mercoledì 5 dicembre 2018

Recensione libro Metti via quel cellulare. Un papà. Due figli. Una rivoluzione di Aldo Cazzullo, Mondadori



Recensione libro 

Metti via quel cellulare. Un papà. Due figli. Una rivoluzione


di Aldo Cazzullo, Mondadori






Scheda Tecnica

Titolo: Metti via quel cellulare
Autore: Aldo Cazzullo
Editore: Mondadori
Genere : Saggistica
Pagine: 195 
Pubblicazione: 19 Settembre 2017
Formato: Kindle, copertina flessibile

Aldo Cazzullo si rivolge ai figli e a tutti i ragazzi: li invita a non confondere la vita virtuale con quella reale, a non bruciarsi davanti ai videogame, a non andare sempre in giro con le cuffiette, a non rinunciare ai libri, al cinema, ai concerti, al teatro; e soprattutto a salvare i rapporti umani con i parenti e i professori, la gioia della conversazione vera e non attraverso le chat e le faccine. I suoi figli, Francesco e Rossana, rispondono spiegando al padre e a tutti gli adulti il rapporto della loro generazione con il telefonino e la rete: che consente di vivere una vita più ricca, di conoscere persone nuove, di mettere lo studente al centro della scuola, di leggere i classici. Ne nasce un dialogo serrato sui rischi e sulle opportunità del nostro tempo: la cattiveria online, gli youtuber e l'elogio dell'ignoranza, i cyberbulli, gli idoli del web, i padroni delle anime da "Facebook" ad "Amazon", l'educazione sentimentale affidata a "YouPorn", la distruzione dei posti di lavoro e della cultura tradizionale, i nuovi politici da Trump a Grillo, sino all'uomo artificiale; ma anche le possibilità dei social, i nonni che imparano a usare le chat per parlare coi nipoti, la rivolta contro le dittature, la nascita di una gioventù globale unita dalla rete.

Risultati immagini per giochi d'altri tempiRisultati immagini per social network Come poter valutare una rivoluzione? Sicuramente dai suoi effetti positivi e negativi , ed è quello che prova a fare Aldo Cazzullo con i figli Rossana e Francesco Maletto Cazzullo in "Metti via il cellulare. Un papà, due figli, una rivoluzione" edizioni Strade Blu, Mondadori. E la rivoluzione in questione è quella della rete e dei Social Network e di tutto quello che è il mondo a loro collegato con pro e contro. Ovviamente in questa espressione  dell'essere pro e contro molto influisce il vissuto della persona. Il papà ricorda i suoi tempi di quando più che il contatto di quale era valido il contatto fisico con ad esempio di giocare per strada, andare a cercare gli amici quasi in casa loro usando fisicamente un campanello o la grande fatica per fare una telefonata da un telefono a parete o da una semplice cabina telefonica. I millennials che rispondono che tutto questo e ancora di più si può fare ancora oggi con la rete che ci permette per esempio di avere tantissime informazioni in pochissimo tempo. Il punto importante è capire come vengono vissute o come venivano vissute le esperienze di vita con tutti i pro e i contro e sappiamo che tutto questo sta portando in tutti noi una grande fase di riflessione. Cazzullo e i suoi figli fanno un dialogo molto vivace mettendo in tavola tutti gli aspetti di quanto loro hanno vissuto e ci fanno riflettere su cosa è positivo e cosa è negativo cercando di farci pensare anche che bisogna essere aperti alle novità come è sicuramente il contatto virtuale attraverso la rete; ma ci richiama a far vivere ai nostri figli quei semplici elementi del vivere comune che sono stati per esempio il giocare insieme, il costruire qualche cosa da condividere, lo sporcarsi le mani nel fare le cose pratiche decidendole con la propria testa. Sono convinto che dopo questa lettura chiunque può rimettere in gioco il suo pensiero circa la vita passata o le novità . Sicuramente  l'obiettivo di Aldo Cazzullo è proprio questo, ossia non condannare negli adulti che vivono spesso nel loro mondo fatto dei ricordi della loro infanzia e neanche i giovani ( ma tra questi molti adulti) che vivono con lo smartphone sempre connesso ma offrire agli uni e agli altri elementi per capire che cosa c'è di buono nel vissuto di tutti. Una scommessa, secondo me vinta da Cazzullo e dai suoi figli, con la semplicità di linguaggio che contraddistingue il grande giornalista scrittore ed editorialista del Corriere della Sera.

Recensione di  Paolo Pasca

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