sabato 7 aprile 2018

Recensione: Tutto il tempo che vuoi di Francesco Gungui

 
SCHEDA TECNICA

 
Titolo: Tutto il tempo che vuoi
Autore: Francesco Gungui
Editore: Giunti
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 288
Pubblicazione: 7 Giugno 2017
Formato: Kindle, cartaceo
 
Valutazione
 
"Non sempre la vita ci dà la possibilità di fare ciò che veramente desideriamo. Non abbandoniamo mai i nostri sogni".
 Franz ha 36 anni e pensa che la sua vita sia ormai completa. E' un editor presso un’importante casa editrice e insieme a Lucia, la sua storica fidanzata , sono alla ricerca di un foglio che purtroppo non arriva. Tutto sembra essere perfetto fino a quando il suo capo non lo invita a “prendersi una pausa” per aver rifiutato un libro diventato poi un best seller, e tornando a casa trova Lucia in lacrime con la peggiore delle notizie.

Franz è costretto a rimettersi in gioco e a reinventarsi. Decide di affittare la stanza vuota della sua casa ai turisti, e insieme alla sua migliore amica riscopre la passione per la cucina.
Diventa così un “ghost chef”riuscendo a  farsi assumere per la preparazione di cene e  gustosi manicaretti.
In una di queste avventure conosce Camilla, una madre single; nasce una stupenda amicizia che aiuta Franz a ritrovare la fiducia perduta e a impegnarsi con tutto se stesso nel nuovo lavoro intrapreso.
Purtroppo però lo attendono ancora tante sorprese, anche se non troppo piacevoli. Sarà il lavoro definitivo della sua vita?
Sarà quella la sua strada verso la felicità?
Un libro scritto in maniera semplice con profondi significati e riflessioni.
Il protagonista è un ragazzo comune, la sua storia mi ha intenerita perché mi ci sono immedesimata molto; potrebbe essere la storia di ognuno di noi.
Dal momento in cui perde tutto, Franz tira fuori le unghie e comincia a lottare con tutte le sue forze; trova un nuovo lavoro, una nuova compagna ma non smette di vivere tra le pagine dei suoi amati libri.
“...forse è questo quello che bisogna fare, pensare alla vita come a un romanzo incompleto e impreciso, una storia sulla quale vale senz’altro la pena mettere le mani”.
Paragona infatti ogni cosa che gli accade ad una scena letta nei libri, e da bravo editor cerca di correggere le scene che non gli piacciono come se leggesse tra le pagine e come se fossero vissute dai suoi protagonisti.
Trova la sua felicità, supera gli ostacoli pur non facendo quello che realmente ama fare ma vivendo la sua vita con tranquillità e ottimismo.
Una bella lezione di vita e un bell’esempio per tutti!
Anche quando la vita non ci dà la possibilità di fare ciò che ci piace davvero, viviamo con entusiasmo e troveremo comunque il modo di raggiungere la felicità!
 
RECENSIONE DI SARA MASTRANTONI
 


NOVITA' LONGANESI NEL MESE DI APRILE

NOVITA' LONGANESI NEL MESE DI APRILE


 
DAL 19 APRILE Il nuovo capitolo della saga Rizzoli&Isles
nell’ultimo medical thriller di Tess Gerritsen.


 
TESS GERRITSEN
Causa di morte sconosciuta

 

Dalla penna di Tess Gerritsen, arriva in libreria Causa di morte sconosciuta, il nuovo capitolo della saga dedicata alla detective Jane Rizzoli e all’anatomopatologa Maura Isles, cui è ispirata l’omonima serie televisiva.
Jane Rizzoli viene chiamata sulla scena di un omicidio: Cassandra Coyle, giovane filmmaker, viene trovata morta a Boston, stesa sul letto completamente vestita. Nessuno direbbe che si tratta di un omicidio, se non per un agghiacciante dettaglio: il killer le ha messo i suoi stessi occhi in mano. Rizzoli e Isles, chiamate sulla scena, dopo l’autopsia capiscono che cosa l’abbia uccisa: è stata prima drogata con alcol e ketamina, poi soffocata. Ma chi, dopo averla uccisa, le ha cavato gli occhi? A distanza di poco tempo, su un molo viene trovato un giovane trafitto da tre frecce nel petto. Un omicidio analogo: ketamina e alcol, poi il soffocamento. Le morti sembrano legate, ma cosa si cela dietro allo strano simbolismo degli occhi e delle frecce? Poi l’illuminazione: Maura si ricorda dei martiri cristiani raffigurati sulle vetrate della chiesa che frequentava Daniel, il suo ex fidanzato, e decide di contattarlo, risvegliando un amore in realtà mai finito. Jane rimane scettica circa quella pista, ma quando un caso di presunta morte accidentale, causato da un incendio poco tempo prima, si rivela essere un omicidio, è impossibile non pensare a Giovanna d’Arco. Ma proprio quando Jane e Maura pensano di aver trovato la mente perversa dietro agli omicidi, il passato che credevano sepolto torna in superficie.
 
TESS GERRITSEN, dopo essere stata un medico con la passione per la scrittura, è diventata un’affermata scrittrice con la passione per il medical thriller, genere che ha rinnovato con personaggi indimenticabili, soprattutto nella serie dedicata alla detective Jane Rizzoli e all’anatomopatologa Maura Isles. Tra gli ultimi titoli pubblicati da Longanesi: Il silenzio del ghiaccio, L’ultima vittima, Muori ancora. Del 2016 lo stand-alone Il battito del sangue (2016) ambientato in Italia.
 
DAL 26 APRILE FIGLIE DEL MARE DI MARY LYNN BRACHT
«Un esordio letterario e storico che spezza il silenzio
decennale sulla tragedia delle “comfort women” coreane.»
  
                                                                                                                                         Mary Lynn Bracht affronta una delle peggiori vergogne della Seconda guerra mondiale, il genocidio delle “comfort women”: Figlie del mare racconta la storia delle donne rapite dall’esercito giapponese e costrette a lavorare nelle case di piacere riservate ai militari dell’Impero nipponico. Grande Storia e vicenda personale si intrecciano in questo romanzo d’esordio la cui protagonista, Hana, diventa il simbolo delle oltre 300.000 “comfort women” della Seconda guerra mondiale, esprimendone emozioni e paure e raccontando i risvolti sociopolitici giunti sino ai giorni nostri.
È il 1943 quando la vita di Hana, giovanissima pescatrice di perle coreana, viene sconvolta: nel tentativo di nascondere la sorella minore Emiko da un soldato giapponese, Hana viene catturata, deportata in Manciuria e costretta a lavorare in un bordello. Sessantotto anni dopo, Emiko è a Seoul per cercare la sorella e partecipare alle manifestazioni che, ogni mercoledì, chiedono giustizia per le “comfort women” di fronte all’ambasciata di Tokyo. La donna desidera scoprire la verità su quanto è accaduto nel 1943, un fatto che per anni l’ha costretta al senso di colpa.
La vicenda delle donne coreane costrette dall’esercito giapponese al destino delle “comfort women” è stata per molti anni uno dei più gravi motivi di attrito tra le due potenze asiatiche. L’esistenza delle “comfort women” è stata ammessa dal governo giapponese nel 1993 e solo nel 2015 è stato definito ufficialmente crimine di guerra, per cui lo stato ha chiesto scusa e ha istituito un fondo monetario per le sopravvissute.
 
MARY LYNN BRACHT vive a Londra, dove ha frequentato un master in scrittura creativa. È cresciuta in America, nella comunità sudcoreana, sviluppando un legame con il suo paese di origine che ha reso più saldo nel 2002, con la visita al villaggio d’infanzia di sua madre. Durante questo viaggio apprese per la prima volta delle “comfort women” catturate per i bordelli dell’esercito giapponese. Figlie del mare è il suo primo romanzo.
 
 

 

venerdì 6 aprile 2018

COMUNICATO STAMPA NUOVA USCITA ROMANCE - "A CARTE SCOPERTE" - di M. MANN - QUIXOTE EDIZIONI IN LIBRERIA E SU TUTTI GLI STORE A PARTIRE DALL'11 APRILE

COMUNICATO STAMPA NUOVA USCITA ROMANCE - "A CARTE SCOPERTE" - di M. MANN - QUIXOTE EDIZIONI IN LIBRERIA E SU TUTTI GLI STORE A PARTIRE DALL'11 APRILE

 
 
SCHEDA TECNICA

TITOLO: A carte scoperte
TITOLO ORIGINALE: Wild Aces
AMBIENTAZIONE: Boston – Las Vegas
AUTORE: Marni Mann
TRADUZIONE: Mirta Augusto
COVER ARTIST: Milady Digital Art Creative Cover
GENERE: Dark Erotic Romance
FORMATO: E-book (Mobi, Epub, Pdf) e cartaceo
PAGINE: 376
PREZZO: 4,49 € (e-book) su Amazon, Kobo, iTunes, Google Play, Store QE (già in preoder)
DATA DI USCITA: 11 Aprile 2018
 
Non mi picchiava perché pensava che avessi messo gli occhi su sua figlia. Mi picchiava perché poteva. Perché avevo bisogno della sua casa e del suo cibo, e della sua cosiddetta cura. Mi picchiava perché sapeva che non mi sarei ribellato. Sono passato da una famiglia violenta all’altra ed erano tutte uguali: il gusto del sangue sulla mia lingua, il suono delle ossa rotte nelle mie orecchie. Era quella la mano di carte che mi era capitata. Ma quando finalmente sono riuscito a sfuggire da quel sistema che mi ha lacerato e distrutto, ho dedicato la mia vita a vendicarmi di coloro che avevano alzato le mani su di me, che mi avevano sputato addosso, che mi avevano detto che io ero niente.
Ero pronto a combattere. L’ambiente in cui mi muovevo mi ricordava costantemente chi fossi e da dove venissi. E l’attività era fiorente.
Poi ho conosciuto Brea. Lei è stata del tutto inaspettata, come un jolly in un mazzo di carte. Potevo percepire il suo passato doloroso, ma ho fatto della sua luce il mio nutrimento. Era la fuga dalle tenebre che mi circondavano. Il mio momento di libertà. Poi quel momento è finito.
E non appena si è aperta la porta, i miei peggiori incubi erano lì ad aspettarmi. Brea era stata risucchiata dall’ombra della mia distruzione e alla fine aveva visto il mio lato peggiore.
 
 
 
L’autrice di best-sellers Marni Mann voleva diventare una scrittrice sin dalla scuola media. Mentre le altre ragazze della sua età sognavano le popstar, Marni fantasticava di scrivere il suo primo romanzo. Crea storie sensuali ed eccitanti, che uniscono il suo amore per il mistero, l’oscuro, la passione e le emozioni umane. Nativa del New England, che porta nel cuore, vive ora a Sarasota, in Florida, con suo marito e i loro due cani, che sono apparsi come personaggi dei suoi libri. Quando non è incollata al computer, a lavorare sul prossimo romanzo, rovista alla ricerca di cioccolato, sorseggia vino, viaggia, oppure divora favolosi libri.

 
 
 

 

giovedì 5 aprile 2018

La notte della rabbia - finalista Premio Tettuccio


Roberto Riccardi
Editore: Einaudi
Collana: Einaudi. Stile libero big
Anno edizione: 2017
Pagine: 328


TRAMA

Un noir drammatico sullo sfondo degli Anni di Piombo e un protagonista difficile da dimenticare: un autentico eroe riluttante.

«Una cosa che Leone amava del proprio lavoro era la possibilità di limitare le conversazioni all'essenziale. Berardi non si era neppure sognato di chiedergli la meta, l'avrebbe saputa al momento opportuno. Avevano una pista, il resto era contorno»

Roma, 1974. I terroristi delle Sap hanno rapito il professor Marcelli, astro nascente della politica nazionale. Le indagini che il colonnello dell'Arma Leone Ascoli avvia insieme al giudice Tramontano si presentano subito complesse. L'unico appiglio è la presenza di una testimone. Come se non bastasse, alla porta dell'ufficiale bussa «Bepi», un ex partigiano che gli ha salvato la vita ad Auschwitz: l'uomo gli comunica che l'aguzzino del campo si trova in città sotto falso nome e gli chiede di consegnarglielo. Il problema è che l'ex SS è diventato un agente doppio, in bilico fra le due anime di una Germania divisa dalla conferenza di Yalta. Intanto le Sap lanciano un ultimatum: o lo Stato libera il loro capo, o Marcelli verrà giustiziato. Per Ascoli sono ore drammatiche. Nella sua mente passato e presente si rincorrono, e sono molte le cose con cui si trova a fare i conti: prima fra tutte la sua coscienza.

«Leone divaricò le gambe sino ad allineare i piedi alla larghezza delle spalle, poi si inarcò leggermente per fissare il baricentro nell'ombelico, la posizione piú comoda. Mosse in cerchio la testa per rilassare i muscoli del collo, aprí e chiuse le mani a turno. Non erano sudate e quello contava, al momento opportuno non lo avrebbero tradito. Solo allora guardò davanti a sé. A venti metri c'era la sagoma, la parte superiore del corpo di un uomo. La osservò con piú attenzione. Le opzioni erano due: la testa o lo spazio fra il petto e lo stomaco, chiamato «bersaglio grosso». A una certa distanza è la scelta migliore, è piú facile colpirlo, ma presenta profili di rischio. Se l'avversario indossa un giubbetto antiproiettile la fine è già scritta, sarà lui a beccarti prima che tu possa mirare di nuovo». 
 

VALUTAZIONE




La Notte della Rabbiadi Roberto Riccardi riporta - chi li ha vissuti - agli anni ’70. Chi non li ha vissuti, proprio come l’Autore, che ha vissuto quel periodo da bambino, ne ha sentito parlare come gli “Anni di Piombo“.
E’ il periodo della storia d’Italia in cui è molto verosimile ciò che è narrato in questo romanzo, frutto sì della fantasia del Riccardi, ma talmente vicino alla realtà, che sembra una storia vera. Raccontata con naturalezza, con protagonisti ben inseriti nella vicenda e nel momento storico di cui si parla.
Siamo nel 1974, a Roma, quando un gruppo eversivo armato delle SAP (Squadre d’Azione Proletaria), effettua un attacco ai danni del  Professore Claudio Marcelli, consulente del Ministero dell’Interno, con lo scopo di rapirlo. Durante lo scontro a fuoco un giovane carabiniere della sua scorta, rimane ucciso.
Il colonnello Leone Ascoli, comandante del Nucleo Antieversione dei Carabinieri è incaricato delle indagini. Accanto al giudice Tramontano, dovrà individuare e scovare i terroristi e liberare l’ostaggio. Come da copione (della realtà) scopriranno oscure manovre in cui sono coinvolti personaggi politici e militari  in un intrigo di carattere internazionale.
Molti ingredienti nella storia ben raccontata che si legge con vero piacere, il contatto con la spia tedesca ex aguzzino di Auschwitz che riapre il tremendo ricordo della prigionia; sentimenti umani, amicizie, perdono, giustizia.

Aspetti, la prego. Lei ha un padre. Vorrei dire alla mia famiglia che sto bene. Stabilite voi come procedere, ci sarà pure un sistema che non comprometta la vostra sicurezza
Non posso prendere io questa decisione

C’è proprio tutto in questo noir e Roberto Riccardi ce lo racconta con grazia e con acuta capacità.
Il libro è finalista del “Premio Tettuccio 2018”

Valter