giovedì 28 giugno 2018

Spazio nuovi autori. Recensione del romanzo "L'ultima notte al mondo" di Cristiana Meneghin


SCHEDA TECNICA 

Titolo: L'ultima notte al mondo
Autore: Cristiana Meneghin
Editore: PubMe
Pubblicazione: 27 Aprile 2018
Pagine: 292
Genere: Romanzo rosa
Formato: Kindle, cartaceo



Cari lettori salve! Oggi vi parlerò dell'ultimo libro di Cristiana Meneghin "L'ultima notte al mondo".
"Freddi aprì gli occhi ed il mondo si fermò. Tutto quello che vide furono due occhi del colore del cielo di primavera. Delle iridi celesti n cui si scorgeva una tristezza infinita."
Si tratta di un romanzo rosa che vede come protagonisti Nausica Morandi, detta Nessi, apparentemente sofisticata, ingenua e con un bel caratterino, segnata da un passato problematico e da un amore che non vuole dimenticare e lasciare, e di Frederic Cabirati Leroy, detto Freddi, ligio al divertimento e totalmente disinteressato all'amore.
"Quella ragazza era un diavolo travestito da angelo."
Inizialmente troviamo una Nessi psicologicamente interrotta, che fa di tutto per cessare la sua esistenza fino a quando un bel giorno dice 'basta' e cerca di riprendere la sua vita in mano; uno svago che le conceda di non pensare e, afferrando la sua preziosissima Gucci, va alla volta del tanto acclamato EXPO.
"Incredibilmente comprese che Freddi custodiva in sè una grande magia, poteva annullare quel legame irreale e malato che ancora la legava a Mirko."
Poi troviamo Freddi, arrabbiato per essere stato costretto a rinunciare ai suoi possedimenti terrieri a causa dell'EXPO, decide di partecipare alla manifestazione No-EXPO, conosciuta, ormai, come le "Cinque giornate di Milano". Nel trambusto e durante  la sua fuga dalle forze dell'ordine, si scontra con Nessi che decide di salvarlo. Da questo momento in poi sembra che le strade dei due non si divideranno mai più.
"T'imploro Nessi, non ho mai avuto nessuno da amare nella mia vita. Tienimi con te. Non voglio altro, non voglio che mi ami, voglio solo essere il pensiero che ti farà vivere."
Insieme a Nessi troviamo Michele, suo fratello, che finge di essere forte per il bene di sua sorella;  in realtà è affranto anche lui, ma decide di nascondere i suoi sentimenti con una maschera di cinismo e sarcasmo perchè sa di essere la sua unica ancora di salvezza.
Invece insieme a Freddi troviamo Gennaro, il suo migliore amico e compagno di scorribande.
"Il loro amore era così simile al Nebbiolo. Nobile all'apparenza, equilibrato alla vista, destinato a migliorare invecchiando; ma anche un'esplosione di follia al tatto, infinita schizofrenia all'olfatto e destinato a non durare che brevi e folli attimi una volta assaporato."
Questo libro è autoconclusivo e, nonostante non sia né troppo lungo né troppo corto, ho molto faticato ad andare avanti. Mi spiego meglio. Ha un prologo spiazzate e quando credi di aver capito qualcosa finisce e inizia il primo capitolo con confusione, suscitandomi strane sensazioni, come di disagio e di ansia, non riesco a spiegarmelo bene nemmeno io, una sorta di inquietitudine che ha fatto sì da farmi interrompere la lettura. L'ho ripresa, ho letto qualche altro capitolo, li ho trovati di una lentezza esasperante, non mi hanno minimamente coinvolta, e l'ho interrotta di nuovo. Tutto questo è successo fino a metà del libro, poi la svolta. É diventato frizzante, coinvolgente e non me ne sono riuscita più a staccare fin quando l'ho finito! Sembra scritto da due autrici differenti tanto è forte il cambiamento!
Malgrado le difficoltà iniziali, la lettura è stata piacevole, l'autrice usa un linguaggio piuttosto forbito e si capisce che ha padronanza della lingua italiana. Sebbene sia corretto nella forma e nel testo, ho trovato la lettura poco scorrevole  a causa di continui salti temporali dove, nella stragrande maggioranza delle volte, non si evince quanto tempo sia realmente passato. Non capisco se tra un episodio e un altro sono passate cinque ore, cinque giorni, cinque mesi o addirittura cinque anni... Peccato, davvero, poteva essere un romanzo bellissimo perché la storia c'è e l'originalità non manca.
Ho trovato il finale molto interessante, ma un po' frettoloso. Poteva ridurre la prima parte del libro che, a mio avviso, è stata pedante e leggermente letargica e dilungarsi nella seconda parte, che manca di quei dettagli che ti permettono di vivere la storia insieme ai protagonisti.
Detto ciò posso dirvi che, benché la mia impressione possa sembrare negativa, ma non lo è affatto, vale assolutamente la pena leggerlo facendo particolare attenzione alle coincidenze...
Buona lettura! Baci!
                                                                                                                                RECENSIONE DI  CRISTINA



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