"Omicidio all'inglese" (Vintage Editore), il nuovo appassionante romanzo firmato da Verity Bright
Benvenuti nel mio mondo dedicato ai libri. Amo trasmettere la mia passione e condividerla con voi, perchè come disse il grande Umberto Eco, " chi non legge avrà vissuto solo una vita: la propria. Chi legge invece,avrà vissuto 5000 anni : c'era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l' infinito...perchè la lettura è un'immortalità all'indietro. Qui troverete le mie recensioni e cercherò di farvi vivere quante più vite possibili!
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sabato 7 agosto 2021
"Omicidio all'inglese" (Vintage Editore), il nuovo appassionante romanzo firmato da Verity Bright
Info libro
Titolo: Omicidio all’inglese
Autrice: Verity Bright
Collana: New Vintage
Gategoria: Giallo, English
Pagine: 472
Prezzo: 16,00 euro
Data di uscita: 9 agosto 2021
«E in questi tempi di crescente uguaglianza, sarebbe scortese
aver dato alle donne il diritto di voto, senza dare loro il diritto di uccidere. O almeno la stessa possibilità di essere considerate sospettate di un omicidio»
Inghilterra, 1920. Eleanor Swift ha trascorso gli ultimi anni in giro per il mondo, prendendo il tè in Cina, facendo la conoscenza da vicino degli alligatori in Perù, scappando dai banditi in Persia. Ora è appena arrivata in Inghilterra dopo un caotico viaggio di quarantacinque giorni dal Sud Africa. Chipstone è la città più sonnolenta nella quale si potrebbe avere la sfortuna di imbattersi. E per aggiungere la beffa al danno, lì per tutti è una lady. Lady Eleanor, come preferirebbe non essere conosciuta, torna con riluttanza alla dimora dello zio, Henley Hall. Ora che Lord Henley è morto, è lei la proprietaria di quel maniero freddo e ammuffito. Cosa dovrebbe farsene una ragazza? Be’, Eleanor comincia facendo amicizia con il cane di casa, Gladstone, e con una bella passeggiata nella campagna inglese, anche se si sta avvicinando una tempesta... Ed è proprio sotto la pioggia battente che, in lontananza, Eleanor assiste a un omicidio. Prima che possa raggiungere il luogo del delitto, tuttavia, l’assassino è sparito e il corpo è svanito. Senza nessuna vittima e con la polizia locale convinta che voglia solo creare problemi, Eleanor giura di risolvere questa vicenda da sola!
La brillante penna di Verity Bright (pseudonimo) delinea una signorina d’altri tempi, coraggiosa e un po’ pasticciona, che non potrà non farvi sorridere e, nel contempo, appassionare al suo caso da risolvere. Per non parlare poi di Gladstone...
Les Flaneurs Edizioni presenta...
Les Flaneurs Edizioni Presenta
La mia vita durata 100 anni, scritta a 42, finita di scrivere a 43 di Federico Fabbri
Info libro
Genere: Narrativa
Collana: Fuori Collana
Pagine: 202
Prezzo: € 15,00
Editore: Les Flaneurs edizioni
Data di uscita: 15/8/2021
Beneficenza è il sostantivo chiave della vita di Federico-autore.
«Scrivo per raccogliere soldi da donare in beneficenza»,
è il suo karma, da sempre
I lettori siano avvisati: questo libro è un delirio letterario. Un vero e proprio gioco. Sì, perché l’abile autore si diverte con le parole, con i doppi sensi, con i rimandi e le citazioni e persino con i numeri. In queste pagine, però, c’è anche tutto il mondo arcobaleno di Federico Fabbri: i suoi affetti, i suoi hobby e i suoi sogni. E soprattutto c’è il suo cuore. Un cuore grande, sempre aperto agli altri. Un cuore che custodisce il ricordo di Sino.
Federico Fabbri (1978, Santa Sofia). Fin da giovane si avvicina alla scrittura, esordendo con due raccolte di poesie, Sino alla fine (2013) e Persino poesie (2014), pubblicate per tenere vivo il ricordo del suo amico Denis, detto Sino, venuto a mancare in giovane età a causa di un incidente stradale. Nel 2014 pubblica un’autobiografia ironica dal titolo La mia vita durata 90 anni, scritta a 36, finita di scrivere a 37. Molto attivo nel sociale, gli introiti dei suoi libri vengono devoluti totalmente in progetti a favore delle persone diversamente abili. Con una di loro, Giuliana Salvadori, nel 2017 pubblica il romanzo A piedi o su rotella la strada è sempre quella. Con Les Flâneurs Edizioni ha pubblicato L’inferno non ha nuvole, L’assassino e Nessun nesso.
venerdì 6 agosto 2021
Weekend in libreria!!!
Weekend in libreria
Salvation: Acts of Honor, Vol. 2 di K.C. Lynn, Quixote edizioni (6 Agosto)
Una notte proibita di passione si è lasciata dietro un cuore spezzato per anni, quando lui se n’è andato. Ora lei è in pericolo e ha bisogno del suo aiuto. La fiducia non è facile per l’agente dell’FBI Nick Stone, soprattutto quando si tratta di amore, ma rischierà ogni cosa per Katelyn Slade. Compreso il suo cuore. Tra proiettili che volano e tradimenti svelati, le fiamme del loro passato bruceranno più intense di prima. La sua protezione potrebbe essere ciò che la salverà, ma alla fine sarà lei a essere la sua salvezza.
Moment of impact: Edizione italiana (Moments in time Vol. 1) di Karen Stivali, Triskell edizioni (7 agosto)
Per Collin Fitzpatrick, il mondo esterno al di fuori della sua camera del dormitorio è un posto pericoloso. Oltre quella porta, gli studenti del piccolo college conservatore che frequenta credono che sia etero proprio come la sua famiglia, un fervente clan cattolico che lo ripudierebbe se scoprisse la verità. Lì dentro si sente al sicuro insieme al suo coinquilino estremamente sexy Tanner D’Amico. Insieme si sono ritagliati un piccolo mondo intimo dove nascondersi e innamorarsi. Ma non appena il loro rapporto diventa qualcosa di più profondo, Collin si sente intrappolato tra una travolgente storia d’amore e il terrore che qualcuno possa scoprire il suo segreto e distruggere tutto. Tanner non è abituato a nascondersi e vorrebbe gridare al mondo l’amore che prova per Collin, che però non è certo di essere pronto ad affrontare l’impatto che avrà rivelare chi è veramente.
Heartless: Edizione Italiana (Carter Cross Vol. 2) di Willow Winters, Virgibooks (6 Agosto)
Willow Winters, autrice bestseller UsaToday, vi presenta Carter, un antieroe che non dimenticherete, in questa serie mafia romance che vi porterà nei meandri del Dark e vi travolgerà... "senza pietà". Mi ha rapita. Mi ha tenuta prigioniera e mi ha tolto qualunque speranza. Tutto in nome di una guerra in cui io non c'entro nulla, se non fosse per il nome che porto. Carter Cross si è mostrato senza pietà nei miei confronti, fino a che... Mi ha fatto conoscere un nuovo lato di me, che non avrei mai immaginato che potesse esistere nella donna fragile e sottomessa che ero. E mi ha mostrato un aspetto inedito dell'uomo potente e senza scrupoli. Una nuova declinazione del suo desiderio... Io. Eppure c'è un motivo per cui ha la reputazione di un uomo senza cuore. Avrei dovuto immaginarlo...
Ti ho trovata, London: Cuori Imperfetti Vol. 1 di Ellie Wade, Hope edizioni, (6 Agosto)
London Wright ha sempre pensato di sapere cosa significa essere innamorati. Poi incontra lui... Loïc Berkeley, un soldato delle forze speciali, è tutto ciò che London ha sempre desiderato, ma stare con quel ragazzo e portare avanti la loro relazione è la sfida più difficile che lei abbia mai dovuto affrontare. La sola cosa che sa è che non vuole perderlo e che lotterà a ogni costo. Loïc Berkeley sa per esperienza che amare significa solo provare dolore e per questo tiene tutti lontani. Poi incontra lei... London Wright, viziata, spiritosa e bellissima è la rovina di Loïc, nel momento stesso in cui lui posa gli occhi su di lei. A nulla serve combattere i sentimenti che la ragazza gli fa provare e più cerca di tenerla lontana, meno ci riesce. Sarà in grado di amarla senza farsi travolgere dal suo passato?
giovedì 5 agosto 2021
Oggi in libreria...
Ti ho trovato quasi per caso (Briar U Series Vol. 4) di Elle Kennedy, Newton compton editori
Il college doveva essere la mia grande occasione per trasformarmi dal brutto anatroccolo che ero in un meraviglioso cigno. Invece, la confraternita in cui sono entrata è piena di ragazze crudeli, e faccio fatica a inserirmi. Così, quando le mie consorelle Kappa Chi mi hanno lanciato una nuova, umiliante sfida, non ho potuto dire di no. Devo sedurre il nuovo giocatore di hockey della squadra del campus. Conor Edwards non ha problemi a socializzare. È uno di quelli che si sentono sempre a proprio agio. E ci sa fare dannatamente bene con le ragazze. So che è al di fuori della mia portata: i tipi come lui non guardano quelle come me. Perciò non mi aspettavo che accettasse di aiutarmi. Invece di scoppiare a ridere, quando gli ho parlato della sfida ha acconsentito a salire di sopra con me e a fingere che stesse succedendo qualcosa tra noi. E adesso che sono qui con lui mi rendo conto di quanti pregiudizi avessi nei confronti dei ragazzi che hanno un certo successo. Sono nei guai. Ho come la sensazione che questo stratagemma potrebbe provocare un vero disastro…
Scrivimi ancora di Vi Keeland, Penelope Ward, Newton compton editori
Griffin Quinn era il mio amico di penna dell’infanzia, il ragazzo inglese con cui, fin da bambina, intrattenevo una corrispondenza regolare. Nel corso degli anni, attraverso centinaia di lettere, siamo diventati amici strettissimi, abbiamo condiviso i segreti più profondi e oscuri tanto da pensare che il nostro legame non potesse rompersi. E invece… Dopo otto anni dalla mia ultima lettera, all’improvviso ho ricevuto una busta. Un concentrato di anni di rabbia repressa. Non avevo altra scelta che confessare finalmente le ragioni per cui avevo smesso di scrivere. Griffin mi ha perdonato, e in qualche modo siamo stati in grado di ritrovare il nostro legame d’infanzia. Ma siamo adulti, adesso. E così le nostre lettere divertenti e civettuole sono diventate rapidamente bollenti ed esplicite, rivelando le nostre fantasie più selvagge. Fino al punto da spingermi a desiderare di vederci dal vivo. Griff non voleva che ci incontrassimo. Mi ha chiesto di fidarmi di lui. Ha detto che è molto meglio così. Ma io voglio di più. Per questo sto correndo un grosso rischio. Il rischio di perdere tutto un’altra volta.
Occhi azzurri di Arturo Pérez-Reverte, Solferino
Tenochtitlán, 30 giugno 1520. È l’ultima notte degli spagnoli nella capitale dell’impero azteco, ed è passata alla storia come la «Noche Triste». Dopo la «strage del Templo Mayor», l’odio dei tlaxcaltechi verso i conquistadores trabocca come una marea, e si mischia alla pioggia che batte furiosa sulla città, travolgendo gli uomini di Hernán Cortés in disordinata e sanguinosa ritirata. Tanto disperato è il tentativo di salvare la pelle che molti lasciano indietro l’oro dei saccheggi, per correre più leggeri verso la salvezza. Non lui, il soldato dagli occhi azzurri, che non vuole rinunciare, a nessun costo, alla promessa che quel tesoro racchiude, la promessa che lo ha portato fin lì. È il prezzo del suo coraggio, gli ha sacrificato tutto, persino la sua paura. Occhi azzurri è una miniatura perfetta in cui una notte di ferro e sangue racchiude il senso di due universi che collidono: nel fragore della battaglia, nel terrore che tutto avvolge nella sua cappa scura di morte, sentiamo il soffio leggero di desiderio, speranza, amore, a rammentarci come le pagine più terribili della Storia riescano spesso a essere – senza cadere in contraddizione – anche «indimenticabili e magnifiche».
L'amante proibito di Janet MacLeod Trotter, Newton compton editori
Scozia, 1919. All’indomani della prima guerra mondiale, l’infermiera Esmie McBride conosce il capitano Tom Lomax, un reduce, durante un ricevimento dato dalla sua migliore amica, Lydia. Esmie è da subito preoccupata per lo stress post traumatico di Tom ma, altrettanto istantaneamente, è catturata dal suo fascino. Sarà però l’esuberante Lydia a ricevere da lui una proposta di matrimonio, e così la coppia partirà per l’India, per iniziare una nuova avventura: Tom ha infatti in mente di rilevare un hotel e gestirlo insieme a Lydia. Quando Harold, un medico amico di Tom, chiede a Esmie di sposarlo, dandole la possibilità di lavorare come infermiera in India, lei accetta. È sicura di riuscire a imparare ad amarlo con il tempo: il mondo è pieno, in fondo, di storie romantiche nate così. Mentre Esmie lotta con i suoi veri sentimenti per Tom e i pericoli quotidiani del suo lavoro, Lydia si rende conto che la vita mondana in India non è affatto elettrizzante come aveva sognato. Trascorre le giornate al Raj Hotel, recentemente acquistato, sentendo una grande nostalgia di casa. Quando il destino avverso si abbatterà su entrambe le coppie, Esmie dovrà affrontare una scelta difficile: comportarsi ancora una volta da amica fedele o rischiare tutto e seguire il cuore?
Isabelle d'Este: il regno del diamante di Francesca Cani, Leggereditore
1473. Per generare un diamante occorre sangue puro, per questo motivo il duca Ercole d’Este, detto Tramontana, sposa la principessa Eleonora d’Aragona. Una delle figlie di questa unione andrà a casa Gonzaga per riparare il difetto genetico che fa nascere i marchesi di Mantova con la gobba. Isabella è perfetta, intelligente, scaltra e di bell’aspetto, cresce in un mondo di eruditi sapendo di andare in moglie a un uomo che le è socialmente inferiore, nonostante ciò gli dovrà obbedienza e contribuirà ad aumentarne la fama. Ma le lotte per il potere e l’ambiente di corte forgiano lo spirito della giovane donna fino a renderlo eccezionale, lei è la vera stratega e abile mente politica di Mantova. Francesco Gonzaga è un soldato, erede di una città che è una pietra grezza, troppo rozzo per comprendere fino in fondo il potenziale di una moglie colta. Il loro matrimonio ha basi di cristallo, conosce alti e bassi e la terribile rivale Lucrezia Borgia, ma la dinastia è fondata e l’obiettivo di Isabella è renderla immortale. Guerre, nemici di ogni sorta, invidie, adulazioni e macchinazioni sullo scenario delle più prestigiose corti italiane. L’ambizione, la grandezza, il sogno, il ritratto di una donna che rompe gli schemi.
mercoledì 4 agosto 2021
Recensione libro "Come delfini tra i pescecani" di Francois Morlupi edito Salani editore
Recensione libro "Come delfini tra i pescecani" di Francois Morlupi edito Salani editore
Scheda tecnica
Titolo: Come delfini tra i pescecani
Autore: Francois Morlupi
Editore: Salani
Genere: Gialli /Thriller
Pagine: 416
Formato: Ebook e copertina flesssibile
Pubblicazione: 29 Aprile 2021
È un ottimo poliziotto, il commissario Ansaldi, anche se da tempo immemore
soffre di ipocondria e di attacchi d'ansia che rendono complicate anche le
attività più semplici, nella vita come nel lavoro. Per fortuna il quartiere al
quale è stato assegnato, Monteverde, è un’oasi di pace nel caos della capitale:
un posto tranquillo, dove non succede mai niente. Forse è per questo che sotto
il suo comando sono stati destinati altri quattro soggetti “particolari”, come
ad esempio Eugénie Loy, il suo braccio destro, che soffre di un disturbo
antisociale della personalità che la rende apparentemente insensibile, una
“portatrice sana di disperazione” come la definiscono i colleghi, che però
riconoscono in lei ottime doti investigative. Sono così, i Cinque di
Monteverde: uomini e donne alle prese con le loro debolezze, ma capaci,
insieme, di trasformarle in forza.
Un venerdì pomeriggio, un ultraottantenne
vedovo e solitario viene trovato senza vita nel proprio appartamento, con un
cappio al collo. Si direbbe un caso facile, il classico suicidio. Ma qualcosa
non quadra ad Ansaldi e ai suoi, e quel piccolo dubbio si trasforma, nel
volgere di pochi giorni, in un'indagine che turberà non solo la quiete di Monteverde
ma anche le stanze della politica.
Dopo “Formule mortali” e “Il colbacco di Sofia”, torna Francois Morlupi con
un giallo fresco e dalla struttura classica, la cui trama, supportata dalla
vena di umorismo romanesco dell’autore, ci trascina per poco più di
quattrocento pagine.
Nel tranquillo ed elegante quartiere di Monteverde, a Roma, il
commissariato retto da Biagio Maria Ansaldi si trova di fronte al suicidio di
un anziano uomo. La quotidianità trascorsa in reclusione, un passato segnato da
perdite affettive e la solitudine sembrerebbero giustificare l’atto ma
un’intuizione della vice del commissario Ansaldi, Eugénie Loy, dà il via ad
un’indagine che vede l’intera squadra coinvolta a sciogliere nodi e segreti
che, inoltrandosi dapprima lungo vicoli ciechi, risalgono ad un passato dove
rinvenire il filo conduttore che li porterà alla soluzione del caso.
Attraverso i vari capitoli, con Roma a fare da scenario con le sue bellezze
e i suoi annosi problemi di traffico, il giallo si dipana su due piani
temporali. Uno passato la cui narrazione è affidata ad un voce narrante non
definita e il presente in cui si muovono i personaggi e dove sono sapientemente
sparse le tracce per scoprire la verità. I protagonisti de “Come delfini tra i pescecani” sono i componenti della
squadra al comando del commissario Ansaldi, personaggi caratterizzati da
imperfezioni e per questo di successo.
“Un po’ matti lo sono sul serio i miei uomini, ciascuno a modo suo. Ma
diciamoci la verità, hanno una grande fonte di ispirazione: il sottoscritto. Ansioso all’inverosimile, mi rifugio nell’arte per sfuggire alle mie
paturnie quotidiane e a un’ipocondria feroce che attanagliano il mio girovita
generoso”
Dalla fisicità non proprio perfetta, anzi piuttosto grasso, ipocondriaco ed
ansioso in modo imbarazzante, appassionato di arte e di buona lettura, Ansaldi
guida i suoi uomini con attenzione e fare paternalistico. La sua vice, l’algida
Eugénie Loy, dai modi ruvidi e spicci, con grande abnegazione al lavoro e
mancanza di empatia ma capace di inseguire la verità a costo di se stessa. I Ringo Boys: il bellissimo William Leoncini dalla pelle color caramello,
innamorato della sua Esthella e con la passione per tutto quel che riguarda il
periodo storico del Nazismo e Roberto Di Chiara, ingenuo bamboccione, tifoso
sfegatato della Roma e fine amante di film coreani sottotitolati, segretamente
innamorato dell’ultima risorsa della squadra, la giovane e bellissima Eliana
Alerami. Brava e ambiziosa, quest’ultima, ma inesperta, che ha eletto, quale
suo modello, la collega Loy per destreggiarsi in quella vera e propria gabbia
di matti che è il commissariato. Una squadra di colleghi e di amici cementati da un legame forte, quasi
familiare, che li porta a guardarsi le spalle l’un l’altro, a supportarsi nei
momenti di stress sul lavoro e nella vita privata. Ognuno di loro capace di
essere portatore di intuizioni a volte geniali e risolutive. Morlupi tratteggia i personaggi con cura e profondità, in modo
introspettivo, lasciando emergere i pensieri che li agitano, i sogni e le
paure, evidenziandone i pregi e i difetti affinché il lettore possa ritrovare
degli amici, esempi positivi nella loro normalità. Seguire le loro azioni lungo
le piste investigative è reso semplice dal progetto narrativo anche se a tratti
il racconto si fa lievemente ridondante e un pò troppo lento anche per via di
un eccessivo ricorso a divagazioni culturali (seppur ammirevoli testimonianze
della preparazione culturale dell’autore). Il nuovo lavoro di Morlupi è un bel giallo dove è possibile rinvenire
spunti di riflessione sulla società odierna e sulla classe politica, nonché
sugli aspetti meno edificanti che sono dietro il calcio, lo sport più amato in
Italia. Tratteggia bene i legami di amore e di vendetta che sottendono a molte azioni
umane. Una lettura consigliata a tutti coloro che amano le figure in antitesi,
l’antieroe. Stelle 3,5
martedì 3 agosto 2021
Recensione: "Prima che il buio" di Nico Priano edito Nua Edizioni
Recensione: "Prima che il buio" di Nico Priano edito Nua Edizioni
Scheda tecnica
Titolo: Prima che il buio
Autore: Nico Priano
Genere: Romanzo Storico
Pagine: 300
Pubblicazione: 15 Luglio 2021
Formato: Ebook e cartaceo
Il racconto di una generazione. Una storia d’amore, di amicizia, e di guerra. “Prima che il buio” di Nico Priano è il racconto di una generazione cresciuta troppo in fretta tra fame e guerra, un’umanità fragile, dunque, ma tutt’altro che arrendevole. Michele e Giulia sono due adolescenti. Lui figlio di contadini, lei unica figlia di una famiglia benestante, di origini ebraiche. Le loro vite si incontrano e si legano in un’unione tenace, irrinunciabile. Ci penserà la guerra a dividere i due ragazzi, tra angosce e speranze, tra la paura di non farcela e la voglia di vivere. Attraverso la loro vicenda, il romanzo racconta il decennio compreso tra il 1935 e il 1945, legando gli eventi della Provincia Piemontese, dell’Ovadese in particolare, con quelli nazionali e internazionali. Dal crollo della Diga di Molare, all’entrata in Guerra dell’Italia, dalla disfatta sul fonte della Cirenaica, agli episodi della guerra resistenziale combattuta sui monti dell’Appennino Ligure-Piemontese. Tra le pagine del libro affiorano figure celebri e altre poco conosciute, ma altrettanto decisive e determinanti. Il libro si conclude con un’appendice che riporta il lettore ai giorni nostri e riavvolge il filo della narrazione. Michele ormai vecchio, racconta la sua storia ai nipoti. È una sera di giugno proprio come quella che dà il via alla vicenda, sessantacinque anni prima. Una casa di campagna, un prato, il volo di una lucciola. È il suo chiarore intermittente ma ostinato a rappresentare la Memoria, ciò che resta al cospetto del Buio dove l’aneddotica svanisce e i ricordi si spengono. Resta una Storia che chiede di essere raccontata. Ancora una volta.
"Prima che il buio" racconta un periodo storico specifico, il decennio compreso tra il 1935 e il 1945,
che ha portato tanta sofferenza all’intera umanità, qui raccontata attraverso i
personaggi Michele e Giulia che vivono il periodo in maniera differente a causa
delle loro origini: lui italiano costretto a partire in guerra e poi reso
prigioniero dagli avversari, lei ebrea costretta a nascondersi per sfuggire al
suo amaro destino che qualcuno ha deciso per la “sua razza”; una storia ricca di eventi ed
episodi realmente accaduti “abbelliti” e romanzati da parte dell’autore. La
storia parte piuttosto lentamente e in modo confuso, tale da impedirmi di
collegare gli eventi ad un unico filone. Piano piano inizia a prendere vita e
ad entrare nel vivo e nell’ interesse di me lettrice ( da considerare sempre
che la lettura è altamente soggettiva e quindi per molti di voi, sarà
esattamente il contrario). Lettura
scritta con un linguaggio semplice senza fronzoli o termini di difficile
comprensione. Ogni capitolo è contrassegnato dal periodo e dal luogo in cui
avviene il racconto che si articola e sviluppa tra l’Italia, L’Inghilterra e la
Scozia. La guerra sporca l’animo umano,
lo rende cattivo, animato dal sentimento di odio e di vendetta e riempie i
cuori di vendetta e aridità.
“…non era la logica a governare gli eventi …in tempo di
guerra c’era soltanto l’odio e con quello era impossibile fare i conti. Con
quello non si ragionava…”
La guerra ha diviso e distrutto famiglie; ha solcato le
guance di lacrime di tante mamme, figli e mogli; ha disintegrato la coscienza e la
dignità umana. Di questo parla il libro: della supremazia di un uomo su un
altro uomo fino a togliere la libertà.
“...ricacciò quel ricordo indietro, insieme al resto. Tutto quello
che c’era stato prima della guerra rappresentava adesso una ferita aperta che
perdeva sangue e bruciava. E allora si concentrò sulla disperazione che aveva
intorno, pensando a come salvare la pelle”
Una storia come tante che deve essere assolutamente
raccontata alle nuove generazioni affinchè non si commettano più gli stessi
errori; una storia che dovrebbe far parte del programma di educazione civica
come materia scolastica; una storia che ciascun nipote dovrebbe ascoltare
direttamente dalla voce dei propri nonni, proprio come accade nel libro:
Michele ormai anziano racconta la sua vita ai propri nipoti per dar loro una
buona speranza futura su gli errori del passato. Lettura consigliata ad ogni fascia d’età specialmente a
quella più giovane: ragazzi, fate in modo che il sacrificio dei vostri nonni e
di altri uomini dall’essere stati resi schiavi, imprigionati, partigiani, non
sia vana, ma che sia onorato. Se oggi tutti noi siamo uomini liberi, dobbiamo
ringraziare i nostri partigiani che hanno combattuto la loro resistenza a
rischio della vita.
“...Le sembrò di sentire dei passi. Fuori non c’era nessuno.
Non vide gli uomini che stavano scendendo il sentiero verso Campale. Uomini che
quella guerra volevano farla finire a tutti i costi. Avevano nomi curiosi, buoni
per la battaglia, per la clandestinità. Camminavano sgranati, in silenzio…”