Recensione "Sotto il ponte del diavolo" di A.S.Twin Black
Scheda tecnica
Titolo: Sotto il ponte del diavolo
Autore: A.S. Twin Blak
Editore: Self Published
Genere: Thriller
Formato: Ebook e cartaceo
Disponibile su Kindle Unilimited
Pubblicazione: 30 Agosto 2020
"Ancora nessuna notizia della quindicenne scomparsa a Poggio
Castano nella serata dell’8 luglio. La giovane aveva detto a sua madre che
sarebbe andata a casa di un’amica, dove però non è mai giunta.”
Bea scosse la testa. Aveva atteso con ansia il notiziario
regionale delle diciannove, con la speranza che i giornalisti fornissero
maggiori dettagli su come fossero andati veramente i fatti, invece l’uomo fece
da parte i fogli che aveva davanti a sé, e passò a parlare della notizia
successiva.
C’era stato un incidente in un cantiere dove una gru si era
ribaltata, e l’operaio era stato travolto perdendo la vita. A quella di notizia
il giornalista dedicò più tempo, forse proprio perché il povero operaio era
deceduto dopo tre giorni di agonia. Melissa, invece, era solo scomparsa anche se, i più
pessimisti in paese, iniziavano a insinuare che fosse morta. Gino, un anziano di ottantaquattro anni, sosteneva che fosse
stato il fantasma di un boscaiolo a ucciderla, quello che da anni appariva
sotto il ponte del diavolo, lungo la vecchia mulattiera, e vagava nella
boscaglia imbracciando un’ascia.
È un piccolo paese del centro Italia Poggio Castano. Un
paese come tanti.
“Nei piccoli paesi, lì dove tutti conoscevano tutti, le
persone si marchiavano a vicenda. Di molti veniva evidenziata una qualche
caratteristica, con la quale poi venivano identificati quando si parlava di
loro”.
Un paese con le sue leggende e i suoi segreti. Un paese coi
suoi fantasmi e i suoi ponti. Ed è da Poggio Castano che, la sera dell’8
luglio, Melissa scompare. Una giovane donna, o piuttosto una bambina alle soglie della
giovinezza, inconsapevole di essere dotata della bellezza e del fascino,
eredità dell’amato padre Louis, capaci di destare più di un’attenzione. Sulle sue tracce Bea: amiche da sempre.
“Aveva usato il verbo al presente, perché parlare di Melissa
al passato la faceva sentire in colpa. La colpa di chi si rassegna e dimentica”.
A.S.Twinblack è capace di lasciarci con il suo libro fra le
mani fino a quando non lo abbiamo finito. Con una scrittura fluida e piena di ritmo costruisce un
linguaggio fresco, senza ridondante ricorso a strutture eccessive e a figure
retoriche. Ci conduce, così, attraverso il paese in cui si svolgono i fatti.
Lasciamo l’abitato e cominciamo ad inoltrarci su per il sentiero lungo la
mulattiera e quasi inciampiamo noi stessi rischiando di cadere mentre siamo
distratti dallo stormire delle foglie agitate dal vento, trovando sollievo nel
caldo estivo che soffoca, ammaliati dal panorama della natura. Attraverso il suo occhio attento viviamo la percezione
illusionale che ha Melissa del papà, un mito per lei, scomparso quando aveva
solo otto anni. Scopriamo la disattenzione di alcuni genitori e
l’inadeguatezza sociale dei giovani uomini, i codici perfezionistici a cui
tendono. Sentiamo l’odore disgustoso che hanno l’abbrutimento e
l’abbandono. Assistiamo impotenti alla violenza perpetrata da chi non ha più
parole.
“Che intendi per ballare col Diavolo?» le domandava,
sporgendosi in avanti. Il suo cuore accelerava, in trepidante attesa di
ricevere lo svelamento di un antico segreto”.
“Che sia nello spirito o nel corpo, gli uomini che
ballano col Diavolo feriscono e uccidono senza guardarsi dentro.”
Un libro consigliato. Stelle 4
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