Un intimo ritratto di Emily Dickinson, un viaggio per conoscere una delle voci più significative della letteratura mondiale. Partendo dai luoghi in cui la poetessa ha vissuto – da Amherst a Boston, dal seminario femminile di Mount Holyok a Homestead, Dominique Fortier, ci accompagna alla scoperta della sua vita. Dalla caparbietà di bambina all’acume della giovinezza fino alle profondità del pensiero maturo, l’affresco che l’autrice ci regala è quello di un’esistenza essenzialmente interiore, di una vita vissuta tra giardini e fantasmi familiari, di una mente poliedrica e di una sorprendente capacità immaginifica capace di arrivare al cuore delle cose, e stravolgerle. Finalista al Premio Renaudot 2020, vincitore del Premio letterario “des lycéens AIEQ” 2019 e del Premio Palmarès littéraire 2018, Le città di carta ci restituisce un delicato riflesso di Emily e ci fa riflettere sulla libertà e sul potere della creazione, sulla profonda connessione tra uomo e natura, sui luoghi in cui abitiamo e che a loro volta ci abitano. Un cammino incantato di grazia e bellezza.
Chi era Emily Dickinson? Più di un secolo dopo la sua morte, di lei non sappiamo quasi nulla. Nacque nel 1830 in Massachusetts, morì nel 1886 nella stessa casa. Non si sposò e non ebbe figli, gli ultimi anni li trascorse in clausura nella sua stanza. Tra quelle mura ha scritto centinaia di poesie, che ha sempre rifiutato di pubblicare. Oggi viene considerata una delle figure più importanti della letteratura mondiale. Partendo dai luoghi in cui la poetessa ha vissuto - Amherst, Boston, il seminario femminile di Mount Holyoke, Homestead -, Dominique Fortier tratteggia la sua vita: un'esistenza essenzialmente interiore, vissuta tra giardini, fantasmi familiari e viaggi attraverso le pagine dei libri. "Le città di carta" ci restituisce un delicato riflesso della Dickinson e ci fa riflettere sulla libertà, sul potere della creazione, sui luoghi in cui abitiamo e che a loro volta ci abitano. Un cammino incantato di grazia e bellezza.
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