che
finalmente arriva alla consapevolezza che anche le scuole dei
bianchi erano fatiscenti come le loro, non erano migliori; e allora si
chiede:”
Come mai a noi era impedito entrare nelle scuole dei
bianchi e addirittura non era possibile neanche passarci accanto,
se son peggio delle nostre?”
E’ la storia di un
riscatto morale e sociale. La storia di una vittoria
umana.
Allora come mai, questa
storia è stata tenuta segreta e nascosta per tanti anni? Era una vergogna,
ammettere che le donne nere fossero più brave e preparate degli uomini bianchi?umana.
Dorothy Vaughan, Mary Jackson, Katherine Johnson e Christine
Darden, rappresentano la forza delle donne e la rivincita sociale
delle persone di colore.
Raccontando la loro storia, segretamente
confinata negli archivi,
l’autrice, vuole insegnarci il senso della vita, il reale senso della
vita: l’umanità è una sola, non ci sono colori, non ci sono
differenze, ma esiste l’anima e il cuore di ciacun essere umano.
La dignità è
rappresenta dal silenzio di queste donne, che hannol’autrice, vuole insegnarci il senso della vita, il reale senso della
vita: l’umanità è una sola, non ci sono colori, non ci sono
differenze, ma esiste l’anima e il cuore di ciacun essere umano.
attuato la loro rivoluzione, unicamente, dimostrando le loro
competenze, senza urla e atti di violenza.
La scelta dell’autrice,
di utilizzare un linguaggio semplice e
delicato, visto l’argomento già di per sé sconcertante, è da
ammirare.
delicato, visto l’argomento già di per sé sconcertante, è da
ammirare.
Consiglio la lettura a tutti, proprio a tutti,
perché non esiste fascia
d’età che non debba imparare il rispetto verso la vita altrui e verso
qualsiasi essere vivente.
d’età che non debba imparare il rispetto verso la vita altrui e verso
qualsiasi essere vivente.
Emanuela Cassone
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