giovedì 15 febbraio 2024

Recensione "Le altalene" di Mauro Corona

Le altalene di Mauro Corona
Scheda tecnica
Titolo: Le altalene
Autore: Mauro Corona
Editore: Mondadori
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine180
Formato: Ebook, copertina rigida e audiobook
Pubblicazione: 5 Settembre 2023
LINK LIBRO: https://amzn.to/48bQFeA
Dal giorno in cui, sessant’anni fa, piovve terra sulla terra, e terra nell’acqua, e terra su duemila anime morte, di cui quattrocentottantasette bambini, a Erto il tempo ha continuato a oscillare tra dolore e speranza di rinascita, ricordi tragici e difficili presenti, memoria di una povertà aspra e dura ma viva e vitale che si riflette nel benessere vuoto e triste dell’oggi. La voce narrante di questo romanzo lirico, struggente, ferocemente intimo, conduce il lettore in un continuo andare e venire su e giù nel tempo: il vecchio ricorda e racconta il suo mondo com’era, prima che la cieca avidità dell’uomo lo distruggesse, e insieme racconta la sua vita, l’infanzia e la prima adolescenza, la spensieratezza di tre fratelli che si alterna alla incomprensibile violenza della vita famigliare, e che si deve misurare con il tormento di una comunità stravolta dal dolore. E poi la maturità e la vecchiaia, il presente, che porta su di sé il peso di una vita intera: e il simbolo di tutto questo sono le altalene del paese, che il narratore ricorda nel loro oscillare gioioso tra le grida felici dei bambini, e che vede oggi ferme, vuote, arrugginite. Un racconto poetico e sentitissimo, in cui Corona lascia libero il flusso dei ricordi e si concede ai suoi lettori con assoluta e generosa sincerità. I suoi luoghi, Erto, la diga, la montagna, così come le persone della sua vita, vengono filtrati dal tempo passato, e forse perduto, in un romanzo-monologo dove la profondità e il fascino del racconto sono impreziositi da una voce narrante sempre più risolta e convincente.
Mauro Corona ci offre una storia autobiografica e personale, tanto personale. E' come se parlasse a se stesso e raccontasse tutto il suo vissuto in terza persona. Un racconto di fronte ad uno specchio che sdoppia la personalità e il vissuto. E' un racconto intimo, tanto intimo che commuoverà il lettore e conoscerà il vero Mauro Corona, il suo essere, la sua realtà, il suo Io, lontano dal personaggio pubblico televisivo, ma ne è il frutto. Le altalene assumono sia un senso figurato della vita che va e viene, che oscilla tra presente e passato, tra gioie, dolori e sofferenze...
"Le stagioni si davano il cambio, una dopo l'altra andavano e tornavano, come le altalene..."
...sia in senso lato protagoniste della vita di tanti piccoli cuori che in tempi lontani hanno urlato e gioito con le mani strette alle loro corde.
"Ogni tanto l'altalena cigola sotto il vento. D'inverno resta congelata nella neve. La tavola è sepolta, imprigionata dal ghiaccio. Poche cose sono più tristi di un'altalena abbandonata. Evocano bambini che giocavano, forse erano felici, gridavano, ridevano, si spintonavano.Adesso quei bimbi non ci sono più. Vivono nella memoria di chi li conobbe..."
Tutto si evolve, tutto cambia, ma le altalene restano sempre là, seppur logore a raccontare solitudini e tristezze. Il pov è in terza persona identificandosi come "il vecchio", "il primogenito" oppure "orfani di genitori viventi". Ci racconta la sua infanzia, adolescenza, la tragedia del Vaillont, il padre violento, la madre vittima del marito violento, la morte del fratello riconosciuto come "il giovane emigrante", la dipendenza dall'alcol, la vita senza regole...e poi arrivato a 70 anni suonati, fa un bilancio della propria vita, riavvolge la pellicola del suo film e ci dona le sue confidenze come se volesse alleggerirsi l'anima prima del grande passo...
"il tempo è passato veloce. Tanti anni volati via senza nemmeno accorgersene. Eppure quando pensa lontano, il vecchio ha tutto chiaro, vede storie, fatti, gioie e dolori..."
Un libro che vi consiglio di leggere, che vi emozionerà e toccherà le corde dell'anima facendole vibrare di dolore e sofferenze. Mauro Corona in questo libro si mette a nudo con i suoi lettori, senza artefici e filtri e si presenta per quello che è: una persona anziana saggia che ha trasformato il dolore, la sofferenza e l'umiliazione in arte, scultura e libri; ma soprattutto una denuncia all'alcolismo che offusca e ottembra anche le menti più sagge fino a ridurre il cervello in poltiglia colorata e il fisico in marciume. Una storia che porterà molti di noi ad un'attenta riflessione sul concetto di causa-effetto e sul futuro che vorremmo avere. Buona lettura. 








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