domenica 23 ottobre 2022

Recensione "I Santi d'argento" di Giancarlo Piacci...

 Recensione "I Santi d'argento" di Giancarlo Piacci, Salani editore

Scheda tecnica
TitoloI Santi d'argento
AutoreGiancarlo Piacci
Editore: Salani editore
Genere: Thriller
Pagine: 316
Pubblicazione: 13 settembre 2022
Chi cerca di dimenticare il passato è condannato a riviverlo in eterno, e non c’è luogo dove si possa rifugiare. È il destino di Vincenzo, che da dieci anni si è nascosto in una casetta sul porticciolo di Bacoli, a trenta chilometri da Napoli, lontano da qualunque luogo o persona potesse ricordargli chi è stato e cosa ha fatto. Ma incubi e allucinazioni non hanno smesso di tormentarlo; né l’amicizia di Antonio, un pescatore che se l’è preso a cuore come un figlio, basta a lenire il suo dolore. È pazzo, dicono di lui… e potrebbero pure avere ragione. Una mattina, mentre beve un caffè al bar, un uomo gli si avvicina. È un avvocato, spiega, e lo manda Giovanni Testa, amico di vecchia data, in carcere da anni, verso il quale Vincenzo ha un antico debito morale. Il figlio di Giovanni è morto qualche giorno prima, si è lanciato dal tetto di una chiesa. La moglie lo aveva lasciato, si mormora in giro, ultimamente stava male, era depresso. Ma il padre non crede al suicidio e chiede a Vincenzo di tornare in città, di indagare per conto suo. E così, dopo aver cercato per tanto tempo di scappare dalla verità, sarà costretto a rincorrerla e a sbatterci contro. Con un personaggio che porta un elemento di novità nel panorama del noir italiano, Giancarlo Piacci scava nell’anima di Napoli e delle sue esistenze sgualcite per raccontare non solo le contraddizioni invisibili ma soprattutto quelle che abbiamo sotto agli occhi e ci ostiniamo a ignorare.
Un noir coinvolgente, scritto con maestria che rende partecipe il lettore fin dalle prime pagine. La storia è ambientata nella periferia di Napoli, una città che l'autore conosce bene, perché le descrizioni sono accurate, le immagini dei luoghi e dei profumi arrivano prepotentemente. Un vortice di emozioni che trasuda verità, quelle che la gente preferisce ignorare.
"È lo specchio di una Napoli antica a cui questo infinito presente ha garantito in cambio di un armistizio. Ma è un futuro con la museruola."
Vincenzo, il protagonista, fa a botte con il suo passato, se n'è andato per cercare un po' di pace, ma all'improvviso il passato viene a chiedergli aiuto. Vincenzo ci mostra l'omertà, lo spaccio della droga con i quartieri assegnati alle varie famiglie, il degrado degli edifici, ma soprattutto troviamo sentimenti forti, legami inaspettati e voglia di riscatto.
"Ho indagato le ragioni del suo suicidio, e della separazione con Diana, ho scandagliato il suo passato per intuire quale rapporto avesse con il padre. Non contento ho passato al setaccio casa sua frugando tra angosce e tradimenti"... 
"Avrei dovuto inseguire il fantasma di Raffaele senza preoccuparmi di capire che tipo di uomo fosse da vivo. E invece ho insistito nel tentativo di restituirgli una fisicità."
Oltre ai protagonisti, anche i personaggi secondari hanno un passato e un presente, sono diventati quel che sono grazie al loro vissuto e saranno loro a dare la forza a Vincenzo per portare a termine la missione.
"Non lo devi fare per il tuo amico, pure perché, ora come ora, non mi sembra che puoi aiutare a qualcuno, ma in mezzo alle onde è così: se qualcosa ti fa paura, scendi e aggrediscila subito, oppure quella ti affoga."
Un noir che consiglio, un racconto narrato con passione, dove le paure e le riflessioni fanno da collante ad un inspiegabile suicidio.  5 STELLE di gradimento!!! 
Buona lettura dalla vostra Sabrina

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