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DOTS EDIZIONI E IL PALLINO DELLE STORIE
"Il Futuro Dopo Lenin" e "Le Fate di Palermo" in libreria
Arrivano in libreria due volumi che fanno della narrazione il punto di partenza per l'esplorazione dei territori e il racconto delle relazioni sociali. DOTS Edizioni lancia due titoli che si collocano in un continuum ideale fra narrativa classica, sperimentazione e saggistica divulgativa, provando a ribaltare l'approccio alla scrittura e a sorprendere mirabilmente il lettore.
Il futuro dopo Lenin – Viaggio in Transnistria è innanzi tutto un'incursione nel post-socialismo, per un viaggio in cui il collettivo volna mare ha attraversato Ungheria, Romania e Moldavia scardinandone stereotipi e interpretazioni fittizie. Una narrazione avvincente e ricca di ironia, graffiante e scanzonata, per raccontare una repubblica separatista che quasi non esiste.
Con una prosa radicata nella città che fa da sfondo alle vicende di un indimenticabile gruppo di personaggi, Le fate di Palermo è il nuovo romanzo di Maria Tronca. Intenso, denso di attese e umanità, il libro mostra come il racconto di un’esistenza possa farsi consolazione quando la vita impone cambiamenti dolorosi e come il potere ammaliante della narrazione possa avvicinare e unire le persone.
Approfondiamo i due volumi:
VOLNA MARE
"IL FUTURO DOPO LENIN – VIAGGIO IN TRANSNISTRIA"
Pagine: 160 in qudricromia • Prezzo: 14 euro • Dimensioni: 12,5 x 20 cm
Dai sedili sgualciti di un vecchio taxi ai bar impregnati di nostalgia e umidità, attraversando le vie della capitale Tiraspol dove si alternano busti di Lenin e luci al neon, Martina, Simone e Marco ripercorrono in questo libro il viaggio in una repubblica separatista che quasi non esiste. La Transnistria diventa un personaggio capace di raccontarsi attraverso i suoi abitanti, i suoi luoghi, i suoi monumenti, scardinando una narrazione finora fatta per stereotipi. Per le vacanze di agosto del 2017, i tre viaggiatori delcollettivo volna mare hanno scelto di andare in auto in Transnistria attraversando Ungheria, Romania e Moldavia. Da questa incursione nel post-socialismo sono scaturiti articoli per varie testate e il Goodbye, Lenin? Tour.
Incontro dopo incontro, storia dopo storia, l’immagine museale e deformata di questo Paese si trasforma nel mosaico complesso di uno Stato plurinazionale e plurilingue, e i luoghi comuni si sgretolano: La Transnistria è molto più che «l’ultimo Stato che deve ancora accettare la fine del socialismo», «il Laboratorio delle terre di nessuno», «la striscia di Gaza dell’Europa Orientale».
Il libro reca inoltre la prefazione di Sergio Paini, Vicecaporedattore agli Esteri del Tg1 e corrispondente da Mosca, con una grande esperienza come inviato nell’area dei Balcani e dei paesi dell’ex Urss.
Il libro reca inoltre la prefazione di Sergio Paini, Vicecaporedattore agli Esteri del Tg1 e corrispondente da Mosca, con una grande esperienza come inviato nell’area dei Balcani e dei paesi dell’ex Urss.
Il collettivo volna mare ama gli stereotipi per poterli sconfessare, ama le storie per poterle raccontare, ama tutto ciò che si trova a est di Trieste perché qui c’è “più storia di quanta se ne possa consumare”. Post-sovietica, post-comunista, post-moderna, post-esotica, la Transnistria ha attirato volna mare.
Martina Napolitano (1992) è dottoranda in Slavistica presso l’Università di Udine. Ha effettuato periodi di studio e lavoro a Kiev, Vilnius, Mosca e negli Stati Uniti. È appassionata di avanguardie, modernismo e postmodernismo, e dello spazio post-sovietico in generale. È caporedattrice di «East Journal».
Marco Carlone (1989) ama le cartine geografiche, le ferrovie, le bandiere, viaggiare e fotografare ciò che vede. Laureato in Studi internazionali e Comunicazione Pubblica e Politica all’Università di Torino, ha pubblicato reportage fotografici per testate italiane e straniere, come «The Post Internazionale» e «Le Courrier des Balkans».
Simone Benazzo (1991) è laureato in Comunicazione e Scienze Internazionali e diplomato al Collegio d’Europa di Varsavia. Dal 2012 ama e studia l’Europa Orientale: i suoi interessi spaziano dal post-socialismo all’islamofobia e ai nuovi nazionalismi dell’ex Jugoslavia e dell’Europa Centrale. Ne ha scritto su varie riviste, fra cui «Prismo», «The Towner», «New Eastern Europe» e «The Post Internazionale».
"LE FATE DI PALERMO"
Pagine: 320 • Prezzo: 16 euro • Dimensioni: 12,5 x 20 cm
Dopo aver trascorso quarantasette anni in una biblioteca di Palermo come dipendente pubblico, Carmelo supera le ansie della sua nuova condizione di pensionato ritrovandosi dipendente da una storia. Quella di Sara, autrice dei vecchi diari conservati nella scatola che viene consegnata all’uomo alla fine del suo ultimo giorno di lavoro. Dieci quaderni per dieci anni, durante i quali la scrittura da incerta si fa più sicura, mentre crolla la palazzina in cui la ragazza vive con la famiglia e insieme alla sorellina Lula viene prima accolta dalle fate e poi mandata a servizio dalle arcigne sorelle Paternò. Le vicende di Sara appassionano a tal punto Carmelo e la sua famiglia da spingerli a cercarla per rispondere alle domande lasciate insolute dai diari, diventando così parte della sua storia.
Maria Tronca, palermitana, ha lavorato all’Università degli studi di Palermo come bibliotecaria per dodici anni. Con l’avvento del nuovo millennio ha lasciato la pubblica amministrazione e si è dedicata a diversi progetti editoriali col ruolo di content provider edirettore editoriale per Libero.it e Virgilio.it, e ha curato una collana di letteratura erotica moderna e contemporanea per Mondadori. Nel 2005 ha pubblicato sotto pseudonimo la raccolta di racconti L’isola delle Femmine (Mondadori), nel 2010 il suo primo romanzo,Rosanero, e nel 2011 il secondo, L’amante delle sedie volanti, entrambi usciti per i tipi di Baldini Castoldi e Dalai. Nel 2016 ha pubblicato il mini romanzo A occhi aperti (Qanat). Organizza eventi di social eating (A tavola dalla cuciniera narrante), coniugando la sua passione per la scrittura, il racconto e la cucina tipica siciliana, etnica e storica. Da novembre dell’anno scorso cura la pagina Facebook di D Ricette («la Repubblica») e scrive sul blog Il mestolo e la penna, sempre per «la Repubblica», dove parla di cucina, in tutte le sue sfaccettature, ma anche di vita. Vera.
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