giovedì 8 agosto 2019

Recensione Libro "Malarte Di Gaia Mencaroni" edito Emersioni

Recensione Libro

Malarte
Di Gaia Mencaroni

Emersioni







Scheda tecnica

Titolo: Malarte
Autore: Gaia Mencaroni
Editore: Emersioni
Pagine: 151
Genere: Narrativa Contemporanea
Pubblicazione: 11 Aprile 2019
Arte, tanti soldi, banche, segreti bancari e poi una fuga. Sì, una fuga, perché Maddalena Cantarelli, nata a Siena e impiegata in una galleria d’arte contemporanea a Vaduz, scomparirà nel nulla, scatenando la ricerca concitata da parte della polizia di mezzo mondo. Un piano perfetto. Così perfetto che Anna Moos, regina dell’arte e proprietaria della galleria dove Maddalena per quaranta ore a settimana spacchetta e impacchetta le opere, non dirà neanche una parola, ma si nasconderà dietro i suoi grandi occhiali da sole neri. Del resto Anna, alcuni mesi prima che il “caso Maddalena” dominasse la stampa, in una intervista per un noto settimanale d’arte, aveva detto: «Di fronte al genio, a un’opera geniale, a un progetto, a un piano perfetto e di talento si può solo dire: chapeau».
Maddalena Cantarelli è nata a Siena ed è impiegata in una galleria d’arte contemporanea a Vaduz. Una vita apparentemente serena e semplice. Eppure ci troviamo davanti ad una storia che parla di arte, soldi, banche e segreti. Ed infine una fuga. Maddalena, infatti, scomparirà nel nulla, scatenando la ricerca concitata da parte della polizia di mezzo mondo. Una fuga e un piano perfetto. Così perfetto che Anna Moos, la regina dell’arte e la proprietaria della galleria, dove Maddalena, per quaranta ore alla settimana se ne sta a spacchettare e impacchettare con guanti bianchi le opere, a fotografarle e ad archiviarle, non dirà neanche una parola, ma si nasconderà dietro i suoi occhiali da sole grandi e neri. Cosa si cela dietro la spietata ed improvvisa fuga di Maddalena?
Il romanzo della Mencaroni è caratterizzato da una trama abbastanza contorta ed intrigata, talvolta difficile da seguire, in quanto ricca di flashback e personaggi. Tuttavia, la narrazione, dotata di un ritmo incalzante e rapido, riesce passo dopo passo, parola dopo parola, a coinvolgere il lettore, rendendolo, a pieno titolo, parte integrante della storia. Maddalena, la protagonista del racconto, è una figura estremamente interessante e stimolante: ogni suo dialogo, ogni parola, ogni azione trasudano la sua passione per l’arte.
“L’arte è malata, perché gli artisti hanno smesso di essere ribelli, liberi e diversi, preferendo la fama, il possesso, il denaro e l’essere, per comodità, un banale ingranaggio della società.”
Il mondo di Maddalena, però, è un mondo bislacco e traviato, popolato da persone corrotte e totalmente soggiogate dal denaro, l’unico vero protagonista.
“Ma come aveva fatto Jurgen, da figlio di un mungitore di mucche a giornata, a divenire l’uomo più ricco e più temuto del Liechtenstein, tanto da essere chiamato il Re? Come aveva fatto a rubare lo scettro al suo Principe?”
Il romanzo è gremito di personaggi, forse in modo eccessivo; fortunatamente il romanzo è dotato di una lista di tutti i personaggi, permettendo al lettore una migliore comprensione della storia.  Tuttavia, l’arte ed il denaro non sono gli unici due protagonisti; a fare da sfondo nella vita di Maddalena vi è anche una storia d’amore. Ma anche qui, il lettore si trova di fronte ad una storia d’amore fuori dal comune: una storia tanto passionale, quanto tormentata ed impossibile.
“Era un grande amore, di questo ne sono certa e, cosa rara, lo era da entrambe le parti: vi era una passione reciproca, ma era un amore troppo complesso, troppo passionale, da potersi poi davvero concretizzare in qualcosa di reale.”
In conclusione, un romanzo moderno ed avvincente, ricco di emozioni, sentimenti e tanta sfacciata sincerità, da leggere con il fiato sospeso fino al sorprendente ed inaspettato finale.

A cura di Flavia Pigliacelli


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