martedì 8 maggio 2018

Spazio nuovi autori. Recensione "L'uomo stanco" di Alessio Pecoraro


SCHEDA TECNICA

 
Titolo: L'uomo stanco
Autore: Alessio Pecoraro
Editore: Nulla Die
Pagine: 192
Formato: Cartaceo
Pubblicazione: 7 Febbraio 2017
Genere: Narrativa contemporanea
 
Valutazione
"Quello che leggerete vi porterà a non credermi e in seguito vorrete sperimentare su voi stessi le mie stesse esperienze. I vostri pensieri saranno come un Dio che vi catapulterà dentro voi stessi , che vi farà scegliere quale essere vivrà in voi...Quindi se avete deciso di continuare a leggere, se siete pronti per questo viaggio assurdo, io vi prenderò per mano e vi ci accompagnerò... io sarò con voi".
E’ il secondo libro che io leggo dell’autore Alessio Pecoraro ed è la seconda volta che mi sorprende e mi sconvolge. Alessio è un autore che riesce a “penetrare” nell’animo e nella psiche del lettore e  lo guida ad intraprendere un viaggio introspettivo dei propri pensieri.
Il protagonista del romanzo non ha un nome, ma si riconosce semplicemente come L’Uomo stanco, in questo modo l’autore non si sofferma a descrivere il suo personaggio in base all’aspetto fisico e al carattere, (quindi presentarlo al lettore in modo superficiale), ma come si presenta al mondo.
"Io ho un nome, ma non dirò il mio nome. Io sono L'Uomo stanco. Sono come una radice adesso , mi nutro e mi sazio dei frutti della terra. Vivo in un covo che ho scoperto in un bosco , su una montagna. Dentro un fosso, sotto a una quercia".
L’uomo stanco rappresenta ciascuno di noi: un uomo deluso dagli affetti più cari; un uomo vittima  di un amore tradito; un uomo che ha pianto sulla tomba della sua amata; un uomo che ha tanto odiato; un uomo stanco della vita. Un uomo che decide di abbandonare la mondanità della società, il lavoro, e fondersi con la natura. Un uomo che affida le sue angosce e i suoi ultimi pensieri a un diario che mai avrebbe pensato diventasse il vero protagonista della sua stessa vita.
"Il tempo...io lo rinnego. Ho combattuto contro di lui per tutta la vita. Tutto quel trascorrere delle cose che si deteriorano, tutte quelle successioni d'istanti riempiti di inutilità...mi fanno venire il voltastomaco, m'hanno stancato".
Il romanzo è incentrato sull’amore tra consanguinei, in particolare tra fratelli gemelli; un rapporto difficile in cui uno si sovrappone all’altro; un rapporto di amore – odio che li porterà ad auto – distruggersi e ad annientarsi.
Scritto in maniera eccellente, anche se devo evidenziare la presenza di scene forti, atroci e dolorose, sotto tutti i punti di vista, sia del linguaggio sia di emozioni che potrebbero turbare coloro troppo emotivamente sensibili. Linguaggio descrittivo, poetico, in grado di stimolare la capacità di ricevere le sensazioni dalla realtà esterna tramite i nostri organi di senso: annuseremo il profumo del bosco, sentiremo sulla nostra pelle la freschezza dell’aria mattutina collinare, osserveremo la bellezza della natura e…
"Quando riapre gli occhi, la pioggia ha già cominciato a scrosciare sulla tettoia del terrazzo. Contempla il paesaggio. Gli alberi sono già fradici. Il paesaggio è monocolore. Gli odori freschi e profumati. Quel muro d'acqua è poesia..."
Ritmo incalzante, tensione massima ma soprattutto grande emotività .
Dopo aver letto il romanzo, vi ritroverete a riflettere sul rapporto con i vostri fratelli o  sorelle e a chiedervi se ne vale la pena odiare e portare rancore o se riuscirete a recuperare il tempo perduto prima della fine. Il messaggio di Alessio ai suoi lettori è trasmettere il suo amore per il fratello, tanto forte da superare la morte, ai propri lettori. La vita si vive giorno per giorno, si assapora, si ama, in quanto non esiste amore più bello di quello tra fratelli e sorelle.
Finale sorprendente e inaspettato; nulla fa trasparire durante la lettura; ma la parte dei “ringraziamenti”, vi strapperà il cuore.
Lettura consigliatissima.
Aspetto di leggere il prossimo romanzo di Alessio, un nuovo autore che non ha nulla da invidiare ai cosiddetti scrittori “professionisti”.




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