Recensione libro "L'enigma della camera 622" di Joël Dicker, La nave di Teseo
Scheda tecnica
Titolo: L'enigma della camera 622
Autore: Joël Dicker
Editore: La nave di Teseo
Genere: Giallo/Thriller
Pagine: 520
Pubblicazione: 11 Giugno 2020
Formato: Ebook e Cartaceo
Un fine settimana di dicembre, il Palace de Verbier, lussuoso hotel sulle Alpi svizzere, ospita l'annuale festa di una importante banca d'affari di Ginevra, che si appresta a nominare il nuovo presidente. La notte della elezione, tuttavia, un omicidio nella stanza 622 scuote il Palace de Verbier, la banca e l'intero mondo finanziario svizzero. L'inchiesta della polizia non riesce a individuare il colpevole, molti avrebbero avuto interesse a commettere l'omicidio ma ognuno sembra avere un alibi; e al Palace de Verbier ci si affretta a cancellare la memoria del delitto per riprendere il prima possibile la comoda normalità. Quindici anni dopo, un ignaro scrittore sceglie lo stesso hotel per trascorrere qualche giorno di pace, ma non può fare a meno di farsi catturare dal fascino di quel caso irrisolto, e da una donna avvenente e curiosa, anche lei sola nello stesso hotel, che lo spinge a indagare su cosa sia veramente successo, e perché, nella stanza 622 del Palace de Verbier.
Dicembre 2003. Sulle Alpi svizzere la neve scendeva copiosa.
Era da molti anni che a dicembre non si registrava una nevicata così forte. Il
palazzo di Verbier, un lussuoso hotel, ospita l’annuale festa di una importante
banca di Ginevra, che si appresta a nominare il suo nuovo presidente. Tutto è
pronto. Ma la notte dell’elezione avviene qualcosa di inaspettato:
l’omicidio della camera 622 sconvolge
tutti: il palazzo di Verbier e lo stesso mondo finanziario. Il caso non verrà
mai risolto dalla polizia e l’albergo farà in modo di cancellare presto le
tracce del brutale omicidio. Quindici anni dopo, Joël “Lo Scrittore”, dopo una delusione amorosa
e lo sgomento per non avere nessuna idea per il suo nuovo libro, si reca al
Palazzo de Verbier in cerca di tranquillità e pace. Ma
la sua vacanza cambierà molto presto dalla conoscenza di una donna molto
curiosa e misteriosa, Scarlett Leonas, anche lei sola nell’hotel; che lo
convince a indagare su cosa è davvero successo nella stanza 622 del Palace de
Verbier.
‘Stava dormendo scrittore?’ ‘Si, sono in vacanza, ha presente? Quei momenti di riposo in cui la gente ti lascia tranquillo.’ ‘Ebbene la sua vacanza è terminata!’ mi annunciò, entrando nella suite con un grosso libro in braccio. ‘Perché ho la risposta alla sua presunta trama: per quale ragione al Palace de Verbier c’è una camera 621 bis al posto della 622? Perché c’è stato un omicidio! La finzione supera la realtà.’ “
Joël Dicker, l’autore di “La verità sul caso Harry Quebert” e di “La scomparsa di Stephanie Mailer”, ritorna con un altro attesissimo romanzo che vi lascerà, fino alla fine, con il fiato sul collo. Un romanzo in cui i colpi di scena non mancheranno, dove nulla sarà come sembra perché “quando si vuole veramente credere a qualcosa, si vede solo quello che si vuole vedere”. Lo scrittore si è decisamente superato in questo nuovo libro, e nonostante si riconosca la sua impronta “compositiva”, la sua creatività è migliorata notevolmente. Dobbiamo dare anche il merito al suo editore, Bernard de Fallois, scomparso nel gennaio del 2018, che lo accompagnerà in tutto libro per ricordare la sua memoria con un affetto e una devozione che ha commosso anche me. Volevo terminare con un piccola parte del libro che vi farà capire quanto Bernard è fondamentale per il romanzo e quanto abbia influenzato positivamente la scrittura di Joël:
“‘Cos’è che fa grande un romanzo?’ chiese Scarlett. ‘Secondo Bernard, un “grande romanzo” è un quadro. Un mondo che si offre al lettore, il quale si lascerà catturare da questa immensa illusione creata con colpi di pennello. Il quadro mostra della pioggia e ci si sente bagnati. Un paesaggio glaciale e innevato, e ci si sorprende a rabbrividire. E diceva: “Sa chi è un grande scrittore? Un pittore. Nel museo dei grandi scrittori, di cui tutte le librerie posseggono la chiave, ci aspettano migliaia di tele. Se ci entri una volta, diventerai un habituè.”
‘Stava dormendo scrittore?’ ‘Si, sono in vacanza, ha presente? Quei momenti di riposo in cui la gente ti lascia tranquillo.’ ‘Ebbene la sua vacanza è terminata!’ mi annunciò, entrando nella suite con un grosso libro in braccio. ‘Perché ho la risposta alla sua presunta trama: per quale ragione al Palace de Verbier c’è una camera 621 bis al posto della 622? Perché c’è stato un omicidio! La finzione supera la realtà.’ “
Joël Dicker, l’autore di “La verità sul caso Harry Quebert” e di “La scomparsa di Stephanie Mailer”, ritorna con un altro attesissimo romanzo che vi lascerà, fino alla fine, con il fiato sul collo. Un romanzo in cui i colpi di scena non mancheranno, dove nulla sarà come sembra perché “quando si vuole veramente credere a qualcosa, si vede solo quello che si vuole vedere”. Lo scrittore si è decisamente superato in questo nuovo libro, e nonostante si riconosca la sua impronta “compositiva”, la sua creatività è migliorata notevolmente. Dobbiamo dare anche il merito al suo editore, Bernard de Fallois, scomparso nel gennaio del 2018, che lo accompagnerà in tutto libro per ricordare la sua memoria con un affetto e una devozione che ha commosso anche me. Volevo terminare con un piccola parte del libro che vi farà capire quanto Bernard è fondamentale per il romanzo e quanto abbia influenzato positivamente la scrittura di Joël:
“‘Cos’è che fa grande un romanzo?’ chiese Scarlett. ‘Secondo Bernard, un “grande romanzo” è un quadro. Un mondo che si offre al lettore, il quale si lascerà catturare da questa immensa illusione creata con colpi di pennello. Il quadro mostra della pioggia e ci si sente bagnati. Un paesaggio glaciale e innevato, e ci si sorprende a rabbrividire. E diceva: “Sa chi è un grande scrittore? Un pittore. Nel museo dei grandi scrittori, di cui tutte le librerie posseggono la chiave, ci aspettano migliaia di tele. Se ci entri una volta, diventerai un habituè.”
Buona lettura! Voto 5/5 stelline
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