martedì 6 dicembre 2022

Recensione: QUARANTA: I hope it will be better after forty...

 QUARANTA: I hope it will be better after forty di Alexandra Petullà

Scheda tecnica
TitoloQUARANTA: I hope it will be better after forty 
AutoreAlexandra Petullà
Editore‏: ‎Independently published
Uscita: 26 agosto 2022
Genere: Narrativa contemporanea
Formato: Ebook (disponibili con Kindle Unlimited), Cartaceo
Pagine: 265
Quaranta giorni dividono Rosalia dai tanto temuti quaranta. Lei, professoressa di tecnica aziendale in un istituto professionale, ha una vita a dir poco ordinaria, se non fosse per una piccolissima parentesi scarlatta che le movimenta il tran tran quotidiano. Lia sente su di sé tutto il peso (anzi, proprio il macigno) che gli “anta” comportano e inizia il suo inesorabile countdown più sconsolata che mai, costellato, però, da tutte le disavventure che la donna sembra attrarre come una calamita. Riuscirà ad arrivare incolume al suo compleanno? La sua sanità mentale reggerà? I quaranta saranno un triste traguardo o l’inizio di un nuovo percorso?
Per molti di noi i quarant'anni segnano un momento importante: il cambiamento, la piena consapevolezza della nostra vita di quello che è stato e di quello che sarà. Per Rosalia (Lia) i quaranta giorni che precedono il fatidico giorno del compleanno sono un concentrato di emozioni e situazioni che non credeva possibile, dato che fino a quel momento la sua vita era deludente. In questo libro è evidente fin da subito la paura di invecchiare della protagonista che sceglie un ragazzo molto più giovane per soddisfare i suoi bisogni, sia carnali che affettivi. Saranno le minacce non troppo velate del padre del ragazzo a bloccare questa pseudo relazione. Da qui seguiranno una serie di eventi che faranno arrivare Lia al giorno dei suoi quarant'anni con la consapevolezza che la vita può cambiare da un giorno all'altro, da un semplice incontro o da un imprevisto. Ho iniziato il libro con distacco, non mi è piaciuta la protagonista descritta come una donna frivola che si accontenta di una pseudo relazione con un ragazzino. L'autrice però è stata brava a cambiare registro facendo emergere le riflessioni e le paure di Lia. Ho invece amato fin da subito Julio, un uomo normale, paziente, comprensivo e innamorato. Ha saputo capire Rosalia, la sua paura di non sentirsi adeguata ad avere una relazione vera dopo la confessione di quel recente passato. È scritto in prima persona, le emozioni arrivano dritte al cuore, le descrizioni sono accurate e il lettore entra prepotentemente nella vicenda riuscendo però a fare le proprie considerazioni. Il messaggio che lascia questo libro è che c'è sempre tempo per ricominciare.  Una lettura piacevole.




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