venerdì 22 febbraio 2019

Recensione libro "Lasciami entrare nel tuo inferno" di Giusy Pullara, Amazon


Recensione libro

Lasciami entrare nel tuo inferno di Giusy Pullara
Amazon


Scheda Tecnica
Titolo: Lasciami entrare nel tuo inferno
Autore: Giusy Pullara
Editore: PubMe
Pagine: 206
Pubblicazione: 9 Gennaio 2019
Formato: Kindle e copertina flessibile
Genere: Narrativa contemporanea
Nina è una giovane donna che, nel tentativo di sfuggire ai propri demoni interiori, decide di allontanarsi dal paesino siculo in cui ha apaticamente vissuto sin dall’infanzia. Grazie all’amicizia instaurata con Diego, un coetaneo segnato da un passato infelice, scopre una realtà differente da quella riscontrata in precedenza, che la spinge a trovare il coraggio di far sentire la propria voce nella lotta contro le discriminazioni sessuali e condividere, insieme alla famiglia, un peso troppo pesante da sorreggere: la propria omosessualità. La nuova vita della giovane, divisa tra il lavoro ai tavoli di un ristorante giapponese e le sedute di psicoterapia, viene stravolta dall’amore travagliato per la coetanea Adele, disinibita e sfuggente, e dall’incontro con Giacomo, un uomo con forti difficoltà relazionali conosciuto in sala d’attesa, che la mette al corrente del suo inquietante progetto: recarsi in Giappone, ad Aokigahara, nei meandri dell’inquietante Foresta dei suicidi. Nonostante le difficoltà iniziali e i continui diverbi causati da punti di vista del tutto differenti, Nina riesce a instaurare un rapporto confidenziale con l’uomo, il quale, grazie alla fiduciosa insistenza della sua nuova amica, comincia a considerare la possibilità di vedere la propria vita con occhi nuovi, fino a decidere di concedersi un’ultima opportunità. Le ingarbugliate vicende dei personaggi si intrecciano nel cuore pulsante della capitale romana; sfondo di tormenti, confessioni, solitudini e soluzioni apparentemente introvabili.

“Se non ottieni subito quello di cui hai bisogno, non disperare: forse stai solo facendo crescere le radici.”
Questa è la storia di Nina, una ragazza nata e cresciuta in un piccolo paese della Sicilia, in un ambiente denso di credenze e tradizioni, repressa tra paure e pregiudizi.
Mi ero sempre ben guardata dall’affidare una responsabilità  così significativa alla fanciulla che ero stata, ancora troppo acerba per poter fare i conti con la durezza della vita.
E’ omosessuale, e non ha mai potuto vivere l’amore liberamente, perché non ha trovato il coraggio di fare “outing” con i genitori e la famiglia, per paura di essere giudicata e ripudiata.
 Ci si ritrova circondati da una società che quasi lo pretende, quel maledetto coming-out, come se occorresse ricevere l’eventuale approvazione di qualcuno prima di cominciare ad amare davvero; come se la condizione di omosessuale fornisse una carta in più o in meno da giocare, in quel torneo di giudizi a cui non si è nemmeno chiesto di prendere parte.
Sentendo di dover dare una svolta alla sua vita, decide di partire per Roma per terminare gli studi, e fuggire da incubi e incertezze che per troppo tempo l’hanno tenuta legata al suo paese natale.
Inizia a fare la cameriera in un ristorante giapponese,conosce Diego, un ragazzo che come lei ha paura di amare liberamente, e Giacomo, talmente stanco e sfiduciato della vita da aver pianificato il suo suicidio nei dettagli; e Adele, che la fa innamorare e la sconvolge nel profondo.
Non sapevo nemmeno quale fosse il suo orientamento sessuale,ma ero terribilmente affascinata da lei. La sua vicinanza mi turbava, e il timore più insistente era quello di non essere in grado di mascherarlo.
Potrà Nina, lontano dalla Sicilia, trovare il modo giusto per essere finalmente serena?
Riuscirà a confessare ai suoi genitori chi è veramente, a costo di essere ripudiata da chi le vuole più bene?
Un libro molto semplice, che tratta una tematica delicata e molto attuale; raccontato in prima persona dalla voce sincera di Nina, che rende tutto molto reale, permettendo al lettore di emozionarsi insieme ai protagonisti pagina dopo pagina.
Non potei fare a meno di pensare a quanto le lacrime, a differenza dei sorrisi, siano magnanime: si concedono a coloro che soffrono e a chiunque stia esplodendo di gioia, senza alcuna differenza.
L’omosessualità, anche se ci dichiariamo moderni, ancora oggi è un argomento molto discusso che crea polemiche contrastanti; spesso gli omosessuali sono costretti a nascondersi da scherni, pregiudizi, situazioni che non gli permettono di vivere liberamente l’amore e la felicità, quando la loro unica “colpa” e quella di essersi innamorati di una persona del loro stesso sesso.
Nina a mio avviso è la voce di tutti coloro che amano persone dello stesso sesso, una ragazza che ha avuto il coraggio di lasciarsi alle spalle il suo inferno, cambiando città per provare ad essere finalmente felice.
A Roma sembra rinascere, anche se il suo rimorso più grande è quello di non riuscire ad essere sincera con i suoi genitori, negandosi così la loro vicinanza e non potendo condividere con loro la sua felicità.
D’improvviso mi sentii in armonia con me stessa, leggera, come quando ci si spoglia degli abiti inzuppati d’acqua dopo un temporale invernale e non si desidera altro che precipitarsi davanti al camino.
Fondamentale per Nina è l’aiuto di Francesca, la sua psicologa, punto di riferimento per ambientarsi e tentare in tutti modi di essere finalmente se stessa.
Se avessi potuto vivere da capo la mia vita, avrei chiesto a Dio di affrettare i tempi che mi avrebbero condotta verso la verità, piuttosto che affidarmi a quel silenzio agonizzante che non avevo più la forza di ascoltare. Tutto sommato, però, non avevo più il diritto di lagnarmi: dopo anni di lacrime e finzioni, ero libera.
Questo libro secondo me mette in evidenza una semplice verità: l’amore è davvero bello in tutte le sue forme, e tutti hanno diritto di viverlo e urlarlo al mondo intero.
Leggetelo! Davvero una bella lezione di vita.



3 commenti:

  1. Grazie di cuore per questa splendida recensione, che mi ha commossa.
    Quando si affrontano tematiche forti, la paura è spesso quella di non riuscire a farlo nel modo giusto, non rendendo giustizia al dolore che si nasconde dietro di esse.
    Leggere cio è per me un'immensa gioia, dunque ti ringrazio, dal profondo del mio cuore. 🌹

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    1. Siamo noi a ringraziare te. Alla prossima.

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    2. Ciao Giusy, le tue parole mi riempiono di felicità, recensire libri che trattano tematiche così delicate esempre difficile,e sapere di aver toccato i punti giusti per me é un'immensa gioia....
      Grazie
      Sara

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