Recensione libro "Fragile" di Salvo Fuggiano di Les Flaneurs edizioni
Scheda tecnica
Titolo: Fragile
Autore: Salvo Fuggiano
Editore: Les Flaneurs edizioni
Genere: Gialli hard-boiled
Pagine: 212
Formato: Ebook e copertina flessibile
Pubblicazione: 26 Aprile 2021
Sono passati più di quarant'anni dal giorno che ha cambiato la vita di
Salvatore per sempre: quello in cui suo fratello Francesco morì, in circostanze
mai del tutto chiarite. Cercando di rimettere insieme la sua vita, malgrado
ogni parte di lui opponga resistenza, finisce per restare bloccato in una
profonda e innaturale solitudine, intrappolato dalle sue stesse paure. Eppure
c'è qualcosa che lo spaventa ancora di più: un istinto aggressivo che non
riesce a dominare, legato in qualche modo all'incubo che continua a tormentare
le sue notti; una visione oscura da un passato ignoto, parte di un segreto che
da sempre porta dentro di sé. D'improvviso, però, le urla e i pianti di un
bambino rompono quel silenzio, convincendolo che qualcosa di davvero terribile
stia per accadere. Realtà o solo allucinazioni dovute ai suoi traumi? Così, per
sfuggire al suo male interiore, Salvatore inizia a scrivere un nuovo romanzo...
“Attraversò lentamente la stanza, avanti e indietro, centimetro dopo
centimetro, lo sguardo fisso alla porta. A differenza del corpo, la sua mente ora si era ripresa e spaziava nel
tempo, mentre i ricordi si affollavano in essa. Non opponeva più resistenza,
perché quelle percezioni sperimentate da anni lo travolgevano, che lo volesse o
no. Salvatore stava rivivendo quello che era successo quando era solo un
ragazzino. Ora, a distanza di tanti anni, avrebbe preferito dimenticare. Avrebbe
voluto essere capace di mettersi il passato alle spalle e ricominciare una
nuova vita. Avrebbe voluto dormire ed essere trasportato in un sogno fatto solo
di ricordi felici. Invece, sapeva che sarebbe arrivato in un mondo oscuro di
sofferenza e dolore.”
Salvatore ha una vita segnata, una vita spezzata dalla prematura scomparsa
di Francesco, suo fratello. Le circostanze della morte sono sepolte nei meandri
della sua memoria e tutto il suo essere ha costruito una possente barriera
oltre la quale cela la verità sugli eventi che hanno condotto alla tragedia.
Troviamo un uomo che vagola nei giorni della sua quotidianità senz’anima, tutto
intento a rovistare dentro di sé nel tentativo di colmare il senso di vuoto. Per superare il pantano nel quale resta intrappolato, Salvatore si dedica
alla scrittura. Diviene scrittore per liberarsi dal trauma che lo travolge, per
cercare di operare quella catarsi necessaria a sopportare la vita.
Con "Fragile" troviamo un romanzo assai particolare: i sentimenti, le
emozioni, i progetti li sentiamo raccontare dal di dentro, mentre vengono
elaborati e messi in opera. È come essere dietro una macchina da presa e
seguiamo il regista mentre i protagonisti mettono in scena lo spettacolo. Il lettore, attraverso il lavoro di Salvo Fuggiano, si trova alle prese con
il disagio psichico.
Il disagio psichico non è solo una serie di sintomi, è qualcosa che può
rubare i sogni, la giovinezza, allontanare dagli amici e dagli affetti più
cari. Molti pregiudizi gravano ancora sui disturbi psichiatrici e su coloro che
ne sono colpiti. È per questo che trattarne in un romanzo può costituire un
“azzardo”.
Il potere taumaturgico della parola, quando gestita sapientemente,
soprattutto in contesti “leggeri”, aiuta ad accostarsi al problema abbandonando
le iniziali diffidenze (basti ricordare le canzoni di Simone Cristicchi). Fuggiano le parole le gestisce bene: ha contemporaneamente tenuto più di un
registro, adottando di volta in volta, il linguaggio appropriato alla
situazione facendo percepire le varie sfumature delle situazioni differenti.
Giocando con il lettore fra realtà e allucinazione, tra urla e silenzio, lo
conduce in un labirinto di folle solitudine dove altrimenti non sarebbe stato
facile districarsi. Una lettura non “facile”, da farsi probabilmente in un momento dell’anno
meno spensierato. Stelle 3,5
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