SCHEDA TECNICA
Titolo: La vita perfetta
Autore: Renee Knight
Editore: Piemme
Pagine: 283
Pubblicazione: 15 Marzo 2016
Formato: Kindle, cartaceo
Valutazione
È una storia nella storia raccontata in parallelo: da una parte Catherine
Ravenscroft, donna in carriera e film-maker di successo, e dall’altra Stephen Brigstocke,
ex professore del liceo e scrittore senza successo.
La vita di Catherine è
una vita perfetta: un lavoro che le da soddisfazione e che la premia, un marito
che l’adora da molti anni ed un figlio ormai cresciuto che ama da morire. La
sua è una famiglia unita e la sua vita la rende felice. Tutto cambia per colpa
di un libro. Un libro apparso dal nulla durante il trasloco nella nuova casa . “Un perfetto sconosciuto” entra nella
vita di Catherine senza uscirne più. Quel libro riporta a galla quel segreto nascosto da anni a tutti, compreso il
marito.
Ma chi è l’autore di
quel libro? Cosa vuole da lei? Perché tormenta quella sua vita così perfetta?
“A volte bisogna essere crudeli per essere giusti”
La vita di Stephen è sempre stata
martoriata. Uomo vedevo innamoratissimo della sua defunta moglie Nancy e lacerato
dalla morte prematura del suo giovane figlio Jonathan. Sarà proprio lui, con i
suoi demoni chiusi nei cassetti, a cambiare la vita di Catherine, riuscendo a
cambiare anche la sua allo stesso tempo. Qual è il filo conduttore che lega due
vite opposte tra loro? Forse sarà proprio il segreto di Catherine? In che modo
Stephen entrerà nella sua vita?
“Ho dovuto interromperla solo una volta per porle una domanda a cui lei
ha risposto. Non mi sono alzato per accompagnarla alla porta né per
ringraziarla di essere venuta. Sono rimasto dov’ero. Vorrei non aver bruciato i
quaderni di Nancy: darei qualsiasi cosa pur di riaverli.”
“La vita perfetta” è un romanzo thriller psicologico scritto dall’autrice Reneè
Knight che cerca di stupire e meravigliare i suoi lettori. Ne ho intrapreso la lettura spinta dalla curiosità di leggere un thriller,
speranzosa di essere risucchiata dal phatos e suspense tipico di un romanzo thriller.
ll linguaggio a volte è confuso e volgare, e questo tende a rallentare l’andamento della lettura perché ne disturba la concentrazione. La suspense c’è, e riesce ad arrivare al lettore, ma si spezza quasi subito, in quanto abbastanza fievole e superficiale. Nonostante ciò, questo libro è stato di mio gradimento; è riuscito a tenere sottocontrollo la mia“ansia” durante la lettura.
Ma è come se mancasse ancora qualcosa. Mi aspettavo molto di più. I temi trattati sono molto importanti e suggestivi: rapporto madre e figlio, altalenante e sempre forte, esattamente ciò che succede nella società di oggigiorno; il coraggio di andare avanti, riuscendo a combattere le proprie paura e il proprio passato; la fiducia e l’amore tra marito e moglie.. e non solo!
ll linguaggio a volte è confuso e volgare, e questo tende a rallentare l’andamento della lettura perché ne disturba la concentrazione. La suspense c’è, e riesce ad arrivare al lettore, ma si spezza quasi subito, in quanto abbastanza fievole e superficiale. Nonostante ciò, questo libro è stato di mio gradimento; è riuscito a tenere sottocontrollo la mia“ansia” durante la lettura.
Ma è come se mancasse ancora qualcosa. Mi aspettavo molto di più. I temi trattati sono molto importanti e suggestivi: rapporto madre e figlio, altalenante e sempre forte, esattamente ciò che succede nella società di oggigiorno; il coraggio di andare avanti, riuscendo a combattere le proprie paura e il proprio passato; la fiducia e l’amore tra marito e moglie.. e non solo!
Quest'ultimo in particolare è quello ricorrente in quasi
tutto il romanzo, perché oramai, manca la fiducia in una relazione e
sbagliando si considera “scontato” il bene della persona che abbiamo accanto. È stato proprio questo che mi ha sorpreso!
Gli ultimi capitoli del libro sono i più belli, a mio parere con finale inaspettato ; è riuscito a spiazzarmi, mai avrei immaginato un finale tale.
Gli ultimi capitoli del libro sono i più belli, a mio parere con finale inaspettato ; è riuscito a spiazzarmi, mai avrei immaginato un finale tale.
Sono sicura che
chiunque lo leggerà, sarà d’accordo con me.
“C’era terrore nei suoi
occhi quando mi ha guardato. L’ho riconosciuto subito, quel terrore, perché
l’avevo già visto, anche se non sono abituato a coglierlo negli occhi di un
adulto. Non sono mai stato il genere di uomo che incute terrore a quelli della
sua stanza. Sì, era spaventata, ma non per se stessa. Era spaventata per suo
figlio, e la cosa mi ha sorpreso perché non era quello che mi aspettavo.”
Spero che la lettura sia di vostro gradimento e che attiri la
vostra attenzione dall’inizio alla fine della lettura, diversamente da me.
Buona lettura!
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