Recensione libro "Costanza e buoni propositi" di Alessia Gazzola edito Longanesi
Scheda tecnica
Titolo: Costanza e buoni propositi
Autore: Alessia Gazzola
Editore: Longanesi
Pagine: 228
Genere: Narrativa contemporanea
Pubblicazione: 12 Ottobre 2020
Formato: Ebook e cartaceo
Tutto avrebbe pensato, ma non di fare la paleopatologa dopo la laurea in medicina. Non di vivere a Verona, così distante da Messina, la sua casa. Non di avere una figlia piccola a carico, la buffa Flora. Non di rintracciare il padre della suddetta figlia dopo svariati anni, di scoprirlo affascinante come quando l’aveva conosciuto e di vederlo perfetto con Flora. Non di scoprire di provare ancora qualcosa per il suddetto padre. Non di poter vantare una discreta collezione di situazioni ed esperienze imbarazzanti. La vita di Costanza Macallè può dirsi, insomma, abbastanza travagliata. Ma la trentenne dai capelli rossi ribelli e con il cappotto troppo leggero per l’inverno del nord, può contare su pochi, ma buonissimi assi nella manica che la aiutano ad affrontare giorno dopo giorno le sfide della vita: i colleghi dell’Istituto di Paleopatologia, la sorella Antonietta, un’innata capacità di rialzarsi a ogni caduta, la consapevolezza di poter contare sulle proprie forze e l’ostinata determinazione di chi sa cavarsela anche con poco. La nuova vita che Costanza aveva appena iniziato a costruire potrebbe, però, essere sul punto di cambiare un’altra volta. Il lavoro di medico è ancora in cima alla sua lista dei desideri e Marco, il padre di Flora, è ancora in procinto di sposarsi. Costanza dovrà quindi confrontarsi con importanti decisioni da prendere, cuori poco inclini ad ascoltare il cervello e un sito archeologico milanese che porta alla luce un incredibile mistero dal passato medievale della città… Come al solito, per poter affrontare tutto, ci vuole Costanza.
“Non si può sapere se la vita ti sta preparando uno
scherzetto per farti cambiare nuovamente idea.”
Nel precedente libro Costanza
Macallè, un’anatomopatologa siciliana, abbandona il suo sogno di andare a
lavorare a Londra, per accettare un posto a Verona, presso il dipartimento di
paleopatologia; ospite insieme alla piccola Flora di sua sorella Antonietta. Inizialmente,
i ritrovamenti di ossa e scheletri non erano di certo quello che sognava per il
suo futuro, ma pian piano si rende conto del fascino misterioso che si cela
dietro ogni piccolo particolare che si trova a studiare, iniziando a capire che
quello forse è il posto per lei. Per il bene della sua piccola di soli 3 anni,
fa di tutto per ritrovare Marco, il suo papà, che aveva conosciuto durante una
vacanza a Malta e con cui aveva avuto l’avventura di una notte. Anche se
conducono vite separate, cercano di avere un rapporto armonico per il bene di
Flora, che entrambi amano alla follia. Costanza non ha mai smesso di essere
attratta da Marco, ma sa che deve rimanere al suo posto perché lui sta per
sposarsi con Federica; nonostante questo la sua presenza costante le impedisce
di buttarsi in altre conoscenze dedicandosi esclusivamente al lavoro. Le pizze
sono rimaste sul tavolo, la tv è rimasta accesa, Flora per fortuna non si è mai
svegliata e Antonietta non è rientrata. Malta sembra successa giusto ieri, ma
come mai in precedenza ho la sensazione che tra noi ci sia qualcosa di più di
quello che crediamo. Cioè, non c’è solo Flora, e per la prima volta dal suo
arrivo lei non è più la causa del nostro rapporto ma, anzi, avverto la sua
esistenza anche come conseguenza, allo stesso modo della gran parte delle
persone che hanno figli. Potrà Costanza, trovare a Verona la serenità
desiderata per lei e la sua piccola Flora?
Dopo “Questione di Costanza”, torna Alessia Gazzola con il
secondo episodio delle avventure della dottoressa Macallè, un’inguaribile
romantica dal cuore grande. Raccontata in prima persona dalla voce della
protagonista, è una storia simpatica, che ho letto come piacevole passatempo in
questo periodo singolare e complicato. Probabilmente, guardandosi indietro,
Costanza non avrebbe mai immaginato tutto questo per la sua vita, ma è molto
bella la semplicità con cui mette da parte i suoi sogni, per fare ciò che è
meglio per Flora, una bimba adorabile, che è arrivata all’improvviso ma che è
subito diventata il centro della sua vita. Forse l’Inghilterra, tutto
considerato, non è un’idea così risolutiva come mi sembrava anni fa, ma non
gliel’ho ancora detto. Ho imparato nel tempo che anche quando una decisione
sembra definitiva è meglio aspettare un po’ per comunicarla. Ed è molto bello
come la storia si sviluppi anche intorno
al rapporto tra Costanza e sua sorella Antonietta, tanto diverse ma così
complementari da supportarsi nei momenti difficili gioendo insieme di quelli
belli; un bellissimo esempio di famiglia, una ricchezza che molto spesso
trascuriamo. Il libro inoltre, è arricchito da alcuni capitoli dedicati ai
personaggi del passato (realmente esistiti) che tengono impegnati Costanza e i
suoi colleghi, che infittiscono la storia di curiosità e mistero. Leggetelo! Aspettando la conclusione che spero arrivi presto… 5 stelle
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