giovedì 8 aprile 2021

Recensione libro "Del primo Amore" di Manuel Sgarella edito Ode Edizioni

 Recensione libro  "Del primo Amore" di Manuel Sgarella edito Ode Edizioni

Scheda tecnica
Titolo: Del primo amore
Autore: Manuel Sgarella
Editore: ode edizioni
Genere: Romance storico
Pov: Terza persona
Formato: Ebook e cartaceo
Data pubblicazione: 1 aprile
Pagine: 380
Serie: no
Autoconclusivo:
L'amore fra Giuditta e Vincenzo è un sentimenti puro che resiste negli anni duri delle lotte per la conquista della libertà. In un'Europa post napoleonica, i due protagonisti vivono le medesime passioni di spirito che accenderanno il Romanticismo. È in questo sfondo storico che emerge, intensa e contrastata, la storia fra la cantante Giuditta Pasta e il compositore Vincenzo Bellini. Un amore intenso, ingabbiato, impossibile.


Il romanzo di Manuel Sgarella è ambientato nel periodo 1796 - 1821, l'età della Restaurazione, l'età post bellica di Napoleone Bonaparte; un periodo in cui primeggiava la voglia di indipendenza, di libertà, grandi ideali umani, sociali e politici, che svegliano le menti degli uomini dal periodo "buio e immobile dell'illuminismo". Parliamo del periodo del Romanticismo la cui componente emozionale, sconvolse l'Europa, ponendo le basi di unità giunte fino a noi. In questo periodo, studiato con cura e minuzia di particolari dall'autore, si intrecciano le storie di grandi personaggi realmente esistiti che hanno lasciato la loro impronta nel panorama musicale, artistico e letterario, giunte fino a noi: Giuditta Pasta nata Negri, Vincenzo Bellini, Domenico Barbaja, Heinrich Heine, Gioachino Rossini
L'autore ha intrecciato le loro storie, partendo dalla realtà fino alla parte romanzata studiata e ricercata. I personaggi ovviamente sono rimarcati da una psicologia differente che crea un connubio perfetto nella storia. 
Giuditta Pasta, contralto e soprano, è nata per calcare il palcoscenico, per emozionare ed emozionarsi, ma è costretta a sposarsi con Giuseppe Pasta e a vivere in una gabbia dorata per salvare il patrimonio fallimentare di famiglia; la sua infelicità crea il suo personaggio sul palco in cui finalmente si sente libera di essere se stessa e raccontare la sua sofferenza a chi l'ascolta...
"Vivi sul palco quello che non puoi vivere nella vita. Quando canti prendi decisioni, affronti di petto delle scelte di cui poi ti assumi le responsabilità. Gestisci una situazione con coscienza e fermezza. Nella tua vita, qui, ora, sei indecisa, debole, remissiva, non ti lasci trascinare dalle emozioni, dall’amore. Non lo rifiuti, l’amore, perché non lo cerchi. Non lo accetti perché quello che hai credi possa trasformarsi. Ma non è così, almeno non sempre. Invece sul palco sai che l’amore non si costruisce, ma nasce e cresce perché alimentato da due persone".
...sul palco cadono finalmente le sue barriere costruite da un'educazione severa della nonna
"...il busto stretto della nonna...per dominare il proprio respiro, per non far trasparire il proprio pensiero. Raddrizzò la schiena. Lo sguardo dritto e deciso..."
L'incontro con Vincenzo Bellini, cambia la vita ad entrambi: la cantante trovò nel giovane musicista l'unica persona capace di metterne in risalto le doti, mentre Bellini trovò l'interprete ideale, l'unica che grazie ai ricchi mezzi vocali soddisfacesse pienamente la sua verve creativa e sperimentale. Un incontro pregno di amore, sentimento; amore platonico ed epistolare che mantiene viva la fiamma artistica ed umana. 
"...era di fronte a lui. Lo guardava con i suoi occhi turchini senza proferir parola.."
La particolarità del romanzo è la sua suddivisione in atti che racconta la vita dei protagonisti come se fosse un'opera teatrale scritta per noi lettori. Leggere il libro è come assistere ad un'opera teatrale, come stare seduti in platea in un grande teatro ad applaudire Desdemona o Amenaide; leggendo il romanzo, viaggieremo tra i più grandi teatri del mondo: Londra, Venezia, Milano, Parigi, Mosca e di questo periodo di lockdown continuo, è ancora più straordinario. Inoltre, all'inizio di ogni atto, l'autore ci consiglia un'opera da ascoltare, da leggere o da vedere, e questo rende ancora più veritiera la storia che leggiamo. 
Non sappiamo se la storia d'amore tra Giuditta e Vincenzo sia vera, non sappiamo se le lettere scritte da Vincenzo siano reali, ma ciò chè vero è la passione e le emozioni che tali pagine hanno suscitato  in me lettrice; emozioni vere e contrastanti molto spesso non in linea con le azioni di Giuditta, ma le sue sofferenze da donna e mamma sono giunte a me. Ad un certo punto della sua esistenza, Giuditta (così come tutti noi), deve scegliere cosa fare della propria vita e da che parte stare: salvare se stessa oppure le apparenze? Essere così come gli altri le impongono di essere o liberare il suo spirito e libertà? Chissà che strada deciderà di percorrere Giuditta... 
"Da che parte stai, Giuditta? Ancora. Giuditta prese un respiro e si guardò in giro..."
Un romanzo da leggere e da ascoltare con il cuore  e la mente; un romanzo ben scritto, curato nei minimi dettagli; accurato nelle date ed eventi storici e personaggi che hanno contribuito ad accrescere il periodo del "bel canto" e dei forti ideali patriottici. Linguaggio curato e ricercato che rendono la lettura scorrevole, fluida e allo stesso tempo accattivante e che rendono l'autore, degno di essere letto. Da leggere assolutamente. 




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