Angelo di ghiaccio di
Care lettrici e cari lettori, prima di accingervi alla lettura del libro, chiudete gli occhi, sottofondo della canzone Angels di Robbie Williams e fatevi trascinare dal rumore dei pattini sul ghiaccio che stridono regalando un dolce sogno che si sta avverando “La musica inizia…e io mi isolo da tutto. Ci siamo solo io, la musica e il ghiaccio. Comincio a danzare tracciando lo spazio attraverso il quale il mio corpo si muove, creando le figure della mia esibiazione. Scivolo sul ghiaccio con tutta la passione che ho dentro…” Questo romanzo è la storia del sogno di Mya, una promessa del pattinaggio artistico e di Evan, il capitano della squadra di hockey sul ghiaccio; è la storia di una grande amicizia; la storia di amore e contrasto familiare; una storia di dolore, rinuncia, sconfitta, cadute e rialzate. Ma soprattutto è una storia in cui risalta l'aspetto terapeutico dello sport, della competizione, di sudore e di fatica. Il romanzo è scorrevole, accattivante, struggente ed è scritto in prima persona; i personaggi si alternano nel raccontare le loro vicende e punti di vista. Il linguaggio è semplice e di uso comune, quotidiano che rende la storia veritiera e a trasformare il lettore in protagonista empatico. La grande sofferenza di Mya diventerà la nostra: piangeremo, inveiremo e gioieremo con lei. La sconfitta è una (dolorosa) parte integrante della vita, ma nello sport come nella vita, ci si rialza, grazie all’amore di amici e parenti ma soprattutto grazie alla nostra forza e buona volontà incanalata altrove. Questo il messaggio dell'autrice del romanzo. E’ la storia di tutti noi e allora perché non leggerla? Sono convinta che anche voi, così come accaduto a me, sentirete Mya come se fosse una vostra figlia, sorella e amica e ne sentirete la mancanza alla fine della lettura, anche se, la lascerete a cuor leggero, all’interno del suo sogno diventato realtà. Buona lettura e complimenti all’autrice.
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