martedì 7 maggio 2019

Review Party - Recensione "Anche le cattive ragazze vanno in Paradiso" di Elisabeth Norman


Review Party - Recensione
Anche le cattive ragazze vanno in Paradiso di Elisabeth Norman


Scheda tecnica

Titolo: Anche le cattive ragazze vanno in vacanza
Autore:  Elisabeth Norman
il #1 più vendutonel genere  Dark fantasy
Pagine: 301
Formato: Kindle

Pubblicazione: 13 Aprile 2019
Anche le cattive ragazze vanno in paradiso di [Norman, Elisabeth]
Mary Pickford è una ragazzina di Beverly Hills snob e arrogante. Va pazza per i diamanti e per le borse. Il lusso e la popolarità sono i suoi idoli, ai quali non rinuncerebbe mai.
Almeno fino al momento in cui non si ritrova a osservare il suo corpo disteso nella bara. Cosa pensa vedendosi? All'orribile vestito che le è stato messo, naturalmente. Dopo aver dato un’occhiata al suo funerale, la ragazza si ritrova a litigare con il servizio accoglienza del paradiso. Le sembra strano che nessuno sia sceso a prenderla, visto la sua fama sulla terra. Così, brontola per un po’, mentre è in attesa davanti alla famosa porta, fino a quando non vede uscire Peter, un ragazzo bellissimo da cui rimane letteralmente folgorata. La sua fervida immaginazione la porta a fantasticare di entrare con lui da VIA (Very Important Angel) nel regno dei cieli.  Ma le cose vanno diversamente da quello che spera.

L'immagine può contenere: 2 persone, testo
Il romanzo "Anche le cattive ragazze vanno in Paradiso" non ha un genere prestabilito; potremmo inserirlo nel genere narrativa, ma leggendolo ci renderemo conto che in realtà è un mix di generi. Ciascun genere, come tutti sappiamo, rispetta dei “parametri di genere”, molto spesso a partire già dalla copertina. In questo caso, il romanzo, parte come una lettura “di consumo”, quindi una lettura ironica, leggera e scorrevole da leggere presumibilmente in un periodo di relax. Pian piano, la lettura si tinge di giallo; un mistero da risolvere che abbraccia e avvolge Mary e Lucy ma nello stesso tempo rappresenta un disegno onirico, in cui Mary, la protagonista, una ragazza di 16 anni, viene proiettata nella narrazione del suo  vissuto riprodotto in una realtà del “qui e ora”.
La lettura alterna momenti di narrazione in prima persona, narrazione in terza persona e introspezione personale. Molto marcato l’aspetto psicologico delle due ragazze che si ritrovano ad analizzare se stesse per raggiungere i loro obiettivi. Mary diventa un angelo a soli 16 anni e viene posta nella situazione di riscattare se stessa per poter morire serenamente e far rivivere la sua anima senza dubbi e vergogna;
"...prima devi fare una cosa per lui...il tuo compito è piuttosto semplice. Sulla terra incontrerai una ragazzina della tua età. E' molto intelligente , però non ha alcuna fiducia in se stessa. non si rende conto delle sue grandi potenzialità. Ha bisogno della spinta giusta..."
 E' come se l’autrice, volesse rimarcare quell’aspetto religioso e filosofico da tutti demonizzato: l’esistenza dell’Inferno e Paradiso come causa – effetto delle nostre azioni e l’immortalità dell’anima professata da Platone e Sant’Agostino. Il tutto descritto e raccontato con un linguaggio fluido e semplice, comprensibile alla maggioranza, reso ancora più fluido dall' utilizzo della figura retorica onomatopeica che traduce nel suono "Beep" uno sproloquio continuo.
E’ come se guardassimo un film in cui la protagonista muore e si ritrova ad attendere che la porta del Paradiso si apra per accoglierla, ma allo stesso tempo, voltandosi si ritrova ad assistere al suo funerale; essere terreni ed ultraterreni allo stesso momento. 
"Provo sensazioni anomale in questa strana dimensione onirica, o forse è il Paradiso. Un luogo che può essere tutti i luoghi e tutti i tempi"
Il lettore vivrà  un’esperienza trascendentale e paranormale. Intensi i momenti emozionali che ci porteranno a riflettere sull’importanza e l’unione della famiglia nella nostra vita; la mancanza di affetto e di relazioni all’interno della famiglia, sono la conseguenza del cattivo atteggiamento di Mary nei confronti della vita che la catalogano come “cattiva ragazza”.
"Non è una ragazza malvagia, è solo una creatura anafettiva. Non sa che esiste l'amore, è incapace di voler davvero bene a qualcuno". 
Lettura consigliata



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