martedì 19 febbraio 2019

Recensione libro "Vivienne: da escort a moglie imperfetta" Di Lily Rose edito Lettere Animate


Recensione libro

Vivienne: da escort a moglie imperfetta

Di Lily Rose






Scheda tecnica
Titolo: Vivienne: da escort a moglie imperfetta
Autore: Lily Rose
Editore: Lettere Animate
Pagine: 294
Formato: Kindle e copertina flessibile
Genere: Narrativa contemporanea
Pubblicazione: 14 Dicembre 2018



Vivienne Rose è una donna di trentacinque anni  che in seguito ad un incidente, perde la memoria, cancellando gli ultimi cinque anni della sua vita. Scopre di essersi sposata con un fotografo, Andrew, e di essersi trasferita nella periferia di Oxford. Non ricorda nulla della “nuova” vita, i suoi ricordi sono legati agli anni trascorsi a Londra e alla sua professione di escort d’alto bordo. Si ritrova improvvisamente a dover rinunciare a quelle che prima erano le sue priorità: il sesso, lo shopping e la cura del proprio aspetto fisico.  La ricerca dell’identità perduta, la porterà a ripercorrere alcuni aneddoti piccanti della sua professione di escort e a dover fare i conti con alcuni segreti nascosti. Sarà costretta a dover fare una scelta: vestire i panni di Vivien moglie-casalinga  oppure  quelli di Annabel femme fatal?

“Per quanto una situazione possa sembrare disperata, c’è sempre una possibilità di soluzione. Quando tutto attorno è buio non c’è altro da fare che aspettare tranquilli che gli occhi si abituino all’oscurità” (Haruki Murakami)
Vivienne Rose si risveglia dal coma, in un letto di ospedale, in seguito ad un incidente stradale. Fortunatamente, non ha riportato gravi danni fisici e presto i medici potranno dimetterla. Vi è solo un piccolo dettaglio: Vivienne ha un’amnesia lacunare ed ha cancellato ogni ricordo degli ultimi cinque anni della sua vita. Per lei è un trauma scoprire di essere sposata con Andrew, un comunissimo fotografo, e di vivere in un piccolo loft nella periferia di Oxford. Non ricorda nulla della sua vita coniugale: i suoi ultimi ricordi sono legati agli anni trascorsi a Londra, quando viveva nella ricchezza e nella perfezione, una vita agiata mantenuta grazie alla sua professione di escort d'alto bordo. Vivienne è totalmente spiazzata da questa situazione ed improvvisamente è costretta a rinunciare a tutte quelle che prima erano le sue priorità: il sesso, lo shopping e la cura del proprio aspetto fisico. Per Vivienne inizia, così, un lungo e difficoltoso viaggio introspettivo alla ricerca della propria identità. E proprio lungo tale percorso riaffiorano in superficie vecchi ricordi, aneddoti piccanti e segreti nascosti. Riuscirà Vivienne ad accettare la sua nuova vita da casalinga, oppure tornerà a vestire i panni di Annabel, la cara e amata escort di un tempo?
“Immaginate di svegliarvi una mattina e scoprire un pezzo di voi stessi di cui non sapevate nemmeno l’esistenza” (Jodi Picoult)
Vivienne ha trentacinque anni ed ha appena scoperto di soffrire di amnesia lacunare: ha totalmente cancellato gli ultimi cinque anni della propria vita. I suoi ultimi ricordi risalgono alla sua vita a Londra: dopo essersi trasferita dalla campagna alla grande città per seguire i propri studi universitari nel campo della comunicazione e del marketing, Vivienne aveva deciso di mantenersi agli studi con qualche piccolo lavoretto saltuario. Iniziato come un gioco grazie alla complicità della sua amica Sarah, ben presto Vivienne vesti i panni di una escort di alto bordo, sotto lo pseudonimo di Annabel. In breve tempo diventa popolare, i suoi incassi economici triplicano e finalmente Vivienne può godersi la bella vita, fatta di soldi, vestiti griffati, grandi eventi mondani e sedute infinite dal parrucchiere e dall’estetista per la cura del proprio corpo. Quando Vivienne si risveglia dal coma, scopre di essere una donna totalmente diversa: è sposata, ha abbandonato il proprio lavoro e si è trasferita in un piccolo loft nella periferia di Oxford.
“Mi piaceva la mia vita! La rivoglio indietro!”
Vivienne è una donna dal carattere esuberante e brioso, riuscendo a cogliere il buono anche nelle situazioni più disperate. Però ha un animo duplice ed in conflitto con sé stesso. Da un lato vi è Vivienne: una mogliettina adorabile e precisa, dotata di pollice verde e dal grande talento culinario, e che cerca di soddisfare, in tutto e per tutto, il marito. Dall’altro lato troviamo Annabel: una escort di alto livello, dai pensieri superficiali e frivoli, che dedica anima e corpo alla cura ed al benessere fisico. Per lei i soldi sono la vera felicità della vita. Nella sua testa, non ha mai balenato l’idea di sposarsi e metter su famiglia. Dopo l’incidente, Vivienne ed Annabel si incontrano e si scontrano: chi la spunterà?
Andrew è il protagonista maschile del romanzo ed è il marito di Vivienne. Andrew lavora come fotografo ad Oxford, è giovane ed ha un’aria trasandata, ma estremamente sexy, ha una stabilità economica massiccia ed adora la moglie sopra ogni altra cosa. È un uomo dal carattere virile, ma al tempo stesso ha un atteggiamento tenero e delicato, cerca di assecondare ogni richiesta della moglie e riesce ad accettare di buon grado le crisi isteriche di Vivienne, provocate dal suo stato di amnesia. In pratica, Andrew è l’uomo che ogni donna desidererebbe al proprio fianco, il classico principe azzurro delle fiabe, che non mostra pecche ne punti deboli. Ma forse dietro a tanta perfezione si cela qualcosa di losco e poco chiaro? Tuttavia, un uomo così perfetto non esiste nel mondo reale, e proprio tale caratteristica rende il personaggio, a mio avviso, aleatorio e poco credibile.
Infine, vi è la mamma di Vivienne. La mamma è una donna dolce e paziente, dal carattere mite e con scarsa propensione ad atteggiamenti bruschi e impulsivi. Cerca di aiutare l’adorata figlia nella sua ricerca verso la memoria perduta, svolgendo un ruolo di collante tra Vivienne ed Andrew.
In ultimo, la vita di Vivienne ed Andrew è costellata dalla presenza di altre figure, che, tuttavia, svolgono un ruolo marginale e secondario, non essendo dotati di un carattere particolarmente definito e tridimensionale.  
Tutti custodiamo un segreto chiuso a chiave nella soffitta dell’anima” (Carlos Ruiz Zafon)
Vivienne: da escort a moglie imperfetta  è un romanzo ironico e divertente, raccontato con uno stile di scrittura fluente, graffiante e brillante. La trama è davvero ben strutturata, l’idea iniziale da cui si sviluppa tutto il racconto è davvero originale ed il ritmo della narrazione è piuttosto incalzante ed accattivante. Vivienne è la narratrice interna: il romanzo, infatti, è narrato in prima persona, rendendo la storia ancora più coinvolgente e realistica, anche per il lettore più diffidente. Inoltre, nel racconto sono presenti numerosi flashback, che derivano da sprazzi di memoria che ogni tanto riaffiorano nella mente di Vivienne. Tale caratteristica non crea confusione nel lettore, ma piuttosto riesce a creare un ordine cronologico nel racconto, rendendo la lettura piacevole e scorrevole.
Tuttavia, la verve che ha caratterizzato l’intera narrazione viene persa completamente nel finale. A mio avviso, la conclusione del racconto non è all’altezza della narrazione, in quanto sembra essere alquanto sbrigativa e poco chiara, lasciando il lettore con un retrogusto amaro e poco piacevole.
Nonostante tutto, il romanzo si rivela una lettura leggera e briosa, ironica al punto giusto e cosparsa da un pizzico di malizia, che non guasta mai.
“La memoria è il diario che ciascuno di noi porta sempre con sè” (Oscar Wilde)


A cura di Flavia Pigliacelli



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