sabato 5 settembre 2020

Recensione Unexpected di Allyson Taylor

Recensione Unexpected di Allyson Taylor
Unexpected di [Allyson Taylor]
Scheda tecnica
Titolo: Unexpected
Autore: Allyson Taylor
Pubblicazione: 3 Giugno 2019
Genere: Narrativa contemporanea
Formato: Kindle
A volte bisogna avere coraggio e compiere scelte difficili… E questo è ciò che fa Fanny Reyes quando decide di lasciare Miami e tutte le sue certezze per trasferirsi a Sacramento. Cominciare una nuova vita non è semplice, ma lei ci riesce: vive in un piccolo e vecchio appartamento e lavora in una pasticceria. Tutto sembra perfetto, almeno fino al momento in cui incontra Zach in drammatiche circostanze. Da quel giorno, la vita di Fanny cambia completamente per la seconda volta e l'unica persona che la può aiutare è proprio Zach.
Una storia di coraggio e di redenzione; una storia di scelte raccontata in prima persona dalla protagonista che ci farà commuovere e riflettere. Allyson, attraverso il suo personaggio femminile, Fanny, cerca di farci comprendere il peso che le nostre azioni e le nostre scelte avranno nel corso della nostra vita, un rapporto quindi di causa – effetto, ma allo stesso tempo racconta l’esperienza dolorosa e traumatica di chi è vittima di un terremoto. E leggendo le pagine, vi assicuro, che sentirete l’odore delle macerie, il rumore del frastuono, e, se soffrite di claustrofobia come me, vi sentirete soffocare. Ma leggendo la storia, ho metaforizzato il terremoto come buio,  tristezza, solitudine che vedrà la luce tra quel velo opaco della tragedia. Il racconto è ben delineato, scorrevole  e niente viene lasciato al caso; pagina dopo pagina, si delinierà l’intera vicenda che non lascia spazio alla noia o ai sbadigli ed il finale è per nulla scontato.
Fanny è una ragazza ferita dalla vita, abbandonata dalla madre e rinnegata da un padre despota e per questo decide di tagliare i ponti con la sua vita, e andare via; cambiare stato, casa, amici, annullare se stessa e dimenticare ciò che lascia alle spalle. Ma non è facile vivere quando le basi, rappresentate dalla famiglia, vengono a mancare; come aver costruito una casa sulla sabbia. Quando pensa di aver ricostruito un minimo di parvenza, sopraggiunge il terremoto che spazza via, sotterrando anche le sue speranze…
Cemento e mattoni. Non c’era altro… ero sommessa da detriti…”
Ma arriva la luce…quando pensava che tutto fosse finito
“Il tempo passava e lentamente quel puntino di luce si era ingrandito. Da una piccola stella era diventata un buco, poi da un buco si era trasformato in una finestra…”
Quel puntino di luce si materializza in una voce di uomo…chi è?  E’ la speranza, la vita che la chiama “Ehi, sono qui, rilassati. Sto arrivando”, e che io non vi svelerò, anzi vi dirò solo il nome: Zach, per il resto dovete leggere il libro. 
Ve ne consiglio la lettura non ve ne pentite; ne sono certa.


Nessun commento:

Posta un commento

Lascia il tuo commento qui!