Recensione libro La biblioteca di Parigi di di Janet Skeslien Charles, edito Garzanti
Scheda tecnica
Titolo: La biblioteca di Parigi
Autore: Janet Skeslien Charles
Editore: Garzanti
Pagine: 362
Genere: Narrativa storica
Pubblicazione: 4 Giugno 2020
Formato: Ebook e cartaceo
Nessuno può far tacere i libri. Parigi, 1940. I libri sono la luce. Odile non riesce a distogliere lo sguardo dalle parole che campeggiano sulla facciata della biblioteca e che racchiudono tutto quello in cui crede. Finalmente ha realizzato il suo sogno. Finalmente ha trovato lavoro in uno dei luoghi più antichi e prestigiosi del mondo. In quelle sale hanno camminato Edith Wharton ed Ernest Hemingway. Vi è custodita la letteratura mondiale. Quel motto, però, le suscita anche preoccupazione. Perché una nuova guerra è scoppiata. Perché l’invasione nazista non è più un timore, ma una certezza. Odile sa che nei momenti difficili i templi della cultura sono i primi a essere in pericolo: è lì che i nemici credono che si annidi la ribellione, la disobbedienza, la resistenza. Nei libri ci sono parole e concetti proibiti. E devono essere distrutti. Odile non può permettere che questo accada. Deve salvare quelle pagine, in modo che possano nutrire la mente di chi verrà dopo di lei, come già hanno fatto con la sua. E non solo. La biblioteca è il primo luogo in cui gli ebrei della città provano a nascondersi: cacciati dalle loro case, tra i libri si sentono al sicuro, e Odile vuole difenderli a ogni costo. Anche se questo significa macchiarsi di una colpa che le stritola il cuore. Una colpa che solo lei conosce. Un segreto che, dopo molto tempo, consegna nelle mani della giovane Lily, perché possa capire il peso delle sue scelte e non dimentichi mai il potere dei libri: luce nelle tenebre, spiraglio di speranza nelle avversità.
Buongiorno a tutti voi lettori!
Oggi vi parlo di un libro super atteso, bellissimo, e dell'onore che ho avuto di leggerlo. Scritto con uno stile impeccabile, "La biblioteca di Parigi" rappresenta il bellissimo potere che avevano i libri durante la guerra.
Leggere di cultura è sempre un'emozione, un libro che parla di libri, e di chi cercherà di salvarli da un regime rigido, in un periodo storico da dimenticare. I libri erano importantissimi per i soldati che andavano a combattere perché grazie ad essi venivano distratti dal pericolo che la guerra generava.
Il romanzo è molto coinvolgente e appassionante perché descrive l'amore di Odile per i volumi che lei stessa voleva salvaguardare dal regime nazista, intenzionato a bruciare intere biblioteche. Questo romanzo mi è piaciuto molto perché descrive molto bene l'amore di Odile per Paul, le sue incertezze e insicurezze tipiche del periodo di crescita. Il libro è stato, inoltre, di grande compagnia e di conforto perché mi ha aiutata a capire che i protagonisti affrontano le medesime difficoltà degli altri esseri umani. La biblioteca è un luogo in cui non è permessa la volgarità: è il luogo della pacatezza e del silenzio. Grazie ad Odile i libri verranno messi in salvo e la cultura avrà la meglio perché non si può far tacere un libro, nonostante siano oggetti non parlanti.
La struttura dei dialoghi è molto precisa e la narrazione lineare fanno sì che il lettore non si stanchi mai durante la lettura. Nonostante ciò, un piccolo appunto sulla tematica del romanzo: credo proprio di essere io a non essere abituata a leggere questo genere, che tratta di avvenimenti durante la guerra, ma il solo fatto che parla anche dell'amore per i libri mi ha rincuorata. Ecco, ho trovato la sensazione che più si addice a quello che ho provato durante la lettura de La biblioteca di Parigi. Ringrazio come sempre la Casa Editrice Garzanti per la copia digitale offerta.
Voto 4,5
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