mercoledì 30 settembre 2020

Recensione libro : Filtri di Cecilia Di Lorenzo

 Recensione libro : Filtri di Cecilia Di Lorenzo

Scheda tecnica

Titolo: Filtri
Autore: Cecilia Di Lorenzo
Genere: Narrativa contemporanea
Formato: Ebook e cartaceo
Pagine: 301
Pubblicazione: 27 Agosto 2020
Cosa faresti se una mattina ti svegliassi e ciò che prima ti sembrava normale, familiare, improvvisamente avesse un significato diverso? Cosa faresti se i filtri che avvolgono la tua vita si dissolvessero, e tu vedessi tutto per la prima volta senza quei veli che, per anni, ti hanno protetto, giustificato e dato tutti gli alibi che ti servivano?Saresti davvero capace di guardare in faccia la realtà?Anna Milani è una donna realizzata. Ha un matrimonio felice, un ottimo lavoro e le sue giornate sono scandite dagli impegni lavorativi e da quelli della vita mondana di una piccola città di provincia.Non le manca nulla e nulla sembra possa turbare i suoi pensieri ovattati, asettici… indolore. Fino a quando, un giorno qualunque, qualcosa s’incrina...è Giacomo…Giacomo è il suo primo grande amore che, dopo anni di oblio, ritorna nella sua vita...

Leggere il romanzo “Filtri” di Cecilia Di Lorenzo è come aprire  il diario personale di Anna Milani, la protagonista, moglie di Paolo Romano “36 anni, una bella presenza, un bel marito, una bella famiglia, una bella casa, un bel lavoro, una bella macchina, delle belle vacanze, dei bei vestiti, delle belle scarpe”, una presentazione di se stessa (visto che il libro parla in prima persona), che sembra un colloquio di lavoro, una presentazione fredda, asettica che anticipa un “ma…” di sospensione e che prelude il messaggio che l’autrice vuole inviare ai propri lettori. Anna vive una vita costruita su “filtri”, menzogne, maschere, apparenze; una vita nulla, frivola, piatta ma che la rende “felice” e vittoriosa.
…sempre a sorridere e ingoiare chilometri di parole inutili. Chi ci guarda ci invidia e mi è capitato di crederci anch’io…”
 Anna potrebbe essere ciascuna di noi e rappresentare la nostra coscienza, essere insomma il nostro grillo parlante. Prima o poi, i filtri da noi costruiti, iniziano a sbiadirsi fino a scomparire del tutto e lasciarci senza protezioni, barriere, nude, di fronte alla vita e alla nostra anima e a quel punto che fare? Ad Anna i suoi filtri, iniziano a opacizzarsi nel momento in cui il suo passato, si palesa con il nome "Giacomo" che rientra nella sua vita, e in quel momento, le sue certezze iniziano a vacillare.
“Mai una volta che mi sia fermata su una panchina, per strada, in macchina, a pensare a me, alla mia vita, al senso di tutto quello che mi circonda. Mai.”
Il racconto è intriso di flasback continui che a volte ne disturbano la lettura e l’attenzione sul reale significato del romanzo, ma le emozioni sono talmente profonde e intense da proseguirne la lettura. Ho sofferto insieme ad Anna, e un forte spirito di empatia si è impadronito della mia anima. Linguaggio curato e ricercato che rende la lettura interessante e riflessiva. Il romanzo a mio dire potrebbe essere catalogato nel genere “crescita personale”, sia del lettore che del protagonista che pian piano si amalgamano fino a diventare un tutt’uno e alla fine scrivere insieme l’ultima pagina del diario della vita per poi richiuderlo, per iniziare una nuova vita più consapevole di se stessi.
“Vedere la propria vita per quello che è realmente, crudamente, senza scuse, ti cambia profondamente, perché, quando il filtro si dissolve e guardi con occhi vergini il mondo intorno a te, poi non puoi più ritornare indietro. È un punto di non ritorno, è una consapevolezza con la quale devi convivere e che, in ogni caso, non ti lascia mai come ti ha trovata”
Complimenti all’autrice. Lettura consigliata.  







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