sabato 12 giugno 2021

Rinasce la storica collana "I libri della Spiga" con un Proust inedito dal 3 giugno in libreria

Rinasce la storica collana "I libri della Spiga" con un Proust inedito dal 3 giugno in libreria

Con il volume inedito di  Marcel Proust 
"Il corrispondente misterioso", la casa editrice Garzanti rilancia e rinnova la storica collana I libri della Spiga 

in libreria dal 3 giugno 

Nata nel  1982 per volontà di Livio Garzanti, la collana prende il nome dall’indirizzo dello storico palazzo di  proprietà dell’editore sito a Milano in via della Spiga e progettato da Gio Ponti. 

La collana si è avvalsa della consulenza di studiosi e specialisti eccellenti come quella di Dante  Isella, a cui si deve la curatela di una edizione tuttora di riferimento delle opere di Carlo Emilio  Gadda. 

“Riprendiamo una tradizione gloriosa, patrimonio della Garzanti e della cultura italiana, investendo  su libri di durata da proporre alla curiosità onnivora del lettore d’oggi”, dichiara Paolo Zaninoni,  direttore editoriale della Garzanti.  I Libri della Spiga, nella nuova veste grafica e editoriale firmata da Giacomo Callo, saranno fedeli  all’impegno di varietà ed eclettismo della collana. Ospiteranno entro l’anno oltre a Marcel Proust,  l’edizione definitiva delle Lettere di Pier Paolo Pasolini (a cura di Nico Naldini e Antonella  Giordano), i Racconti del Risorgimento (a cura di Gabriele Pedullà) e i Racconti di Antonio Delfini  (a cura di Roberto Barbolini). A marzo 2022, in occasione del centenario della nascita di Pier Paolo  Pasolini, è attesa la nuova edizione di Petrolio curata da Walter Siti e Maria Careri. 

Questa edizione raccoglie nove novelle inedite di Marcel Proust (1871-1922) portate alla luce negli anni Cinquanta dalle ricerche dello studioso ed editore Bernard de Fallois, e pubblicate per la prima volta in Francia nel 2019. Correda il volume il saggio di Luc Fraisse Alle fonti della «Ricerca del tempo perduto» , che illustra la genesi di alcune pagine del capolavoro proustiano. Nel dare alle stampe il suo primo libro, "I piaceri e i giorni" (1896), il venticinquenne Marcel Proust decide di escludere alcuni scritti, sottraendoli così per oltre un secolo allo sguardo del pubblico. Simili a materia in fusione, queste pagine esprimono proprio nella loro incompiuta varietà lo slancio creativo dell'autore, nonché il rapporto diretto con il colossale e celeberrimo ciclo della Recherche: per quanto inedite, esse infatti già contengono in nuce immagini e personaggi che riemergeranno e troveranno collocazione proprio nel capolavoro. Nel mettere in scena un intenso dramma psicologico per trasposta persona, Proust sembra comporre un ideale diario intimo dei primi anni parigini, e alza il velo sull'esperienza privata di un giovane uomo pronto a misurarsi, per la prima volta e dolorosamente, con la propria omosessualità. Spaziando tra i generi più diversi - dalla fiaba al racconto fantastico, dal dialogo dei morti alla novella a enigma -, questi nove testi, pubblicati ora per la prima volta in Italia, intrecciano eros e morte, passione e malattia, elogio della musica e dello spirito umano, affermando il precoce talento di un punto di riferimento della letteratura mondiale.








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