Recensione libro + Intervista autrice
Serenissime stelle di Carla Menon
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Scheda tecnica
Autrice: Carla Menon
Titolo: SERENISSIME STELLE
Genere:
Raccolta prose
liriche
Pubblicazione: 30 Novembre 2018
Pagine: 102 pagine
Formato: Copertina flessibile
Editore: Mazzanti Libri ME Publisher
In passato Boccaccio scelse come destinatarie privilegiate del Decameron le donne, "perché esse sono più attente e vivono più intensamente il sentimento amoroso"; il mio è un semplice omaggio rivolto all'universo femminile, in tutte le sue forme. Dogaresse, pittrici, poetesse, musiciste, cortigiane, donne che si sono battute in nome della libertà, donne che hanno amato disinteressatamente ricevendo in cambio delusioni e sofferenze che, tuttavia, le hanno rafforzate nel corpo e nello spirito. Un universo ancora da svelare perché in ognuna è racchiuso un non so che di misterioso, che ci appartiene, che desideriamo conservare e preservare dagli sguardi indiscreti della gente. Accompagnano i testi gli acquerelli di Monica De Bortoli.
Devo essere onesto: non
avevo mai letto prima d’ora una raccolta di prose liriche. E devo anche confessare
che la lettura di SERENISSIME STELLE ha suscitato in me una specie di “effetto
fiaba”: mi ha riportato indietro nel tempo, rievocando storie di principesse osteggiate
nelle loro vocazioni, ma che lottano con forza e intelligenza per affermare il
diritto a vivere le proprie passioni. Le SERENISSIME STELLE sono
trentasei donne vissute a Venezia in diversi periodi storici e le cui biografie
Carla Menon ha saputo descrivere con un’aura dolce e incantata, anche a dispetto
dei destini tristi e qualche volta tragici di queste eroine. In rigoroso ordine
cronologico, la storia di ognuna delle SERENISSIME è descritta in modo leggero
ma avvincente, catturando l’attenzione del lettore con una sequenza di istantanee
narrative, che evidenziano la personalità e le passioni delle protagoniste, spesso
in lacerante contrasto con l’ambiente in cui vivono. Comune denominatore
delle trentasei prose liriche è Venezia: città-fiaba per
antonomasia che, come Venere nata dalle acque e bella come Venere stessa, sa
essere intima, emozionale e femminile, come le SERENISSIME STELLE protagoniste
della raccolta. Completano la
suggestione i dolci acquarelli che accompagnano alcune prose e che rimandano alla
malinconica bellezza di Venezia e delle sue SERENISSIME STELLE.
Una raccolta originale
che sa toccare con sensibilità le corde più
nascoste e delicate del nostro
animo, depositando una ad una le storie sul fondo del cuore, come silenziosi
fiocchi di neve.
Io: Salve Carla, innanzitutto grazie per aver accettato il mio invito
- Ciao e grazie a voi
Io: Iniziamo con le domande, per non annoiare che ci legge. SERENISSIME
STELLE è un omaggio a Venezia e, al contempo, alle sue magnifiche donne. Come è
nata l’idea di base dell’opera?
- Serenissime Stelle nasce da un'idea che avevo in mente di
sviluppare, dopo la conclusione di Quadri Veneziani. Nella raccolta dedicata ai
sei Sestieri è presente la contessa Isabella Teotochi Albrizzi, di cui racconto
anche nell'ultimo libro, così decisi di dedicarmi a studiare la biografia di
altre eroine veneziane. Mi piace
definirle così perché hanno sfidato la sorte, lottato, amato, sofferto fino in
fondo, senza arrendersi mai.
Io: Quali
fonti di informazione ha utilizzato per definire la biografia dei personaggi?
- Le principali fonti utilizzate, oltre all'Enciclopedia delle
donne, alcuni libri dedicati alle donne famose o meno degli scrittori Alessandro Marzo Magno e Ernesto Maria Sfriso. Notizie particolari su suor
Isabella Piccini dallo studioso e appassionato di storia Veneziana, l'amico
Paolo Fornelli.
Io: Esiste
almeno un altro personaggio che avrebbe voluto includere nell’opera?
- Sicuramente Luisa Baccara
“La signora del Vittoriale”, grande pianista, morta quasi dimenticata,
come capitò con D'Annunzio. Il testo lo
scrissi, ma poi decisi di non inserirlo, forse per timore che molti non
avrebbero colto il vero messaggio che intendevo trasmettere.
Io: Quali tra
i personaggi ritiene essere più vicina alle donne del mondo contemporaneo?
- Molte delle Serenissime presentano carattere,
temperamento, personalità da
assomigliare più a una donna del XXI secolo che del passato. Una su tutte :
Elena Cornaro Piscopia, la prima donna laureata della storia e poi Giulia Lama,
una grande pittrice, controcorrente, forse
poco apprezzata all'epoca.
Io: A suo
parere, in quale periodo storico il contributo femminile al mondo culturale è
stato maggiormente osteggiato?
- Le mie Serenissime vivono in un arco di tempo che va dal XV
AL XX secolo, epoche differenti senza dubbio nelle quali la donna non aveva la
possibilità di emergere, di studiare, di farsi apprezzare per il suo talento.
Certamente ci furono le eccezioni, ma chissà quante voci non sono riuscite a
gridare il loro bisogno di esprimersi senza preconcetti o falsi pregiudizi?
Io: Esiste un
motivo particolare del perché le protagoniste sono state presentate in ordine
cronologico?
- La scelta è stata dettata, in primis, dall'excursus storico
che fin da subito avevo in mente di realizzare, privilegiando tuttavia il
Settecento, il secolo dei Lumi e ricco di eroine nella splendida Venezia.
Io: Conosciamo
ora Carla Menon lettrice: quali sono i suoi autori e romanzi preferiti? Qualche
autore ha ispirato Carla Menon autrice?
- Un autore
è necessariamente e prima di tutto un avido lettore.
In primis colloco i
classici della tradizione italiana e francese: Leopardi, Manzoni, Pirandello,
Moravia, Pavese, Pasolini… Hugo, Dumas, Stendhal, Sade, per la Francia. Della
tradizione russa, Tolstoj e Dostoevskij ma anche Cechov. Non voglio tralasciare
nemmeno tre grandi scrittrici inglesi, Bronte e Austen, Woolf, inimitabili! Tra
i più recenti Marquez, Saramago, Maraini, Eco.
I ragazzi di oggi, purtroppo, seguono altri canali di
divulgazione. Pochi leggono un libro al mese, i più si accontentano di tre,
quattro libri l’anno. È triste tutto ciò e credo che la causa sia rappresentata
dal nuovo genere di comunicazione che ha sommerso il vecchio libro, che
svettava negli scaffali della libreria dello studio, nei banchi di scuola,
accompagnato dalla recensione che l’ insegnante di lettere aveva assegnato.
Calvino ne “Perché leggere i classici” che in passato molti miei studenti hanno
letto, sosteneva il valore imprescindibile della lettura di certi autori.
Ricordo con nostalgia l’entusiasmo di alcuni miei allievi mossi a letture
sempre più impegnative. Oggi prediligono il genere fantasy, i thriller
americani, qualche giallo se sono ispirati. Nel mio piccolo cerco comunque di
stimolarli sempre a non cedere al ricatto di una società che t’impone e non propone,
omologandoti, togliendoti la possibilità di essere te stesso, sempre.
Vorrei aggiungere da ultimo che ho terminato da poco la
bozza di un romanzo, la cui protagonista è una cantante lirica, Marlene.
Ambientato tra gli anni Venti e la fine degli anni 50, e anche questa volta,
anche se solo in cornice, ci sarà Venezia.
Io: Sei stata abbastanza chiara ed esaustiva e spero che i lettori, attraverso questa breve intervista, abbiano le idee più chiare sul libro. Aspetto che la bozza diventi quanto prima possibile realtà.
Alla prossima.
- Alla prossima allora...
Recensione e intervista a cura di Giuseppe Spinoccia
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